OPERAZIONE “STRADE SICURE” IL 7° REGGIMENTO ALPINI PER LA SICUREZZA DI MILANO

OPERAZIONE “STRADE SICURE” Raggruppamento Operativo Lombardia- Trentino-Alto Adige

PREMESSA

L’operazione “Strade Sicure” ha avuto inizio il 4 agosto del 2008 con la legge n. 125, attraverso la quale, per specifiche ed eccezionali esigenze di contrasto e prevenzione della criminalità e del terrorismo sul territorio nazionale e in determinate aree metropolitane a difesa di siti reputati particolarmente sensibili., venne autorizzato l’impiego di personale militare appartenente alle Forze Armate ponendolo a disposizione dei prefetti di alcune province.

Il contingente aveva quale tetto massimo il limite di 3000 unità e avrebbe dovuto operare per un periodo limitato (sei mesi), estendibile ad un anno.

Quindi, l’Operazione doveva avere carattere temporaneo, tuttavia per i risultati ottenuti e l’apprezzamento di Prefetti e della popolazione nazionale, le forze politiche con provvedimenti legislativi ad hoc, ne hanno continuativamente prorogato l’attività fino ad oggi.

Un ruolo importante lo ha giocato il mutamento degli scenari internazionali riguardanti la sicurezza e la prevenzione degli atti terroristici.

In sintesi, l’Operazione “Strade Sicure” è dunque un’operazione di concorso alla sicurezza interna del territorio nazionale concepita, organizzata e condotta in supporto alle autorità di pubblica sicurezza e rientra nell’ambito delle attività relative alla 4ª missione delle Forze Armate, ovvero lo svolgimento concorsuale di specifici compiti in circostanze di pubblica calamità ed in altri casi di straordinaria necessità e urgenza.

Attualmente partecipano all’operazione 7.050 unità di personale militare (al 31 dicembre 2019).

Detto personale è posto a disposizione dei prefetti delle province designate dal Ministero dell’Interno e nel corso delle operazioni i militari delle Forze armate agisce esclusivamente con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza, ove non appartenenti all’Arma dei Carabinieri.

Va infine ricordato che per un’operazione di tale portata l’impatto reale in termini di personale ammonta a circa 22000 militari, l’equivalente di una divisione. Infatti, in questo computo occorre tenere in considerazione che, per ogni militare in operazione, ve ne è uno in approntamento per poterlo avvicendare e uno in recupero dal precedente turno di impiego, in attesa di iniziare un nuovo ciclo addestrativo per le successive esigenze fuori area o sul territorio nazionale.

Tutto ciò pone l’operazione “Strade Sicure” sullo stesso piano degli impegni internazionali e che attesta il peso delle attività concorsuali svolte per la sicurezza dei nostri concittadini sul territorio nazionale.

OPERAZIONE “STRADE SICURE”

L’Operazione “Strade Sicure” come da premessa e come avremo modo di vedere nel prosieguo del resoconto, vede il personale delle Forze Armate rappresentato per circa il 98% da militari dell’Esercito, impiegato in concorso e congiuntamente alle Forze di Polizia per la vigilanza a siti e obiettivi sensibili, attraverso attività di perlustrazione pattugliamento e presidio.

A livello strutturale la distribuzione delle forze è suddivisa in 12 Comandi interprovinciali e interregionali chiamati “Raggruppamenti” che hanno la responsabilità di 56 province denominate “piazze”.

La catena di comando vede il Capo di Stato Maggiore della Difesa esercitare il comando per tramite del COI (Comando Operativo di Vertice Interforze) mentre il controllo operativo è del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito attraverso il braccio operativo rappresentato dal Comando delle Forze Operative Terrestri che, a sua volta, ha individuato una suddivisione territoriale divisa in tre macroaree di responsabilità:

Comando Truppe Alpine (Blu): Piemonte Liguria, Val Susa-Val d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige
Comando Forze Operative Nord (Verde): Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Toscana
Comando Forze Operative Sud (Rosso): Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia orientale, Calabria e Sicilia Occidentale

Una volta dispiegato, il personale militare è posto a disposizione delle Prefetture competenti per territorio che dispongono le seguenti attività specifiche per ciascuna area metropolitana:

Vigilanza centri di accoglienza per immigrati Torino, Gorizia, Roma, Foggia, Taranto, Bari, Brindisi, Crotone, Messina, Catania, Agrigento, Trapani, Caltanissetta, Ragusa.

