W LIGNANO AIRSHOW 2019 – IL REPORT
W LIGNANO AIRSHOW 2019
Anche la 29° edizione di W Lignano Airshow va in archivio con un enorme successo di pubblico. E’ dal lontano 1990 che l’accogliente comune di Lignano Sabbiadoro ospita tutte le estati tra luglio ed agosto un atteso show aereo delle Frecce Tricolori che, ricordiamolo, qui sono di casa, essendo la costa lignanese la loro palestra di allenamento sul mare durante l’inverno. Negli anni tutte le Amministrazioni che si sono succedute hanno sempre tenuto fede a questo appuntamento che è sempre stato ripagato da un pubblico incredibile, praticamente mai sotto le duecentomila presenze.
Sotto la sapiente regia dell’Aeroclub Friulano con l’esperta direzione nominata da Aero Club Italia del toscano Vittorio Cucurnia ( al suo quarto W Lignano consecutivo ) e con il coordinamento tecnico del Col. Alberto Moretti ,
lo show è cominciato con una panoramica della zona ripresa da un drone autorizzato ed inserito in scaletta della MAF , una vera novità assoluta.
Successivamente sono entrati in azione i sette componenti del TEAM AUDACE Paramotoristico che riescono sempre ad incantare il pubblico con le loro manovre veramente dinamiche ed altamente spettacolari, frutto di un intenso allenamento e magistralmente coordinato e diretto dall’instancabile Simonetta Zenarolla, la loro vulcanica Team Leader che da terra li segue e li coordina con deciso piglio tutto femminile.
La loro colorata coreografia fa da contorno a tutto il resto. Io spettacolare atterraggio sulla spiaggia conclude il loro show tra gli applausi del pubblico. Mentre i Paramotoristi escono di scena, ecco subito arrivare il C182 dell’AeC Friulano che porta in quota e lancia quattro paracadutisti che atterreranno anch’essi in spiaggia tra gli applausi , un momento sempre molto ricco di emozioni, regalato dalla Scuola di Paracadutismo dell’AeC Friulano .
Il tempo di riporre i paracadute ed uscire di scena , ed ecco arrivare l’elicottero della DEMO SAR del 15° Stormo.
E’ il M.llo di 1^CL Antonio Cortese che descrive in maniera coinvolgente tutte le evoluzioni dell’elicottero, magistralmente pilotato dal Ten. Col. Pil. Pierluigi Ruggeri e dal Cap. Pil. Nico Beghin.
Tutti in piedi per il tradizionale passaggio bandiera con sottofondo musicale del nostro Inno Nazionale.
Conclusa l’apertura ecco l’HH 139 iniziare la dimostrazione di come il 15° Stormo SAR abbia come compito d’istituto il privilegio di salvare vite umane, simulando al verricello il recupero di un naufrago.
Successivamente vengono effettuate dall’elicottero alcune figure per mostrarne l’elevata capacità di manovra che lasciano letteralmente stupiti i presenti. In effetti il 139 è veramente una gran macchina, frutto dell’italianissima industria Leonardo Elicotteri, e lo dimostrano anche i numeri del mercato, avendone assorbito in pochi anni più di mille esemplari tra militari e civili.
Appena sfilato via velocissimo tra gli applausi il 139 ecco entrare in show il CAP 231DS del cap. Davide Borghi. Davide è un Capitano Pilota militare in servizio su F35 ( per la cronaca ad oggi sono solo 10 i piloti AMI abilitati su questo superbo caccia ) che nel tempo libero fa acrobazia ad ottimo livello con il suo scintillante CAP 231DS rosso e bianco.
Davide mostra non comuni capacità acrobatiche lasciando dietro di se una bella scia di fumogeno bianco a sottolineare le sue adrenaliniche manovre. Appena uscito il CAP 231DS rosso ecco entrare in show la pattuglia dei Flying Donkeys , due simpatici ULM che facendo un gran lavoro di prospettiva e con i fumogeni , riescono a catturare l’attenzione del pubblico con manovre altamente spettacolari e molto ben eseguite in maniera assolutamente sincrona, frutto di un intenso allenamento invernale.
Usciti dal rettangolo di volo tra calorosi applausi, ecco apparire il giallissimo CAP 231 di Andrea Pesenato, un giovane pilota civile emergente del quale sentiremo ancora sicuramente parlare. Andrea propone una serie di manovre giroscopiche ad alto tasso di “G” , lasciando dietro di se una scia fumogena che ne sottolineano la complicatezza.
Assistito da terra dalla graziosa fidanzata Eleonora , Andrea regala al grande pubblico di Lignano uno spettacolo di alta acrobazia. Concluso lo slot di Andrea ci sono i classici 5 minuti prima del momento clou di tutto lo show, le Frecce .
Il Capitano Riccardo Chiapolino introduce la PAN ( il Comandante Gaetano Farina con i suoi assistenti ha già preso posto in biga ) ,
c’è un religioso silenzio…… all’improvviso come da tradizione parte l’Inno Nazionale che poco dopo viene coperto dall’inconfondibile ruggito dei 10 339 PAN che irrompono compatti in perfetta formazione a rombo ( giudicate voi dalle foto … ) alle spalle del pubblico, lasciando la prima delle tante scie tricolori della loro sempre fantastica esibizione. Non mi sento di aggiungere altro, non serve aggiungere altro…. seguo la PAN praticamente da sempre, ma ogni volta è come se fosse la prima, è una magia che ti prende …..
le manovre scorrono veloci una via l’altra, in una perfetta concatenazione tra di esse…. il tempo vola e siamo già alla Alona finale. Il Tricolore più lungo del mondo si distende maestoso nel cielo amico del Friuli.
Molti non lo ammetteranno neppure sotto tortura, ma dagli occhiali a specchio di tante persone tra il pubblico scendevano gocce. Sarò stato solo sudore ?
L’evento non termina qui. Nella splendida location della Terrazza a Mare, vero e proprio simbolo di Lignano, ha avuto luogo il consueto scambio di doni tra i protagonisti della manifestazione.
Concludo con i doverosi ringraziamenti a TUTTE le Autorità presenti, all’AeC Friulano, al Sindaco di Lignano avv. Luca Fanotto, a tutti gli assetti civili e militari che hanno permesso il perfetto svolgimento in totale sicurezza dell’evento, 15° Stormo SAR, Carabinieri, Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Locale, Croce Rossa, Vigili del Fuoco, Aero Club Italia, Prefettura e Questura di Lignano Sabbiadoro, a tutti i numerosi volontari , al coordinatore generale, al direttore di MAF , grazie, grazie, grazie. A TUTTI !
Scusatemi se mi sono sono dimenticato di qualcuno, ma forse sotto gli occhiali sudavo anch’io….
Per il resoconto fotografico completo: QUI
Testo e immagini. Stefano