Il Nucleo Cinofili del N.O.C.S. della Polizia di Stato

binomi K9 NOCS

Tabella dei Contenuti

Introduzione

Il Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza il cui motto è “Sicut Nox Silentes” (Silenziosi come la notte) è il Reparto Speciale della Polizia di Stato deputato all’esecuzione di interventi ad alto rischio.

In questo senso, la presenza di un assetto cinofilo (K9) accresce le capacità di intervento del team d’assalto, in tutti i contesti operativi nei quali è impiegato.

Nel prosieguo, conosceremo più da vicino il reparto e i binomi K9 che ne fanno parte.

Cenni storici

Negli anni ’70 si diffondono prepotentemente, in Italia e in Europa, attentati terroristici con finalità eversive, attuati da gruppi estremistici, volti a destabilizzare strutture governative e istituzionali.

Gli attentati di Monaco nel 1972 e Roma, nel 1974 determinarono la necessità di rivedere l’organizzazione e la preparazione professionale delle strutture antiterrorismo delle varie Polizie europee.

La Polizia italiana, in seguito ad alcuni attentati avvenuti nel paese decise di costituire una squadra appositamente addestrata per il contrasto operativo ai terroristi.

Sotto la guida dell’allora questore di Roma Emilio Santillo venne così creato, proprio nel 1974, l’Ispettorato Generale per l’Azione contro il Terrorismo, sostituito l’anno seguente dal Servizio di Sicurezza (S.D.S.) nel 1975.

Le competenze di questo nuovo ufficio, però, rendevano necessario che oltre al supporto di intelligence si dovesse disporre anche di una squadra operativa. Per questa ragione venne decisa la nascita del “Nucleo Anticommando”, il primo embrione di reparto di intervento della Polizia.

Negli anni che vanno dal 1975 al 1977, l’Anticommando, il primo nucleo di personale ad altissima specializzazione, diede un fondamentale apporto alla lotta al terrorismo, rendendosi da subito protagonista di rilevanti azioni, prevalentemente contro i Nuclei Armati Proletari e gli estremisti di destra appartenenti ad “Ordine Nuovo”.

Nel 1978, la ripresa del fenomeno terroristico nazionale rese necessaria una revisione organizzativa completa delle strutture di Sicurezza Nazionale. Sulla base quindi, della direttiva per la costituzione di particolari unità operative per l’antiterrorismo e le operazioni speciali, emanata dall’allora Ministro dell’Interno On.Le Francesco Cossiga, nacque il Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (N.O.C.S.).

II NOCS assurse alla ribalta della cronaca mondiale il 28 gennaio 1982.  Infatti, grazie ad una brillante operazione e fulminea operazione, gli uomini del Nucleo liberarono il generale James Lee Dozier, sequestrato dalle Brigate Rosse e detenuto a Padova. L’operazione, condotta dal giovane capitano Edoardo Perna, allora vicecomandante del NOCS, durò solo cinquanta secondi e senza sparare un colpo condusse alla liberazione dell’alto ufficiale statunitense già condannato a morte dai brigatisti.

Negli anni successivi altre operazioni furono effettuate con liberazioni di ostaggi in mano a criminali comuni; tra queste si ricordano le operazioni per la liberazione di Dante Belardinelli nel 1989 dove gli uomini del NOCS scovarono ed ingaggiarono un cruento scontro a fuoco con i rapitori, nel corso del quale rimase gravemente ferito l’Ispettore Armando Silvestro; la liberazione di Augusto De Megni nel 1991 e di Giuseppe Soffiantini per liberare il quale, il 17 ottobre 1997 gli operatori del NOCS ingaggiarono un conflitto a fuoco con i sequestratori nel corso del quale rimase ucciso l’ispettore Samuele Donatoni.

Nel 1999 si avvia nel reparto un processo evolutivo teso a sviluppare maggiore specializzazione e professionalità in settori specifici. Nell’ambito della Sezione di intervento speciale vengono così formalizzate, implementate e dotate di maggiori unità e mezzi, squadre di incursori subacquei, di artificieri, di apertura varchi, cinofile e di tiratori scelti.

