IL GRUPPO AERONAVALE DI TARANTO, FORZA DI POLIZIA IN ACQUE INTERNAZIONALI

Premessa

Il decreto legislativo n.177/2016, entrato in vigore il 13 settembre 2016, sopprimeva le Squadre Nautiche della Polizia di Stato, i siti navali dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato trasferendo i relativi mezzi alla Guardia di Finanza cui successivamente il decreto legislativo n.177/2016 del 15 agosto 2017 del Ministro dell’Interno, concernente la Direttiva sui comparti di specialità, affidava il comparto “sicurezza del mare” implicante compiti, che si aggiungevano alle consolidate attività di polizia economico finanziaria proprie del Corpo, di ordine e sicurezza pubblica in mare .

Il Comparto aeronavale della Guardia di Finanza, strutturato su una componente di proiezione ed una componente regionale, assumeva così in via esclusiva compiti di prevenzione e contrasto in acque extra territoriali a traffici illeciti quali contrabbando, sostanze stupefacenti e psicotrope, armi, rifiuti tossici ed immigrazione clandestina nonché ricerca di naufraghi e dispersi in mare su attivazione della Capitaneria di Porto.

La componente di proiezione, dotata di mezzi più performanti, risponde alle esigenze di controllo del Mediterraneo e si articola su tre Gruppi Aeronavali, dislocati a Taranto, Cagliari e Messina, ed un Gruppo di Esplorazione Aeromarittima con base a Pratica di Mare.

Il GAN di Taranto

Attualmente retto dal T.Col. Emilio Vitrone, il Gruppo Aeronavale di Taranto (che, istituito il 2 settembre 1992 in ossequio alla Circolare n. 110768/317 del 6 aprile 1992 emanata dal Comando Generale – Ufficio Ordinamento, quest’anno festeggerà il suo trentennale) è allocato presso la sede del Comando Provinciale di Taranto, la Caserma “Brig. terra Lorenzo Greco”, ed è alle dirette dipendenze del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare.

Dalla sua istituzione, fino al 31 dicembre 1999, il GAN fu alle dipendenze dell’allora 17a Legione di Taranto, dal 1 gennaio 2000, con circolare n. 418000/310 del 23 dicembre 1999, transitò alle dipendenze del Comando Reparti Speciali quindi, con circolare n. 323613/3102 dell’11 ottobre 2005, a quelle del Comando Aeronavale Centrale.

Il GAN e’ articolato su:

  • Ufficio Comando,

da cui dipendono la Sezione Personale e AAGG e la Sezione Operazioni;

  • Sala Controllo Operativo,

con funzioni di coordinamento e monitoraggio delle attività operative aeronavali condotte dal Reparto nonché di raccordo sia con le unità aeronavali della componente regionale che con assetti aeronavali esteri.

Quale branca dell’International Coordination Centre (ICC) stanziato presso il Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare, la Sala Controllo Operativo ha anche funzione di Local Coordination Centre (LCC) per le Joint Operations dell’Agenzia FRONTEX preposto alla fusione di informazioni provenienti da varie piattaforme di sorveglianza ed intelligence nonché alla gestione giornaliera delle attività di contrasto ai flussi migratori clandestini svolte dagli assetti aeronavali italiani e comunitari di volta in volta rischierati su basi pugliesi e calabresi.

Struttura ordinativa

L’assetto organizzativo del Gruppo Aeronavale di Taranto è stato riconfigurato dal Comando Generale con la circolare n. 24587/16/310 del 27 gennaio 2016 che ha soppresso le Sezioni Amministrazioni degli Uffici Comando dei Gruppi Aeronavali di Cagliari, Taranto e Messina e ricondotto le Sezioni Aeree di Manovra di Grottaglie e Catania, sotto il profilo della gestione amministrativa, nell’ambito dell’area di competenza del Centro Aviazione.

L’organigramma è il seguente:

organigramma Gruppo Aeronavale di Taranto
organigramma Gruppo Aeronavale di Taranto

Circoscrizione di riferimento

La Circolare n. 1340/INCC non prevede una specifica circoscrizione per i Reparti di proiezione, in via ordinaria, l’area di normale riferimento del Gruppo Aeronavale di Taranto si estende sui Mari Adriatico e Ionio.

L’attività operativa viene pertanto normalmente coordinata – anche attraverso riunioni quadrimestrali di coordinamento info-operativo – con i Reparti Operativi Aeronavali di Vibo Valentia, Bari, Termoli, Pescara, Ancona, Rimini, Venezia e Trieste, e con i Comandi territoriali di Adriatico e Ionio, nonché con Comandi ed Enti di diverse Amministrazioni eventualmente interessati da convergenze info-investigative afferenti l’area di riferimento.

Operatività

Sotto egida FRONTEX, il GAN partecipa attivamente ad operazioni aeronavali internazionali, anche con rischieramenti presso porti ed aeroporti esteri, come nel caso di “THEMIS”, “TRITON”, “POSEIDON”, “INDALO”, “AENEAS”, “HERA” e della missione “CAM-SEA” in Albania.

