Marina Militare: consegnati i Brevetti ai nuovi Palombari del Corso Ordinario 2022
Tre giovani “marinai” da oggi fanno parte del Gruppo Operativo Subacquei della Marina militare
La Spezia. Si è svolta a Le Grazie, presso il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori (COMSUBIN), la cerimonia di conferimento dei brevetti da palombaro agli allievi del corso Ordinario 2022. Ha dato grande rilievo all’evento la presenza del sottosegretario alla Difesa, On. Matteo Perego di Cremnago, insieme al sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto.
“In questo luogo densissimo di tradizioni, di cui sono e siamo profondamente orgogliosi, tradizioni di cui si dovrebbe parlare anche nelle scuole, abbiamo assistito alla consegna del tanto ambito basco blu – ha detto l’On. Perego di Cremnago durante il suo discorso – tradizionale tratto distintivo dei Palombari della Marina, che ha ufficialmente proclamato l’ingresso nel Gruppo Operativo Subacquei di 3 nuovi operatori. Considerando il gruppo iniziale di 26 militari idonei e ammessi ad iniziare il corso, si può ben capire quanto duri e selettivi siano stati gli 11 mesi di formazione per accedere a questa componente di eccellenza della nostra Marina Militare”.
I Palombari del Comsubin rappresentano una eccellenza a livello internazionale, essendo in grado di lavorare fino a 300 metri con operatori all’interno di speciali apparecchiature e fino a 1.500 metri di profondità con avanzati veicoli subacquei filoguidati dalla superficie (Remote Operative Vehicle), in qualsiasi scenario operativo ed emergenziale, contribuendo al monitoraggio delle infrastrutture strategiche nel dominio subacqueo.
Il sottocapo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto, ha spronato i palombari affermando “Avete affrontato il percorso di conseguimento del basco blu con slancio e sono certo che il periodo già trascorso al Varignano ha rafforzato nel vostro animo le motivazioni e gli ideali che a suo tempo vi hanno indotto a scegliere questa specialità. Vi esorto ad impegnarvi sempre con professionalità, grande generosità d’animo e spirito di servizio.”
“Mi rivolgo a voi allievi del corso 2022 – ha detto il contrammiraglio Rossi, comandante del COMSUBIN – siate sempre degni eredi dei nostri padri fondatori e ricordate che grazie all’addestramento continuo, allo spirito di corpo ed al senso di appartenenza alla categoria, potrete scrivere la vostra storia nella Forza Armata e nella componente. Oggi per voi inizia un viaggio in un mondo bellissimo, ricco di sfide entusiasmanti che ogni giorno vi vedranno messi alla prova nel corpo ma soprattutto nello spirito. Ricordate sempre che gli occhi del palombaro sono le mani, affidatevi quindi alle sapienti e ruvide mani dei vostri colleghi più anziani per assorbire come spugne nuovi insegnamenti e nuovi modi di fronteggiare le inevitabili difficoltà.”
Si può diventare Palombari della Marina Militare attraverso la frequenza di un corso della durata di un anno a cui possono accedere gli ufficiali, i marescialli, i sergenti ed i graduati in servizio permanente o raffermati fino al compimento del trentesimo anno di età. Inoltre i giovani che vogliono intraprendere direttamente questa affascinante carriera, possono farlo come Volontari in Ferma Iniziale (VFI) attraverso il concorso recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e aperto fino al 10 marzo 2023.
Il Gruppo Operativo Subacquei
Il “Gruppo Operativo Subacquei – GOS” della Marina Militare Italiana fa parte del COMSUBIN e ha sede in provincia di La Spezia.
Dal GOS dipendono sette Nuclei SDAI (Nuclei di Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi) dislocati su tutto il territorio nazionale nelle vicinanze dei principali porti civili e militari.
