MISSIONE IN KUWAIT: I 100 GIORNI DEGLI EUROFIGHTER ITALIANI

MISSIONE IN KUWAIT: I 100 GIORNI DEGLI EUROFIGHTER ITALIANI

GLI EUROFIGHTER ITALIANI DEL TASK GROUP TYPHOON HANNO CELEBRATO I PRIMI 100 GIORNI DI MISSIONE IN KUWAIT A SUPPORTO DELL’OPERAZIONE INHERENT RESOLVE

Iniziata il 26 marzo scorso in sostituzione degli AM-X, l’esperienza dei nostri Eurofigther, nell’ambito della missione in Kuwait, ha raggiunto qualche giorno fa l’importante traguardo delle 500 ore di volo, segno tangibile di un importante impegno in un teatro operativo complesso.

L’ulteriore impegno in seno alla Coalizione, formatasi nel 2014 per il contrasto al Daesh, rappresenta il primo impiego dell’Eurofighter nel ruolo di ricognitore tattico in operazioni fuori dai confini nazionali e, in tale complesso scenario, sta dimostrando la versatilità di un velivolo tecnologicamente avanzato che è in grado di effettuare anche missioni nel settore ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaisance), espandendo ulteriormente le sue capacità in chiave di pregiato assetto multi-ruolo.

La componente del Task Group “Typhoon”  vede tra le proprie fila personale proveniente da tutte le basi Eurofighter italiane, al quale si aggiunge il supporto di colleghi di altri Stormi ed Enti anche interforze. Nonostante le peculiari condizioni climatiche, in alcuni casi con temperature superiori ai 50°C, gli aerei hanno effettuato oltre 120 missioni e fotografato oltre 1700 punti di interesse. Le immagini, dopo essere state studiate ed interpretate dagli analisti dell’Integrated Italian Multisensor Exploitation Cell (I2MEC), acquisiscono ulteriore qualità informativa e cognitiva.

L’Eurofighter è in servizio con l’Aeronautica Militare italiana dal 2004 e opera quotidianamente al servizio del Paese dalle basi di Trapani, Grosseto e Gioia del Colle, assicurando senza soluzione di continuità la Difesa Aerea Nazionale.

In aggiunta, nel rispetto di specifici accordi e secondo un preciso criterio di avvicendamento con assetti aerei di altre nazioni, contribuisce a mantenere inviolati gli spazi aerei di altri Paesi membri dell’Alleanza Atlantica, esprimendo efficaci contributi nelle operazioni di Air Policing per la NATO.

 

Fonte, testo e immagini: Ufficio Stampa Stato Maggiore Difesa