Nel corso degli anni il N.O.C.S. ha compiuto oltre 4800 missioni tra operazioni speciali e servizi di protezione, conclusisi con l’arresto di oltre 200 pericolosi criminali e la liberazione di numerosi ostaggi, conseguendo 1 medaglia d’oro, 25 medaglie d’argento, 4 medaglie di bronzo al Valor Civile, 48 promozioni per merito straordinario ed oltre 600 encomi, oltre a molteplici riconoscimenti e attestati di stima provenienti dalle Autorità di altri Paesi.

Nella loro storia il NOCS ha arrestato 237 ricercati e liberato 325 ostaggi. Per essere ammesso nell’unità, il richiedente deve avere almeno 4 anni di servizio nelle forze di polizia, avere meno di 28 anni e uno stato di servizio impeccabile. I candidati vengono valutati per la loro capacità di raggiungere un equilibrio ottimale tra le capacità tecniche di combattimento e l’attitudine a prendere decisioni critiche in una frazione di secondo.

Dipendenza gerarchica, organizzazione interna e missione del N.O.C.S.

Il N.O.C.S. è gerarchicamente dipendente dalla Direzione Centrale di Polizia di Prevenzione di cui costituisce una Divisione. L’attivazione operativa del Nucleo però è sempre disposta dal Capo della Polizia che è anche il Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.

Sotto il punto di vista dell’organizzazione interna, invece, il N.O.C.S., come tutti i Reparti Speciali, è diviso internamente nella componente brevettata “Operatore NOCS” divisa in varie Sezioni, tra cui una dedicata all’attività addestrativa per il mantenimento degli standard operativi, e una componente di Supporto operativo per i compiti logistici e di gestione amministrativa.

Il N.O.C.S. nasce nell’alveo dell’antiterrorismo e ne ha conservato “l’imprinting”, ma è servente a tutta la Polizia di Stato laddove, la minaccia, la pericolosità dei target o le condizioni di intervento siano tali da ritenersi necessario l’intervento delle forze speciali. Per questo motivo, le operazioni del NOCS possono, quindi essere di diverso tipo: liberazione e recupero ostaggi, protezione VIP, cattura di latitanti e criminali pericolosi, operazioni speciali di polizia e sicurezza pubblica.

Tra i compiti rientrano infine operazioni di traduzione di detenuti o soggetti esposti ad alto rischio sul territorio nazionale o all’estero e l’addestramento e la qualificazione di personale operativo di uffici di Polizia specializzati, nazionali ed esteri.

Iter per diventare operatore NOCS

Proprio in funzione dei delicati compiti che il Nucleo deve svolgere, il percorso per diventare operatore NOCS è lungo e complesso. Innanzitutto, il potenziale candidato deve essere già appartenente ai ruoli della Polizia di Stato, in quanto il bando di selezione per operatore NOCS è interno all’Amministrazione, la quale stabilirà i requisiti di partecipazione (anni di servizio, età anagrafica massima, stato di servizio, etc.).

I candidati ammessi devono poi sostenere selezioni mediche, psico-attitudinali e, successivamente, prove atletiche molto impegnative: 5 km di corsa in 20 minuti, 100 metri in massimo 14 secondi, salto in alto 1.48 m, salto in lungo 4.50 m, prova di nuoto e apnea, salita alla corda e alla pertica senza l’aiuto delle gambe.

I candidati risultati idonei vengono avviati al “corso basico” per diventare operatori NOCS. Il corso, della durata di sei mesi, è estremamente selettivo. Al termine del corso basico, i candidati idonei entrano a far parte del Reparto dove continueranno la loro formazione, sia internamente, sia frequentando dei corsi di completamento. Gli aspiranti operatori NOCS che invece non superano il corso basico rientrano al Reparto di appartenenza.

Punto cruciale della selezione è il “corso basico”, il quale si è evoluto negli anni come del resto, tutto il Reparto. Gli istruttori del NOCS, ai quali è unanimemente riconosciuto un altissimo livello professionale, oltre a svolgere il loro delicato compito, hanno adattato il corso di formazione/selezione, alle nuove sfide, possiamo dire anche, alle nuove generazioni di NOCS”. Il corso è diventato più strutturato e studiato anche sotto il punto di vista didattico. Del resto, anche gli attuali candidati giungono più preparati anche dal  punto di vista atletico.

Non meno importante è l’aspetto psicologico che deve essere ben indagato e curato affinché il futuro operatore possa svolgere il tipo di lavoro richiesto, ed ecco perché la durata dell’iter è la più lunga in assoluto, per un corso della Polizia di Stato.