Vigilanza fissa ad obiettivi sensibili Milano, Brescia, Varese, Bergamo, Torino, Torino (Val Susa), Torino (Bardonecchia), Aosta, Imperia, Vercelli, Genova, Padova, Venezia, Udine, Trieste, Treviso, Bolzano, Verona, Vicenza, Bologna, Modena, Parma, Rimini, Ancona, Ferrara, Firenze, Livorno, Prato, Pisa, Siena, Ascoli Piceno, Macerata, Perugia, Rieti, Roma, L’Aquila, Perugia, Napoli, Caserta, Taranto, Bari, R. Calabria, Messina, Catania, Vibo Valentia, Palermo, Caltanissetta.

Attività di pattugliamento e perlustrazione Milano, Brescia, Varese, Bergamo, Torino, Torino (Val Susa), Torino (Bardonecchia), Aosta, Imperia, Vercelli, Genova, Padova, Venezia, Udine, Trieste, Treviso, Bolzano, Verona, Vicenza, Bologna, Modena, Parma, Rimini, Ancona, Ferrara, Firenze, Livorno, Prato, Pisa, Siena, Ascoli Piceno, Macerata, Perugia, Rieti, Roma, L’Aquila, Perugia, Napoli, Caserta, Taranto, Bari, R. Calabria, Messina, Catania, Vibo Valentia, Palermo, Caltanissetta.

Il dispositivo così strutturato è estremamente funzionale e flessibile. Infatti, l’organizzazione prevede la possibilità di essere opportunamente integrato e incrementato per garantire la sicurezza in relazione a “grandi eventi” che interessano il territorio nazionale, come è avvenuto ad esempio, nel mese di luglio 2019 in occasione della “xxx Universiade” per la quale è stato schierato un contingente di 500 militari a supporto.

Nello specifico di questo resoconto ho documentato l’attività del Raggruppamento Operativo Lombardia- Trentino-Alto Adige nel periodo (dal 13 giugno al 16 dicembre 2019) durante il quale il comando era affidato al Col. Stefano Fregona, già Comandante del 7° Reggimento Alpini che ha sede a Belluno e dipende gerarchicamente dalla Brigata Alpina “Julia”. Inoltre, altri reparti della Brigata alpina Julia (oltre al già citato 7° Reggimento Alpini) come il Reggimento Logistico Julia di Merano, il 5° Reggimento Alpini di Vipiteno, il Reparto Comando e Supporti Tattici della Julia di Udine, ed altri componenti esterni alla Brigata ne completano l’organico.

Il Raggruppamento “Lombardia Trentino Alto-Adige”, che ha sede nel capoluogo lombardo nella Caserma Santa Barbara in piazzale Perrucchetti, opera a Milano, Brescia, Bergamo, Como, Varese, Bolzano e Brennero. Comprende due ambiti regionali dove operano oltre 900 militari, ripartiti su 35 siti fissi, 29 pattuglie mobili automontate e 28 pattuglie mobili appiedate. Tra gli obiettivi vigilati vi sono aeroporti (Linate – Malpensa – Orio al Serio), stazioni metropolitane, stazioni ferroviarie, sedi consolari luoghi di culto, aree di aggregazione della città di Milano.

Per gli alpini del 7° Reggimento si tratta della seconda operazione in Lombardia, infatti già nel 2018 erano presenti nell’area di Milano e precedentemente a Roma (2009, 2015 e 2018), Caserta (2011 e 2012) e Val di Susa (2014 e 2017).

A seguire vedremo innanzitutto come si prepara il personale per l’impiego nell’operazione, i materiali in uso e infine le attività operative.

APPRONTAMENTO DEL PERSONALE

In vista dell’impiego in HSO (Homeland Security Operations), come tecnicamente viene definita l’Operazione “Strade Sicure”, ogni militare completa il suo addestramento di base con una serie di attività aggiuntive, specificatamente concepite, che gli permettono di acquisire la capacità necessarie, obiettivo fondamentale di Forza Armata.