Tra gli anni ‘90 e 2000, il GAN è stato tra l’altro impegnato in prevenzione e contrasto ai flussi migratori provenienti da Albania e coste nord-africane (anche con rischieramenti presso a Lampedusa e Pantelleria) nonché dall’area medio-orientale ed ellenica; al largo delle coste pugliesi ha preso parte, altresì, all’operazione “PRIMAVERA” per il contrasto al contrabbando di sigarette.

Nell’ambito dell’operazione internazionale “HERA 2007”, al largo delle coste del Senegal, il Pattugliatore P03 “Denaro” è stata la prima unità navale del Corpo ad essere impiegata al di fuori del Mediterraneo.

Il GAN, in collaborazione con i Reparti Operativi Aeronavali di Bari, Termoli, Pescara e Vibo Valentia, con Reparti Investigativi del Corpo ed altre Forze di Polizia nonché, sovente, con il supporto del Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare, è tuttora impegnato a combattere diversi tipi di reati perpetrati via mare, conduce inoltre attività operative di polizia economico-finanziaria, polizia del mare e vigilanza aeronavale lungo le frontiere marittime nazionali ed europee, anche nell’ambito dell’operazione FRONTEX “THEMIS”, con l’impiego di personale in qualità di Liaison Officer (Ufficiale di Collegamento) a bordo di assetti aeronavali esteri.

L’area geografica sotto giurisdizione del GAN risulta sempre vivacemente interessata da atti criminosi con particolare riferimento al traffico di sostanze stupefacenti dall’area balcanica ed all’immigrazione clandestina dall’area medio-orientale, tuttavia la posizione baricentrica dei reparti di Taranto e Grottaglie consente di  esercitare con rapidità ed efficacia prevenzione e repressione.

La spiccata vocazione internazionale della componente di proiezione unita alla straordinaria abnegazione degli equipaggi, spesso rischierati “fuori sede” anche per lunghi periodi, ha quindi consentito alle unità del Gruppo Aeronavale di Taranto di portare a termine numerosissime complesse operazioni spesso caratterizzate da soluzioni operativo-giuridiche di rilevante spessore, tali da produrre conseguente giurisprudenza di sicuro riferimento per l’evoluzione della normativa del diritto internazionale in tema di interventi con finalità di polizia in alto mare a contrasto di organizzazioni criminali transnazionali.

Recentemente, il Gruppo Aeronavale di Taranto ha partecipato alle Joint Operations:

  • “INDALO”, attività finalizzata al contrasto dei flussi migratori illegali e al traffico di stupefacenti provenienti dal nord Africa e diretti verso le coste spagnole, nel Mare di Alboran, nello Stretto di Gibilterra e nell’Oceano Atlantico in prossimità del Golfo di Cadice, con l’impiego di proprio personale presso l’International Coordination Centre di Madrid.

Attualmente presso il porto di Almeria è rischierato il Pattugliatore Veloce PV10 “Tenente Petrucci”;

  • “POSEIDON”, attività finalizzata al pattugliamento del confine marittimo esterno comunitario al largo delle coste greche, principalmente per il contrasto dei flussi migratori irregolari diretti verso Grecia e Italia, con l’impiego di proprio personale presso l’International Coordination Centre di Atene.
  • “ALBANIA” e “MONTENEGRO”, attività finalizzata al pattugliamento del confine marittimo esterno delle coste montenegrine ed albanesi, per il contrasto dell’immigrazione irregolare e la criminalità transfrontaliera, con l’impiego di un elicottero della Sezione Aerea di Manovra di Grottaglie e di proprio personale presso il Frontex Operational Coordination Centre (FOCC) di Varsavia.

Reparti dipendenti

Dal GAN dipendono:

1.     Stazione Navale di Manovra di Taranto,

allocata nella sede del Gruppo Aeronavale, ha in organico le seguenti unità:

  • 1 Pattugliatore P03 Denaro, al comando di un Capitano;
  • 1 Pattugliatore Veloce PV10 Tenente Petrucci (classe omonima) al comando di un Capitano;
  • 3 Pattugliatori Veloci classe Di Bartolo, il PV6 Barbarisi al comando di un Capitano, il PV3 Di Bartolo ed il PV8 Brigadiere Greco comandati da un Tenente in sede vacante;

Nell’ambito del programma di ammodernamento della flotta del Corpo, alla Stazione Navale di Manovra di Taranto è stata poi assegnata una nuova unità del tipo Offshore Patrol Vessel (OPV) in costruzione presso i cantieri navali “Vittoria” di Adria, il Pattugliatore Multiruolo “P04 Osum”.

2.     Sezione Aerea di Manovra di Grottaglie,

allocata presso la caserma “Cosimo Bruno” sull’aeroporto di Grottaglie,

che ha in organico tre elicotteri della linea volo PH-139D:

•      Volpe 404,

•      Volpe 411,

•      Volpe 412.