La conclusione del corso basico è, in realtà, un inizio. Infatti, al termine del percorso formativo, i neo-operatori assumono le qualifiche di paracadutisti (attraverso il brevetto di paracadutista militare di 1° livello), abilitazione in “maneggio esplosivi” e operatori abilitati all’intervento in zona contaminata C.B.R.N. presso le competenti strutture militari dell’Esercito; di esperti di guida sicura, di esperti manovratori di corde presso la Scuola Alpina della Polizia di Stato di Moena e acquisiscono inoltre particolari conoscenze nelle tecniche di difesa personale, di protezione, di irruzione, di tiro selettivo praticato con diversi tipi di armi.

L’operatore, ormai formato, potrà frequentare per specializzarsi in alcuni settori peculiari quali il “breaching” con uso di esplosivi e mezzi meccanici, il settore K9 (cinofili) o, ancora, il settore “maritime” conseguendo l’abilitazione all’utilizzo dell’ autorespiratore ad ossigeno (A.R.O.)

oppure diventare “Sniper” seguendo vari corsi di formazione. Quella dell’operatore NOCS è, insomma, una formazione in continua evoluzione.

Oggi la nuova sede di Spinaceto, con le sue moderne e sofisticate strutture addestrative, rappresenta un centro di eccellenza che pone il Reparto all’avanguardia in Europa, consentendo al N.O.C.S. di sviluppare importanti programmi di collaborazione con i reparti speciali di Polizia di tutto il mondo.

Sezione cinofili del NOCS

La sezione cinofili del NOCS è stata istituita nel 1995 e successivamente, costantemente implementata mediante l’inserimento di nuovi addetti, lo studio di nuove tecniche d’intervento e lo scambio addestrativo con omologhi italiani ed esteri.

Il primo impiego di un assetto cinofilo all’interno di un team del N.O.C.S. risale al1997.  Il Nucleo intervenne nel caso di un malvivente che aveva sequestrato, sotto la minaccia delle armi, numerose persone all’interno di una banca di Milano con finalità di estorsione. Dopo un’intensa attività negoziale e il rilascio graduale di alcuni ostaggi, il sequestratore venne neutralizzato dall’unità cinofila del N.O.C.S.

Selezione e iter addestrativo

I cani del NOCS vengono selezionati dal personale specialistico e dall’istruttore cinofilo in forza alla sezione cinofila del Reparto. I selezionatori individuano i potenziali candidati sulla base di segnalazioni pervenute da esperti civili del settore, i quali ben conoscono le peculiari esigenze operative del Reparto.

I cani così individuati, vengono in seguito sottoposti a ulteriori prove finalizzate a verificare il possesso dei requisiti necessari per il delicato settore operativo d’impiego e successivamente al superamento di esse, iniziano il loro percorso all’interno del reparto.

I cani selezionati sono di razza pastore tedesco, pastore belga malinois e in un unico caso, un incrocio tra le suddette razze; i candidati idonei, di età non inferiore a dieci mesi, al fine di svolgere correttamente il loro futuro compito, devono necessariamente possedere velocità, forza fisica, tempra, temperamento equilibrato e assenza di caratteristiche anche comportamentali, che possano risultare pregiudicanti per il loro impiego operativo.

Il cane selezionato viene immediatamente abbinato al futuro conduttore cinofilo, ovvero un operatore NOCS il quale al termine del percorso formativo di base comune a ognuno, abbia manifestato interesse per il settore cinofilo e dimostrato le attitudini necessarie per lo svolgimento di questa peculiare attività in binomio.

In seguito alla formazione del binomio cane-operatore NOCS, quest’ultimo viene avviato alla frequenza di un corso di formazione ( in collaborazione con il Centro di Coordinamento Servizi a Cavallo e Cinofili della Polizia di Stato di Ladispoli) della durata di quattro mesi, finalizzato al conseguimento della qualifica di “conduttore cinofilo delle Forze Speciali della Polizia di Stato”, interamente svolto al fianco del proprio cane.

Il percorso di crescita professionale del binomio prosegue poi internamente al reparto per ulteriori 12 mesi circa, fino al conseguimento di tutti gli obiettivi addestrativi previsti, garantendo la possibilità di operare in ogni tipologia di contesto mantenendo gli elevati standard operativi richiesti.

