IN VOLO CON LA 46^ BRIGATA AEREA
La 46ª Brigata Aerea, intitolata al Ten.Pil. Silvio Angelucci, è uno storico reparto di volo dell’Aeronautica Militare Italiana che ha sede presso l’Aeroporto di Pisa San Giusto (ora Galileo Galilei).
Ad oggi è l’unico reparto dedicato esclusivamente al trasporto ed ha partecipato a tutte le missioni in Italia e all’estero dell’Aeronautica Militare.
Prima di addentrarci nello specifico del resoconto, che prenderà in considerazione una prima fase di attività a terra e una seconda di attività in volo, ritengo utili alcuni cenni storici.
Con il “Foglio d’Ordini Riservato N. 01 del 25 gennaio 1940 –“Anno XVIII” viene costituito, sull’Aeroporto di S. Giusto,in data 15 febbraio 1940, il 46° Stormo Bombardamento Terrestre al comando del col. Pil. Umberto Nannini. Il nuovo reparto era articolato su due Gruppi di volo: il 104° comandato dal ten. Col. Giorgio Porta con le dipendenti Squadriglie 252ª e 253ª, e il 105° Gruppo comandato dal magg. Remo Cadringher con le Squadriglie 254ª e 255ª. Velivolo in dotazione: l’ottimo trimotore Savoia Marchetti SM79“Sparviero”. Transitato nella specialità aerosilurante nei primi anni del conflitto mondiale, dopo l’8 settembre 1943 il personale ed i pochi velivoli rimasti vennero riuniti, sull’Aeroporto di Lecce, in un’unica Squadriglia, la 253ª. Terminate le ostilità, il 1º novembre 1948 lo stormo Trasporti assunse la denominazione di “46º Stormo” schierandosi sull’aeroporto romano di Centocelle. Finalmente nel 1953 il Reparto torna a Pisa e l’arrivo dei velivoli C 119 “Vagoni Volanti” segna un salto di qualità nel Trasporto Aereo ed il 16 aprile 1954 lo Stormo si trasformò in “46ª Aerobrigata Trasporti Medi”, inserendosi a pieno titolo nelle realtà operative nazionali e NATO. A partire dal 1972 il Reparto venne finalmente equipaggiato con un nuovo velivolo da trasporto a lungo raggio, il C130 H ed assunse la denominazione di “46ª Aerobrigata Trasporti” in data 9 Maggio 1972. Questa data segnò l’inizio del rinnovamento completo della linea di volo che proseguirà negli anni 1977-1979,con l’immissione del velivolo G222 e la radiazione degli ormai vetusti ma gloriosi C119G e C119J, dopo che questi ebbero effettuato ben 301.620 ore di volo, nell’arco di 25 anni.
Il 1º novembre 1985 l’Aerobrigata assume l’attuale nome di “46ª Brigata Aerea”. Dal 1980 fino al 2000 la 46ª è impegnata anche nella lotta agli incendi boschivi. La fine di questo impegno coincide con l’arrivo a Pisa del nuovo velivolo C 130J, il 18 agosto 2000, con il quale la 46ª ha intensificato i suoi interventi di supporto ai contingenti italiani rischierati in missioni di pace, le sue missioni umanitarie ed ha aggiunto la specializzazione del trasporto sanitario di personale biocontaminato. Con l’arrivo del C 27J le capacità tattiche della 46ªsi sono spinte al massimo livello, guardando al futuro con piena consapevolezza dell’importanza del compito del trasporto aereo per l’Aeronautica Militare, per le altre Forze Armate e per l’Italia sempre più impegnata a livello internazionale.
Attualmente la Brigata è strutturata su tre Gruppi di Volo:il 2°e il 50° su C 130J e C 130J-30 (versione allungata) ed il 98° su C 27J.