Pertanto, in aggiunta alle capacità esprimibili nelle operazioni fuori dal territorio nazionale (tra cui abilità nell’uso delle armi, difesa in caso di incidenti CBRN, procedure da attuare in caso di rinvenimento di ordigni esplosivi), ogni militare focalizza il suo addestramento con le seguenti materie:

Metodo di Combattimento Militare (MCM), teso a fornire le capacità di contrastare le aggressioni non ricorrendo all’utilizzo delle armi e della forza letale ma applicando tecniche di disarmo, sottomissione e combattimento corpo a corpo;

Basic Life Support (BLS), che fornisce le basi del soccorso a personale infortunato, mediante tecniche di rianimazione cardio-polmonare;

Controllo delle masse e tecniche di controllo della folla, per essere pronti a contrastare eventuali tumulti in occasione di manifestazioni violente;

Procedure per la vigilanza di obbiettivi definiti “sensibili”; Procedure per la realizzazione dei posti di blocco e controllo; Guida nei centri abitati con mezzi militari;
Di fondamentale importanza è l’addestramento sulle funzioni associate allo status di Agente di Pubblica Sicurezza, capacità acquisite grazie all’impegno dell’Arma dei Carabinieri che mette a disposizione i propri Istruttori; questo tipo di preparazione permette di confrontarsi con conoscenze teoriche e pratiche, che non fanno parte del bagaglio culturale del Soldato, come l’identificazione e il controllo dei documenti personali, rilevamento degli illeciti amministrativi inerenti il porto ed il trasporto delle armi, i più comuni delitti e soprattutto le modalità per confrontarsi con i cittadini.

Inoltre, il militare viene formato sulla Tutela Ambientale, sulle modalità di rapportarsi con gli organi di Pubblica Informazione; infine gli viene fornita la preparazione psicologica necessaria ad affrontare ogni possibile situazione di crisi.

L’addestramento a cui è sottoposto il personale militare in preparazione all’Operazione Strade Sicure, o più propriamente detto, approntamento pre-missione, ha una durata massima di otto settimane.

MATERIALI IN USO AL PERSONALE

Durante il servizio è stata rivisitata la configurazione dell’equipaggiamento, da indossare secondo dotazioni incrementali variabili in funzione della sensibilità e pericolosità dei siti da presidiare, oltre che della loro ubicazione.

Tale soluzione ha consentito un miglioramento delle condizioni di espletamento del servizio, salvaguardando, comunque, per ogni militare, i livelli di protezione e mobilità.

Ad oggi e come avremo modo di vedere successivamente, il personale che indossa la configurazione di equipaggiamento massima (Uniforme da combattimento, giubbotto antiproiettile con piastre balistiche, sistemi di comunicazione per i collegamenti intra-pattuglia e con sala operativa, sfollagente, arma individuale lunga e corta, maschera NBC) è limitato ad alcuni siti presidiati.

L’orientamento tuttavia è quello di abbassare il cosiddetto “dress code e armamento” con l’obiettivo di aumentare la mobilità dei militari, soprattutto su siti in cui sono più probabili gli interventi ravvicinati.

ARMAMENTO INDIVIDUALE

Le armi individuali sono classificabili in due tipologie; arma lunga e arma corta.

L’arma lunga è rappresentata dal fucile Beretta ARX 160, sistema d’arma in dotazione alle Truppe Alpine. L’ARX 160 è un fucile d’assalto italiano camerato per il calibro 5,56 × 45 mm NATO, sviluppato e prodotto dalla Beretta.

In uso dal 2008, i polimeri costituiscono il materiale maggiormente usato per la struttura dell’arma; anche se Beretta ha usato una slitta Picatinny in alluminio posta superiormente all’arma per tutta la sua lunghezza, che ne aumenta di fatto la robustezza.

L’arma corta è rappresentata dalla pistola Beretta 92 FS. La Beretta 92 (conosciuta anche nelle varianti Beretta 96 e Beretta 98) è una pistola semi-automatica in uso alla Forza Armata dal 1978.

Il modello 92FS è in calibro 9 parabellum.

ATTIVITA’ OPERATIVA

Al fine di documentare l’attività del personale del 7° Reggimento Alpini ho avuto la possibilità di seguire i militari in attività di vigilanza su differenti siti sensibili dell’area metropolitana di Milano, in due giornate consecutive.

Nella prima giornata abbiamo posto l’attenzione su Darsena, Piazza Gae Aulenti e stazione della metropolitana Cadorna.

