La Brigata Julia si addestra a 2000 metri di quota sulle Alpi bellunesi in vista dell’impiego con la NATO
15 Novembre 2024L’esercitazione Val Natisone 2024 finalizzata all’approntamento della Brigata Alpina ‘Julia’ dell’Esercito per la Allied Response Force dell’Alleanza Atlantica
La Brigata Alpina “Julia” dell’Esercito ha concluso con successo l’esercitazione “Val Natisone 2024”, un test delle capacità operative del 7° Reggimento Alpini, in vista dell’approntamento del reparto che – a partire dal secondo semestre del 2025 – opererà in seno all’Allied Response Force (ARF) della NATO, la forza strategica ad elevata prontezza recentemente costituita dall’Alleanza Atlantica.
La “Val Natisone 2024” si è svolta adottando uno scenario di combattimento in montagna complesso e caratterizzato dalla sperimentazione di nuove tecnologie, sviluppandosi per quattro settimane: le prime due sono state dedicate all’addestramento individuale al combattimento, ai poligoni a fuoco con le armi in dotazione alle unità di manovra ed alla scuola mortai pesanti; nella terza settimana è stata pianificata e condotta un’attività tattica offensiva pluriarma che ha visto impegnati contemporaneamente diversi assetti della Brigata “Julia” fra i quali il 7° Reggimento alpini di Belluno, il 2° Reggimento genio guastatori di Trento, il Reggimento Piemonte Cavalleria (2°) di Villa Opicina, un’aliquota dell’8° Reggimento alpini di Venzone e una squadra a contatto del 2° Reggimento trasmissioni di Bolzano. L’ultima settimana è stata dedicata all’atto tattico finale, nel corso del quale unità di fanteria alpina impegnate nell’attacco di centri di fuoco nemici posti a difesa di una valle, coadiuvate nella manovra dal fuoco di mortai pesanti, dal supporto di unità di cavalleria cruciali nell’individuazione dell’entità della minaccia nemica e del genio che ha supportato la manovra grazie alle capacità di forzamento di ostacoli nel corso dell’avanzata delle unità di fanteria.
All’atto tattico conclusivo – svolto nell’area del poligono occasionale del Monte Bivera, ai confini tra le province di Belluno e Udine, in un contesto montano a 2000 metri di altitudine, caratterizzato da un ambiente fortemente compartimentato e da condizioni climatiche rigide – hanno assistito il Comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito, Generale di Divisione Michele Risi, insieme al Comandante della “Julia”, Generale Francesco Maioriello, e al Presidente dell’associazione nazionale alpini, Sebastiano Favero.
All’esercitazione ha partecipato anche un team di verifica del Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, oltre a piloti di droni provenienti da aziende civili, i quali hanno testato le capacità dei sistemi UAVs (velivoli a pilotaggio remoto) nell’acquisizione di obiettivi di varie dimensioni, da molteplici distanze e quote, in particolare durante le attività a fuoco dei mortai pesanti.
La “Val Natisone 2024” ha rappresentato un’importante occasione di verifica delle capacità di combattimento in quota delle Truppe Alpine in cui viene richiesta una spiccata sincronizzazione degli assetti impiegati. Addestramento e tecnologie di ultima generazione sono stati centrali nello svolgimento dell’esercitazione, che ha rafforzato anche l’amalgama professionale e valoriale delle unità della “Julia”.
Fonte, testo e immagini: 7° Reggimento Alpini