PISA AIRSHOW 2017 – IL REPORT –

 

Cari Lettori,

ecco il resoconto della giornata conclusiva dell’evento Pisa Airshow che ha visto l’atto conclusivo domanica 21 maggio sul Lungomare di Tirrenia.

Per Airholic.it c’era Francesco Malasoma al quale lascio subito commento e immagini:

“Una domenica di sole. Un assaggio d’estate. Non si poteva sperare in una cornice migliore di questa per ammirare le evoluzioni delle Frecce Tricolori, delle punte di diamante del reparto Sperimentale, i grandi professionisti della Folgore e altro ancora.

Tirrenia, Pisa. Ore 15:00. Seguendo la linea di costa, aprono il Pisa Airshow 2017 i membri dell’aeroclub, con un passaggio in formazione seguito dai fumogeni che ci regalano il primo tricolore della giornata.

Qualche minuto dopo è la volta del mitico equipaggio del 15° Stormo SAR, in azione con l’elicottero HH139. Il passaggio, il saluto con inchino e via alle evoluzioni. Dimostrazione pratica di salvataggio con in un primo momento il rilascio di un membro dell’equipaggio nelle acque antistanti la spiaggia, e il successivo recupero e soccorso effettuato con la solita grandissima maestria di questo formidabile Team.

Non importa che siano passati solo otto mesi dall’ultimo Airshow organizzato in questa località. L’ammirazione e i successivi applausi sono il segnale di come non ci può abituare alla bravura e alla professionalità di che mette la propria vita al servizio degli altri.

Il tempo di salutare l’equipaggio del SAR ed ecco apparire nei cieli azzurri l’elicottero AW 412 della Guardia di Finanza che, in stretta sinergia con le componenti navali, simula l’inseguimento e la cattura di trafficanti di sigarette a bordo di un potente gommone.

Adrenalina ed applausi. Questi i due ingredienti della dimostrazione.

Un grande successo per la Guardia di Finanza, sempre presente nei nostri mari e nei nostri cieli.

Un attimo di calma. Un po’ di riposo per gli occhi delle decine di fotografi accorsi per immortalare l’evento. No. Senza tregua, Da sinistra della Display Line arriva rombante lo Zlin 50 di Guido Racioppoli, veterano dell’acrobazia aerea. Grazie a Maurizio Viti, direttore di manifestazione insieme a Vittorio Cucurnia e Gianluca Pierami, anche i semplici “curiosi dell’aeronautica” apprendono nomi e caratteristiche delle manovre eseguite con precisione maniacale dal pilota dello Zlin.

Terminata l’esibizione, tutti quanti sanno che stanno arrivando i grossi calibri.

In molti scrutano in lontananza. Sopra, a destra e sinistra niente all’orizzonte. Fino a quando una voce di bambino urla “mamma guarda lassù”. Dal C27J della 46a Brigata Aerea di Pisa, si vedono uscire dei piccoli punti neri che poi diventano colorati. Sono i migliori fra i migliori. Carabinieri Paracadutisti insieme alla Brigata Folgore si esibiscono in un volo magistrale e un successivo atterraggio di precisione sotto gli occhi di centomila persone. Mostruosa la precisione. Dolcissimo il loro atterraggio. E brividi a non finire quando scende dal cielo il tricolore più grande d’Italia. Centocinquanta metri quadrati di patriottismo che abbracciano la folla come il più bello dei regali dal cielo.

Brividi e ancora applausi interrotti solamente dal brutale rombo della punta di diamante della nostra Aeronautica. Signore e Signori ecco presentarsi al folto pubblico di Tirrenia quella macchina meravigliosa che è l’Eurofighter Typhoon magistralmente pilotato dal test pilot del Reparto Sperimentale Volo.

L’EFA mostra a tutti subito i muscoli con virate Schneider, virate negative. Arrampicate da togliere il fiato. Tutto condito dal quel suono (poco) melodico dei suoi postbruciatori, sempre accesi come luci di Natale, anche se siamo a Maggio.

Conclusasi la dimostrazione, dai potenti reattori alle potenti eliche. Fa il suo ingresso dal centro della display line il C27J del RSV. Chi, dopo il Typhoon pensa di assistere ad un placido volo, si sbaglia di grosso. Perché vedere un aereo da trasporto medio turboelica esibirsi in Tonneau quasi sull’asse, looping e manovre degne della PAN, fa il suo effetto. E lascia il segno.

Ma parlando di segni, forse la star della giornata, soprattutto per appassionati e addetti ai lavori, è proprio lui; Panavia PA-200 Tornado. Sigle conosciute ma rispettate e temute. E come avviene ad ogni evento di gala anche il Tornado del 311° Gruppo Volo si presenta in una folgorante versione Special Color. Una livrea bellissima. Un grifone. L’Icaro argentato. Il logo del gruppo sul ventre. Tutto per festeggiare i 60 anni appunto del 311° Gruppo volo. Brividi. Ancora brividi.

Siamo alle battute finali. Il pubblico rumoreggia. Forse per il rumore lasciato nelle orecchie dal Tornado. O forse perché in attesa dell’élite. I signori del 313° Gruppo.

Fanno il loro ingresso le Frecce Tricolori. Ancora, forse per l’ultimo anno, con il maneggevole e sempre efficiente Aermacchi MB339PAN.

Descrivere questo punto diventa difficile e complicato. Perfezione, sincronismo, passione, precisione e un grande lavoro di squadra. Queste e molte altre ancora, sono le parole giuste per descrivere questi piloti. Un tam tam di incroci. Uno scambio di palcoscenico fra pattuglia e solista. Il tricolore più lungo del mondo. Con quella musica pucciniana magistralmente interpretata dall’indimenticabile maestro Pavarotti che riesce a commuovere anche il fotografo più attento…come me.

Questa la giornata di Domenica. Altre emozioni non saprei descriverle. Vanno provate. Vanno viste. Al prossimo Airshow.

Per il resoconto fotografico completo: QUI

Testo e immagini: Francesco Malasoma