In Darsena è presente un sito fisso adiacente al mercato coperto di Piazza XXIV Maggio.

Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige

Il ritrovo con la pattuglia che seguirò è nei pressi del VM 90. Con i militari percorriamo il tratto di Darsena che da Piazza XXIV Maggio porta in piazzale Cantore. Da qui ci spostiamo in Ripa di Porta Ticinese e quindi nuovamente verso piazza XXIV Maggio per dirigerci in Alzaia naviglio Grande. Le strade che percorriamo sono tra le più caratteristiche di Milano e dopo la riqualificazione della Darsena terminata nel 2015 in occasione dell’EXPO, rappresentano un importante punto di aggregazione per i turisti e la popolazione milanese.

Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige
Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige

Malgrado la stagione invernale, la giornata è meteorologicamente favorevolissima e si cammina volentieri. I commercianti della zona apprezzano il passaggio, ormai quotidiano degli alpini, salutandoli affettuosamente.

Costeggiamo il Naviglio passando per il celeberrimo Vicolo dei Lavandai fino al “Ponte di Ferro”, che attraversiamo per spostarci sulla sponda opposta e riprendere la strada verso Piazza XXIV Maggio dove concludiamo l’attività.

Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige
Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige

Il tempo della foto di rito ed è già tempo di spostarci verso un altro luogo simbolo della “Milano 2.0”; Piazza Gae Aulenti. La Torre UNICREDIT e il vicino “Bosco Verticale” caratterizzano una delle piazze, a detta di molti, più belle del mondo.

Gae Aulenti rientra in uno dei progetti di riqualificazione urbana più importanti a livello europeo: il distretto di Porta Nuova che si estende dalla Stazione ferroviaria di Porta Garibaldi al quartiere Isola.

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La piazza costituisce un altro importante punto di aggregazione e per questo rappresenta un sito sensibile.

A vigilare sulla sicurezza della zona un’altra pattuglia di alpini del 7°.

L’itinerario che seguiamo parte da piazza Gae Aulenti verso la discesa scale di Corso Como. Da cui proseguiamo in direzione del percorso pedonale del Cavalcavia Melchiorre Gioia dal quale si può ammirare una vista davvero mozzafiato. Il sole sta definitivamente tramontando e questo rende la zona ancora più affascinate.

Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige

Anche in questo caso è percepibile la favorevole impressione che suscita la pattuglia impegnata nel servizio di vigilanza.

Ultima tappa della giornata che ormai volge al termine, è la stazione della metropolitana Cadorna. Anche in questo caso seguo una pattuglia dinamica appiedata.

Gli alpini iniziano l’attività di vigilanza dal piazzale esterno alla stazione. L’accurato controllo prosegue all’interno della stazione fino alla zona antistante i binari ferroviari.

Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige

La parte conclusiva si svolge nei mezzanini della metropolitana. Cadorna rappresenta una stazione di interscambio interessato da grande flusso di pubblico (al pari di Garibaldi e Loreto) e per questo costituisce sito sensibile.

Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige

Gli alpini osservano con grande attenzione il pubblico in entrata e uscita dalla stazione avendo identificato il borseggio come uno degli atti di microcriminalità più diffusi. Qui il lavoro è in stretto contatto con le pattuglie della Polizia di Stato.

Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige
Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige

La prima giornata si conclude qui.

La seconda e conclusiva giornata inizia in Piazza del Duomo; qui rispetto ai siti documentati nella precedente giornata, la presenza degli alpini del 7° Reggimento è maggiore. Infatti, per l’ampiezza della zona da coprire, la cosiddetta Area Omogenea Pedonale Duomo,Mercanti,Dante presenta tre varchi situati rispettivamente in Via Mengoni angolo Via Mercanti, Via Mazzini angolo Piazza Duomo e Via Agnello.

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A fronte di questa suddivisione dell’area, troviamo una pattuglia dinamica appiedata “varchi” che espleta servizio di pattugliamento perimetrale del Complesso Monumentale del Duomo oltre ad effettuare servizio di vigilanza dei varchi dell’Area Omogenea pedonale.

L’attività inizia in corrispondenza del varco di Via Mazzini angolo Piazza Duomo, nei pressi delle barriere Jersey (installate in alcune città italiane in seguito all’attentato del 19 dicembre 2016 a Berlino, sono poste a difesa delle aree pedonali e di altre zone sensibili per scongiurare attacchi terroristici con l’utilizzo di mezzi pesanti, per travolgere la folla).

Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige

Il flusso di persone all’interno della piazza è notevole già dalla mattinata ed è quasi equamente suddiviso tra chi è freneticamente impegnato in attività lavorativa e turisti.

Anche in questo caso i militari rappresentano un vero e proprio punto di riferimento per chi si trova a transitare per la piazza che necessita di assistenza o semplicemente richiede informazioni e non fa mancare loro manifestazioni di apprezzamento.

Operazione starde sicure Raggruppamento Lombardia Trentino Alto Adige

Per incontrare la prima delle due pattuglie che seguirò, ci spostiamo al varco di Via Mengoni angolo Via Mercanti. Anche in questo punto il flusso pedonale e notevole e i militari non possono permettersi distrazioni.

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L’attività di pattugliamento perimetrale di Piazza Duomo prevede il passaggio davanti alla Statua di Vittorio Emanuele II a Cavallo, quindi alla Galleria Vittorio Emanuele.

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Il percorso intorno alla monumentale cattedrale gotica milanese prevede il passaggio davanti alla Curia Arcivescovile e a Palazzo Reale,

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nei pressi del quale incontriamo la seconda pattuglia appiedata della quale fa parte una delle 24 donne appartenete al Battaglione “Feltre” del 7° reggimento Alpini che opera sul territorio milanese.

OPERAZIONE “STRADE SICURE” Raggruppamento Operativo Lombardia- Trentino-Alto Adige
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Con loro ci dirigiamo verso la Galleria Vittorio Emanuele che percorriamo quasi completamente, prima di riprendere il percorso verso Piazza Duomo. Anche questa zona è densamente affollata e la presenza dei militari garantisce maggiore sicurezza.

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Prima di lasciare l’Area Omogenea Pedonale, una gradita sorpresa; il Ten. Col. Riccardo Venturini, neocomandante del Battaglione “Feltre” giunge in zona per un’attività istituzionale, grazie alla quale ho l’opportunità di scambiare alcune battute sull’impegno e la professionalità del personale del Raggruppamento Operativo Lombardia-Trentino A.A.

OPERAZIONE “STRADE SICURE” Raggruppamento Operativo Lombardia- Trentino-Alto Adige
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È il momento di dirigersi verso il Castello Sforzesco, seconda tappa della giornata.

Il Castello Sforzesco rappresenta uno dei monumenti maggiormente frequentati del capoluogo lombardo, in ogni periodo dell’anno.

Il percorso della pattuglia dinamica appiedata (equipaggiata con arma corta e sfollagente) inizia da Piazza Castello, verso la Fontana e quindi l’ingresso principale posizionato sotto la Torre del Filarete.

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Durante il percorso all’interno del Castello, lo sguardo degli alpini è attento su tutto il pubblico presente all’interno del monumento.

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L’attività si conclude all’ingresso del Giardino Panoramico del Parco Sempione, in fondo al quale si scorge l’Arco della Pace.

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Ripercorriamo il tragitto a ritroso fino all’uscita dal Castello, dove ci congediamo dalla pattuglia.

L’attività è in procinto di concludersi con l’ultimo step previsto dal nostro personale programma; la Stazione ferroviaria di Milano Centrale.

Milano Centrale situata in piazza Duca d’Aosta, tra piazza Luigi di Savoia e piazza IV Novembre, è la seconda stazione ferroviaria d’Italia per flusso di passeggeri (circa 320.000 frequentatori giornalieri), nonché una delle principali stazioni ferroviarie d’Europa.

Collega due linee della metropolitana, il vicino Passante Ferroviario, il terminal di diverse linee di autobus e tram urbani, le navette per gli aeroporti., in pieno centro città.

Ad oggi la Stazione Centrale rappresenta un centro fondamentale per i servizi alla città nonché snodo principale per l’Alta Velocità e i collegamenti con il resto dell’Europa.

Per tutti questi motivi la presenza imponente delle Forze dell’ordine e dei militari dell’Esercito è strategicamente necessaria e capillare.

Nell’area è presente un sito fisso situato in Piazza Duca d’Aosta, presidiato H24, affiancato da presidi di Forze di Polizia.