Lo stemma della 46ª Brigata Aerea ha mantenuto intatti nel tempo la struttura e la sua simbologia, segno di continuità di tradizioni aeronautiche e di valori che si rinnovano, tramandandosi nel tempo, anche attraverso le nuove generazioni. Lo stemma, di colore avorio nello sfondo, con guarniture e disegni di colore giallo ambrato, riproduce i simboli corrispondenti ai tre Gruppi di Volo ovvero:
– in alto al centro la Stella VEGA, simbolo del 50°Gruppo di Volo; – poco più in basso a sinistra la costellazione della LYRA, simbolo del 2° Gruppo di Volo; – in basso a destra il LUPO, simbolo del 98° Gruppo di Volo.
Lo stemma è attraversato diagonalmente da una fascia giallo ambrato con sopra scritta, in carattere nero, la denominazione del Reparto.
La 46ª Brigata Aerea è operativa 365 giorni l’anno 24 ore il giorno ed impiega i suoi uomini ed i suoi velivoli in ogni parte del mondo in molteplici attività di istituto. Tali attività comprendono: -Aviosbarco; -Aviolancio di personale e materiale; -Trasporto materiali, mezzi ed equipaggiamenti; -Trasporto sanitario d’urgenza; -Trasporto organi per trapianto; -Trasporto personale biocontaminato; -Aerosgombero sanitario; -Supporto equipe mediche; -Supporto Gruppo di Chirurgia d’Urgenza dell’Ospedale di Pisa -Supporto alla Protezione Civile; -Supporto al Ministero degli Interni; -Supporto al Ministero degli Affari Esteri; -Operazioni tattiche; -Operazioni speciali. – Operazioni “Night Vision Google”; – Operazioni “AIR TO AIR” Refueling; – Search And Rescue in ambiente oceanico.
Oltre a questi compiti principali la 46ª Brigata Aerea offre supporto per la realizzazione di missioni umanitarie, soprattutto in occasione di gravi calamità naturali o altri eventi che determinino la necessità di fornire aiuti e sostegni a popolazioni che da questi accadimenti subiscono pesanti disagi. Ricordiamo in particolare l’intervento della Brigata in favore della popolazione indonesiana colpita dallo Tsunami del dicembre 2004, i primi aiuti in seguito al sequestro da parte di terroristi della scolaresca di Beslan (Ossezia). L’intervento in favore della popolazione di New Orleans (USA) colpita dall’uragano Kathrina (2005), il terremoto in Pakistan, l’alluvione in Georgia, l’alluvione in Algeria, il terremoto in Iran ed infine, ma non ultima, la missione “Ridare la luce”. Nel corso di questa missione, attraverso più spedizioni in diversi periodi, i C 130J della 46ª hanno trasportato un’equipe di oculisti dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma e dell’Istituto di Medicina Legale Aeronautica che, in Mali, in Benin ed a Ghao,ha operato, centinaia di persone affette da cateratta non altrimenti correggibile in quei luoghi mancanti anche dei minimi presidi sanitari. In armonia con questa tradizione di generosità e professionalità la 46ª Brigata Aerea, con i suoi uomini e velivoli, continua ad operare ogni giorno al servizio della comunità nazionale ed internazionale.
L’attività a terra inizia con la visita al CAE (Centro Addestramento Equipaggi), presso il quale si addestrano gli equipaggi al volo sui velivoli C-130J e C-27J.
L’iter addestrativo che è intenso e articolato, segue un programma ben preciso che comprende una prima fase “in aula” supportata da un sistema di apprendimento e verifica informatizzato e una fase “pratica”, svolta al simulatore. Ciò consente al pilota di affrontare scenari operativi via via più complessi in modo tale da raggiungere la completa prontezza operativa indispensabile al Reparto.
Nella struttura infatti sono presenti tre sistemi di simulazione; due “dinamici” per C-27J Spartan integralmente costruito da Alenia Aeronautica, e C-130J Hercules di costruzione statunitense, uno statico di tipo CAPTT (Cockpit Avionic Park Task Trainer) per consentire una prima familiarizzazione con i comandi del velivolo C-130J.
Di particolare interesse è il simulatore del C-27J.
L’addestratore fa parte della categoria “full motion” ed è in grado di garantire prestazioni e sensazioni equiparabili al volo reale grazie al data base geografico ad alta definizione e al sistema di attuatori in grado di muovere il dispositivo su sei gradi di libertà.