Il binomio cane-operatore NOCS, raggiunti gli obiettivi addestrativi previsti sopra citati, diventerà operativo e potrà essere impiegato, per le sue peculiarità e qualora il Comando ne ravvisi la necessità in fase di organizzazione e pianificazione del servizio, in ogni settore operativo proprio del Reparto. L’operatore cinofilo NOCS manterrà comunque la sua qualifica di assaltatore generico, addestrandosi costantemente al fine di garantire il mantenimento di elevati standard operativi, allorquando dovesse essere chiamato a operare in tale veste e affiancando a ciò l’addestramento di specialità.

Il binomio cane-operatore NOCS può essere impiegato con profitto in ogni contesto d’intervento del Reparto, sia in ambito urbano, sia in ambito extraurbano, tanto con finalità di ricerca, quanto con finalità di assalto.

L’assetto cinofilo è tendenzialmente sempre presente in una squadra d’intervento e comunque ogni qualvolta il Comando ne ravvisi la necessità, in relazione al conseguimento degli obiettivi operativi prefissati.

Come detto, esso può operare con pari utilità in contesti urbani ed extraurbani, con finalità di ricerca e di assalto. Il cane risulta infatti essere un ulteriore strumento a disposizione della squadra d’assalto, da impiegare in base a consolidate procedure operative standard finalizzate alla neutralizzazione della minaccia e al contempo alla salvaguardia dell’incolumità fisica degli operatori e delle ulteriori persone eventualmente presenti nello scenario operativo.

Inoltre, nell’ambito delle operazioni ad alto rischio, è possibile l’utilizzo in contemporanea di più cani, i quali dividendosi il teatro operativo nella ricerca, riescono ad individuare l’obiettivo e neutralizzarlo insieme.

Infine, come nel caso degli operatori, anche per i binomi K9 del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza, grande importanza hanno le opportunità addestrative con omologhi reparti italiani ed esteri. In questo caso l’adesione del Reparto all’Organizzazione ATLAS (associazione di corpi di polizia europei, formata da corpi speciali di 28 paesi con compiti specifici antiterrorismo), ha come obiettivo il consolidamento della collaborazione e delle procedure, tra i vari corpi di Polizia.

Vision sul binomio K9 e sul Reparto

Tramite l’impegno costante e l’addestramento quotidiano, si auspica una costante crescita della professionalità degli operatori della sezione cinofili del NOCS, al pari di ogni altro settore dell’Ufficio, al fine di rispondere sempre con maggiore efficacia alle esigenze di sicurezza della collettività, in particolare nei delicati settori di impiego del Reparto.

L’aspetto umano riveste indubbiamente primaria importanza, passione, intelligenza, dedizione e spirito di sacrificio sono qualità fondamentali al fine di acquisire, attraverso il costante addestramento, la professionalità necessaria per operare in situazioni ad alto rischio. Le qualità individuali del singolo sopra menzionate, devono necessariamente andare di pari passo con la capacità di integrarsi in un gruppo e lavorare proficuamente all’interno di esso per un obiettivo comune, poiché il Reparto opera unicamente in squadre che contemplino tutte le professionalità richieste per la il raggiungimento degli obiettivi operativi prefissati.

N.O.C.S. Polizia di Stato

Conclusioni

Il Reparto continua a investire innanzitutto nella formazione costante degli appartenenti per elevarne costantemente la professionalità, al fine di perseguire con efficacia i delicati compiti istituzionali assegnati garantendo la sicurezza degli operatori. Nello stesso tempo, grazie alle continue innovazioni tecnologiche, vengono costantemente studiati nuovi dispositivi, equipaggiamenti e materiali che possano consentire di affrontare con successo le minacce che si prospettano negli scenari operativi attuali e futuri.

Ringraziamenti

Desidero ringraziare il Ministero dell’Interno e Ufficio IV – Relazioni esterne, cerimoniale e studi storici della Polizia di Stato per aver autorizzato l’attività.

Tutto il personale del Nucleo operativo centrale di sicurezza (NOCS), il Comandante, per la disponibilità e il costante supporto durante la realizzazione dell’articolo.

Testo e immagini: Stefano – Airholic.it