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Inoltre, per una più capillare presenza sono disposte due pattuglie che svolgono vigilanza dinamica automontata (anch’esse attive H24) allo scopo di coprire tutte le zone circostanti la Stazione, mentre la vigilanza dinamica appiedata ha come zona operativa la Galleria Carrozze, la Biglietteria Centrale, il Gate Piano Binari e la zona Binari Alta Velocità.

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L’attività ha inizio davanti all’ufficio della Polizia Ferroviaria di Milano Centrale situato in corrispondenza del Binario 21.

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Si tratta di una pattuglia mista formata da due alpini appartenenti al 5° Reggimento e un operatore della PolFer.
Tutti gli operatori sono dotati di sistemi di comunicazione per interfacciarsi con le rispettive sale operative. L’attività di pattugliamento inizia dalla zona antistante il binario 21, dove immediatamente viene effettuato
un’identificazione e controllo documenti di un soggetto che stazionava da tempo nella zona.
Fortunatamente il controllo ha dato esito negativo.

OPERAZIONE “STRADE SICURE” Raggruppamento Operativo Lombardia- Trentino-Alto Adige
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La pattuglia si è poi diretta verso i gate di accesso al piano binari e successivamente verso la zona dei binari Alta velocità dove sono stati effettuati controlli visivi più approfonditi dell’area e del flusso di persone, con particolare attenzione al bagaglio, in avvicinamento e allontanamento dai treni.

OPERAZIONE “STRADE SICURE” Raggruppamento Operativo Lombardia- Trentino-Alto Adige
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Particolarmente interessante l’interazione e integrazione degli Alpini con le Forze dell’Ordine, assimilabile ad una sorta di “Crew Coordination”.

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L’attività si conclude nella zona prospicente la Galleria delle carrozze e sopra la Biglietteria Centrale, da dove poi la pattuglia ha ripreso il proprio turno di servizio.

CONCLUSIONI

La possibilità di seguire da vicino le attività dei militari impegnati nell’Operazione Strade Sicure, in particolare degli uomini e donne appartenenti al Raggruppamento Operativo Lombardia-Trentino A.A., mi ha permesso di apprezzare tangibilmente come il livello di sicurezza sia effettivamente aumentato in tutta l’area metropolitana milanese.

L’aspetto “Sicurezza”, in una città in grande evoluzione e sviluppo come Milano è sempre più prioritario e i risultati che “Strade Sicure” ha portato in quasi 12 anni di attività continuativa, sono eccellenti.

Però più che le parole, sono i fatti a descrivere meglio di tutto l’ampiezza del lavoro svolto; nel semestre di comando del 7° Reggimento Alpini sono state portate a termine 11.000 attività di vigilanza fissa e dinamica sui 79 obiettivi sensibili individuati dalle autorità prefettizie, con 380 interventi di identificazione e controllo su persone sospette, 15 denunce, 12 provvedimenti di arresto e 3 sequestri di sostanze stupefacenti per un totale di 1860 grammi.

Inoltre, sono oltre 340.000 i chilometri percorsi complessivamente dai mezzi dell’Esercito nelle aree di responsabilità come i siti di maggior affollamento dell’area milanese.

Per quanto riguarda il successo dell’operazione posso affermare senza dubbio che è attribuibile all’impegno, dedizione, professionalità e non ultimo, addestramento che i militari mettono in campo quotidianamente.

I cittadini riconoscono e apprezzano questa presenza costante e capillare sul territorio degli uomini e donne con le stellette, che si impegnano quotidianamente per garantire la sicurezza.

L’Esercito anche in questo senso, rappresenta una risorsa per il Paese, al servizio della collettività.

RINGRAZIAMENTI

Desidero ringraziare infine lo Stato Maggiore dell’Esercito e il Comando Truppe Alpine per aver autorizzato l’attività; il Comandante del 7° Reggimento Alpini e del Raggruppamento Operativo Lombardia-Trentino
A.A. , Col. Stefano Fregona; il Comandante del Battaglione “Feltre” il Ten.Col. Riccardo Venturini; il Magg. Marco Arancio ufficiale P.I. del Raggruppamento, per la disponibilità e supporto durante tutte le fasi di realizzazione dell’articolo; tutto il personale militare e della Polizia di Stato per la disponibilità.

Testo e immagini: Stefano