I compiti principali di GOS includono:
– Ricerca e salvataggio di sommergibili in difficoltà, mediante intervento diretto con assetti specialistici subacquei in grado di recuperare l’equipaggio dei sommergibili e condurre ulteriore assistenza medica. Tali assetti operativi includono la capacità di immersione profonda attraverso l’implementazione della tecnica di saturazione, che consente ai Palombari della Marina Militare di lavorare e rimanere a profondità estreme per giorni o settimane;
– Neutralizzazione di ordigni esplosivi. I subacquei della Marina Militare Italiana sono qualificati artificieri (EOD) e possono operare anche per neutralizzare gli ordigni esplosivi improvvisati (IEDD). Possono eseguire operazioni di sminamento, bonifica, messa in sicurezza e utilizzo di tecniche EOD in basso ordine (Low Order) su tutti i tipi di ordigni convenzionali o improvvisati (IED) nell’ampio spettro delle operazioni inerenti il settore marittimo, incluso quello subacqueo;
– Esecuzione di una varietà di operazioni subacquee e attività di immersione in tutto il mondo, tra cui demolizione subacquea con l’uso di esplosivi, il salvataggio, il supporto specialistico ad agenzie militari e civili, immersioni in acque profonde con diverse tecniche utilizzando tutta la gamma di apparecchiature subacquee sia autonome che asservite dalla superficie .
I risultati operativi dei Palombari della Marina Militare Italiana sono ben noti nell’ambito della comunità subacquea internazionale e nazionale.
La storia dei Palombari inizia dal 1849 e le loro esperienze operative sono uniche. Il loro costante addestramento varia da attività in acque poco profonde (come laghi e fiumi) a fondali marini molto elevati, includendo immersioni in acque fredde o sotto i ghiacci. I Palombari della Marina sono anche qualificati paracadutisti militari.
Sia gli uomini che le donne possono diventare Palombari della Marina Militare. Per conseguire la qualifica di Palombaro bisogna completare con successo il corso della durata di un anno.
Concorso per il reclutamento nella Marina Militare di 1500 VFI – 2023
Pubblicato il bando di concorso per il reclutamento di 1.500 Volontari in Ferma Prefissata Inziale (VFI).
Da oggi e fino al 10 marzo è possibile presentare la domanda online per entrare a far parte della squadra della Marina Militare.
Da VFI potrete fare delle esperienze professionali uniche e vi troverete ad operare nelle quattro dimensioni in cui si esprime la Forza Armata: abissi, mare, terra, cielo.
Questi i posti disponibili:
a) 1.000 per il Corpo Equipaggi Militari Marittimi (CEMM), così distribuiti:
- 748 per il settore d’impiego “navale”;
- 90 per il settore d’impiego “anfibi”;
- 60 per il settore d’impiego “incursori”;
- 22 per il settore d’impiego “Componente subacquei – palombari”;
- 30 per il settore d’impiego “sommergibilisti”;
- 50 per il settore d’impiego “Componente aeromobili”;
b) 500 per il Corpo delle Capitanerie di Porto (CP), così distribuiti:
- 486 per le varie specialità, abilitazioni;
- 6 per il settore d’impiego “Componente aeromobili”;
- 5 per il settore d’impiego “Soccorritori Marittimi”;
- 3 per il settore d’impiego “Componente subacquei – sommozzatori”.
Sarete addestrati, tramite corsi propedeutici in base alla categoria di incorporamento, a lavorare anche nelle Forze Speciali e nelle Componenti Specialistiche.
Potreste ritrovarvi a bordo delle unità navali impegnate in operazioni internazionali o a navigare negli abissi in uno dei nostri sommergibili oppure addestrarvi con i nostri Incursori o ad operare underwater con la componente subacquei-palombari o subacquei-sommozzatori. Se il vostro elemento è invece l’aria, la Componente Aeromobili vi aspetta così come quella anfibia se il binomio terra-mare è quello in cui vi riconoscete maggiormente.
Le domande possono essere compilate direttamente sul sito INPA o sul sito della Difesa.
Fonte, testo e immagini: Ufficio Stampa – Marina Militare