INTERVISTA AL DIRETTORE DEI PROGRAMMI DI ‘RADIO ESERCITO’

Introduzione

Radio Esercito è la prima web radio della Forza Armata ascoltabile, dal 6 luglio scorso, in streaming da link dedicato sul sito dell’Esercito. E’ liberamente fruibile anche da dispositivi mobili come smatphone e tablet con un palinsesto “24h e 7/7” di musica e intrattenimento. Non mancano spazi dedicati alle comunicazioni e informazioni riguardanti il mondo militare in generale nonchè il punto sulle attività nelle quali è impegnato l’Esercito.

Radio Esercito trasmette il propri programmi dalla Caserma del 28° Reggimento “Pavia” di Pesaro, unica unità delle Forze Armate che si occupa di “Comunicazioni Operative”, inquadrata nel Comando delle Forze Speciali dell’Esercito.

Ho avuto l’opportunità di intervistare il Magg. Alassandro Faraò, Comandante della Compagnia TV/Radio e direttore dei programmi di ‘Radio Esercito’, il uale ci aiuterà a conosce meglio questa nuova realtà.

  • Maggiore, qual era il palinsesto quando la diffusione era solo su intranet?

Il palinsesto di Radio Esercito, frutto di uno studio congiunto con lo Stato Maggiore Esercito, è stato inizialmente orientato alla “vita di caserma”, sugli impegni e le attività ben scandite, tipiche della giornata professionale di ogni soldato. Oggi, così come nella primissima iniziale fase “sperimentale”, abbiamo ampliato la nostra offerta di infotainment e trasmettiamo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con un’alternanza di musica e talk. Questi ultimi vengono trasmessi live dalle ore 10 alle 17 dal lunedì al giovedì ed il venerdì fino alle 14.

  • Poi a luglio di quest’anno una svolta che possiamo definire epocale; Radio Esercito è ascoltabile liberamente, da chiunque sul web. Ci parli nel dettaglio di questa importate transizione.

Tale svolta è stata pianificata oltre un anno fa con la presentazione del progetto al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, che sarebbe diventato l’Editore. Può essere definita epocale in senso stretto, quale prima radio “istituzionale”, ma anche per aver mosso i primi passi nel difficile contesto causato dalla pandemia di Covid-19 che, come facilmente immaginabile, ha reso complesse le attività di coordinamento e di redazione. Grazie anche all’adozione dello smart working e all’ampio ricorso alle video conferenze, tali problematiche sono state brillantemente superate permettendo, il 6 luglio 2020, di affrontare il passaggio su internet, sorta di “battesimo del fuoco” e primo passo oltre la comfort zone del nostro studio radiofonico di Pesaro.

  • Prima della diffusione sul web, quanto è durata la sperimentazione e quali difficoltà sono state superate?

Poco più di un anno. Dagli inizi del 2019 abbiamo iniziato i test tecnici per provare la rete interna e la tenuta dell’intero sistema radiofonico. Contemporaneamente il personale, speaker, tecnici e redazione hanno iniziato a prepararsi a questa nuova avventura professionale. Più che difficoltà parlerei di regole da assimilare.

  • Perché renderla liberamente fruibile e, a suo avviso, oltre al palinsesto musicale, per quali aspetti può risultare accattivante per chi non fa parte del mondo militare?

“Radio Esercito”, quale radio dell’Esercito Italiano, ha una mission ben definita e un target molto ampio che non è ristretto, cioè, al solo personale in servizio, ma comprende le famiglie, coloro che aspirano ad arruolarsi, gli “ex” in congedo, gli appassionati del mondo militare e, per esteso, tutti i potenziali ascoltatori italiani. La storia dell’Esercito, infatti, è la storia d’Italia e i suoi appartenenti ne sono i custodi.

  • Il motto è “Radio Esercito, la radio che marcia al tuo fianco”. In concreto cosa vuol dire per voi?

Il nostro pay-off racconta chi siamo e cosa facciamo. L’ascoltatore viene accompagnato musicalmente nella sua giornata e la radio si sincronizza con lui, con le sue abitudini professionali e sociali, con la stessa cadenza di un’unità militare in marcia. Una realtà che, seppur straordinariamente atipica nel panorama radiofonico nazionale, resta comunque una radio comunitaria generalista che strizza l’occhio alle hit così come al passato e alla musica rock.

  • Ora il palinsesto com’è strutturato?

Il palinsesto è rimasto lo stesso del periodo estivo e non seguiremo il generale cambiamento autunnale. Varierà rispetto all’attuale quando avremo definito i nuovi programmi, le interviste, le collaborazioni e le selezioni musicali con degli spazi dedicati ai vari generi: tanti i progetti che ad oggi sono in itinere. Una bella sorpresa per gli ascoltatori!

  • Con quale criterio è stato scelto il personale? Quali esperienze hanno maturato in precedenza?

Il personale è quello assegnato all’unità responsabile del progetto, cioè il plotone “radio” della compagnia “Tv e Radio” del 28° reggimento “Pavia” di Pesaro, formato nel tempo con l’obbiettivo di stimolare la curiosità e il piacere di fare “comunicazione” attraverso la radio. Dal 2010, la stessa unità è stata impiegata nel contesto della missione NATO-ISAF per la creazione e gestione di “Radio Bayan West”, la radio del contingente italiano che trasmetteva da Herat, in Afghanistan: una splendida esperienza, vissuta insieme ai giornalisti e agli speaker afghani, terminata nel dicembre del 2014. Oggi, il team di uomini e donne che danno voce (e cuore) a Radio Esercito, è capace di portare la stessa professionalità in paesi lontani, qualora gli impegni internazionali lo richiedano e la comunicazione via etere venga riconosciuta premiante per l’assolvimento della missione.

  • Cosa possiamo dire invece per quanto riguarda la Redazione?

La redazione della radio risiede a Roma presso l’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione e fornisce le linee guida organizzative. Nella sede del 28° “Pavia” di Pesaro è coadiuvata da personale del reggimento specializzato nel fare radio ma in possesso di svariati background professionali, anche universitari, maturati già prima dell’arruolamento. In questi giorni collabora con noi un Ufficiale della Riserva Selezionata, quale giornalista inviato dallo Stato Maggiore dell’Esercito. A tutte queste figure è demandato il compito della selezione delle notizie che riguardano la Forza Armata e la successiva “radiofonizzazione”. La specificità di Radio Esercito passa inequivocabilmente attraverso il raccontare ai nostri ascoltatori il mondo che vive la comunità militare e il rapporto con i cittadini.

  • Infine, possiamo considerare il “progetto” Radio Esercito in fase embrionale; come si potrà sviluppare nel prossimo futuro e quali saranno i suoi punti di forza?

Radio Esercito ha, indubbiamente, percorso molta strada con un passo decisamente spedito e sono ancora numerosi gli obiettivi da conseguire, in svariati settori.  Da quello tecnico, alla preparazione professionale di speaker e tecnici della redazione e del management. L’obbiettivo più prossimo è l’inserimento nel palinsesto dei nuovi programmi attualmente in via di sviluppo, accompagnati da una selezione musicale velocemente riconoscibile e un’informazione puntuale e di settore di elevatissimo livello. Alla base di ciò, tuttavia, resta fondamentale il consolidamento delle capacità di comunicazione interna demandate allo strumento radiofonico che, oltre ad essere importanti per la comunità militare, allieteranno qualunque ascoltatore di Radio Esercito… la radio dell’Esercito Italiano.  

Testo e immagini: Stato Maggiore Esercito – 28° Reggimento “Pavia” Magg. A. Faraò

Testo: Stefano