Grazie a questo nuovo simulatore è possibile riprodurre, per gli equipaggi, scenari estremamente verosimili, preparando i piloti alle più svariate missioni quali aviolanci, manovre evasive, utilizzo di NVGs, decolli e atterraggi su piste semi-preparate o ghiacciate.
Come può essere facilmente intuito tutto ciò produrrà un notevole risparmio economico mantenendo elevata la qualità dell’addestramento che gli equipaggi di volo riceveranno.
L’elevato standard addestrativo garantito dal personale istruttore del CAE ha fatto si che negli ultimi tre anni, equipaggi di forze armate straniere (Oman, Qatar, Israele) abbiano acquistato ore di volo, da sfruttare in piena autonomia, per il mantenimento della capacità operativa.
Tutto questo rappresenta motivo di orgoglio e soddisfazione per la nostra Aeronautica che ha costituito, grazie all’elevata professionalità dei suoi uomini un punto di riferimento a livello mondiale per l’addestramento avanzato su velivoli da trasporto.
Ci spostiamo a questo punto al Reparto Volo.
Come già ricordato nei cenni storici, la 46ª Brigata Aerea è strutturata su tre gruppi di volo.
Il 2° e il 50° su C-130J e C-130J-30 (versione allungata) e il 98° su C-27J.
Alle dirette dipendenze del Reparto Volo vi è il 446° Reparto S.T.O. (Servizi tecnici Operativi) che comprende Gruppo Rifornimenti e Gruppo Telecomunicazioni-Meteo; il 546° Reparto S.L.O. (Servizi Logistici Operativi) che raggruppa Servizi Sanitari, Gruppo Impianti, Gruppo Autotrasporti, Gruppo servizi vari; il G.E.A. (Gruppo Efficienza Aeromobili).
All’ingresso del Reparto Volo vi è una sorta di “Museo della Memoria” voluto fortemente dal Comandante del reparto a beneficio di tutto il personale.
Infatti troviamo un planisfero sul quale sono evidenziate tutte le zone operative della Brigata e una serie di quadri rappresentanti la storia del reparto dal 1940 ai giorni nostri.
Giungiamo così alla seconda parte della visita riguardante l’attività in volo suddivisa a sua volta in due parti.
La prima, a bordo di un velivolo C-130J del 50°Gruppo per una missione addestrativa prepianificata; la seconda, sempre a bordo di analogo aereo per le prove di volo di una formazione mista (due C-130J e un C-27J) che ha partecipato alla manifestazione aeronautica CentoVolteForte Air Show che si è svolto a Forte dei Marmi.
La missione addestrativa, della durata di circa due ore e mezza, prevedeva una serie di esercitazioni da svolgersi sul sedime aeroportuale di Grosseto.
Touch&Go in sequenza e simulazione di avaria a uno dei motori, lo specifico della missione.
Per quanto riguarda le prove della manifestazione di Forte dei Marmi, la formazione ha eseguito un circuito ellittico abbastanza ampio che ha toccato Viareggio, Forte dei Marmi e Marina di Carrara per poi completare nuovamente sulla porzione di mare antistante il Pontile fortemarmino.
Dopo un’ora e mezza di volo la formazione rientra a Pisa.
Si conclude così la panoramica sulla 46ª Brigata Aerea.
Un reparto operativo 24 ore su 24 che ha fatto della professionalità la propria arma vincente.
Uomini e mezzi altamente qualificati pronti a svolgere il proprio compito in qualsiasi scenario operativo; motivo di orgoglio per la nostra Aeronautica Militare.
Infine desidero ringraziare:
Gli equipaggi con i quali ho volato per la collaborazione e disponibilità.
Il Magg. P.Sammaciccio responsabile Pubblica informazione della 46ª Brigata Aerea per il costante supporto in ogni fase di realizzazione del resoconto.
Il Col A.Cazzaniga Capo Pubblica Informazione Aeronautica Militare per aver autorizzato imbarco e riprese fotografiche in volo.
A tutto il personale della 46ª Brigata Aerea per l’accoglienza.
Per il resoconto fotografico completo: QUI
Foto, testo e immagini: Stefano