La Stazione Navale di Manovra di Taranto

Ieri

Prima ubicazione della Stazione Navale di Manovra di Taranto, istituita nel settembre 1992, fu presso il molo Sant’Eligio (all’ingresso della città vecchia) dove, oltre agli uffici del Comando, vennero previsti gli ormeggi dei primi due Guardacoste da 27 metri classe Bigliani mentre  il Pattugliatore da oltre 50 metri classe Zara P02 “Vizzari”, imbarcazione costruita alla fine degli anni 80 per fungere da centro di coordinamento in acque internazionali per gruppi di unità di pattugliamento destinate a bloccare lontano dalle coste le cosiddette “navi madre” che all’epoca alimentavano il contrabbando di tabacchi lavorati esteri, fu ormeggiato presso l’Arsenale della Marina Militare

Dal 2004 le unità navali alla sede di Taranto sono ormeggiate all’interno del Porto industriale presso il molo S. Nicolicchio.

Oggi

La Stazione Navale di Manovra di Taranto quale componente navale di proiezione, oggi al comando del T.Col. Pierpaolo Atzori, ha caratteristiche di flessibilità e dinamicità d’impiego, doti che si concretizzano nel rischieramento delle proprie unità in molteplici scenari per esercitare la vigilanza delle principali direttrici dei traffici illeciti.

Le coste pugliesi e calabresi sono teatro operativo primario per il Reparto poiché, più di altre, rappresentano l’approdo privilegiato dalle organizzazioni criminali per contrabbando di TLE, traffico di stupefacenti dai Balcani nonché traffico di migranti provenienti prima dal Nord Africa ed ora dal Medio Oriente teatro di conflitti armati.

Per far fronte a tutto ciò, la “Manovra” di Taranto svolge crociere operative di pattugliamento, nonché attività di raccordo dei flussi info-investigativi in strettissima cooperazione con i Reparti investigativi ed aeronavali costieri competenti.

Araldica

Il Crest della Stazione Navale di Manovra di Taranto, ispirandosi alle monete magno-greche in uso nel periodo di massimo splendore della città, raffigura il giovane dio a cavallo del delfino riprendendone lo stemma civico.

Secondo la leggenda, il dio dovrebbe essere Taras, uno dei figli di Poseidone, approdato con una flotta presso il corso d’acqua che poi da lui avrebbe preso nome: il fiume Tara.

Taras avrebbe edificato quella che poi sarebbe diventata la città di Taranto dedicandola a sua moglie Satureia.

La Sezione Aerea di Manovra Grottaglie

Ieri

L’allora Sezione Aerea di Grottaglie (TA), primo reparto volo del Corpo attivo in Puglia, fu istituita tra l’ottobre e il novembre 1962 presso il locale aeroporto AM ed inserita logisticamente nella MARISTAER (Stazione Aeromobili della Marina Militare) venendo  poi trasferita presso l’idroscalo AM “Luigi Bologna” di Taranto il 21 febbraio 1964.

Il 17 novembre 1970, il reparto tornò a Grottaglie restandovi sino al 28 ottobre 1981 quando venne riattivato presso la caserma costiera “Sarli”.

Rientrato a Grottaglie quale Sezione Aerea, montata su due A-109, il  2 settembre 1992,  il 4 agosto 1993 fu ridesignata Sezione Aerea di Manovra trasferendosi in sede propria presso l’Aeroporto Civile “Marcello Arlotta”,  il 27 novembre 2006.

Nel 1995, per contrastare più efficacemente la minaccia del contrabbando in quegli anni molto attivo in Puglia, ebbe in dotazione gli AB-412HP e, in seguito, anche gli NH-500, utilizzati principalmente per missioni di ricerca e perlustrazione in ambito terrestre.

Avendo contribuito in maniera determinante alla repressione del sopra citato fenomeno ed al fine di adeguarla alle esigenze di un comparto aeronavale in crescita, si ritenne opportuno ampliarla per cui nel 2002 iniziarono lavori ultimati in tre anni, la sede fu inaugurata il 27 novembre 2006.

Nello stesso anno, completata la revisione del comparto aeronavale (nel cui ambito furono delineate le specifiche competenze dei reparti alturieri), la Sezione Aerea di Manovra acquisì un importante ruolo a tutela dei confini nazionali ed internazionali dell’Unione Europea.

Oggi

La Sezione Aerea di Manovra di Grottaglie, oggi al comando del Cap. Sergio Angelucci, è un Reparto Volo di proiezione operante principalmente in acque internazionali (oltre il limite delle 12nm dalla costa) in coordinamento con il Comando Operativo Aeronavale del Corpo sito presso l’aeroporto di Pratica di Mare.

Nell’ambito delle procedure di rinnovo della flotta, gli AB-412, da agosto 2019 dispone di tre AW-139 che, in cooperazione con le unità navali di proiezione, effettuano missioni di pattugliamento in teatri operativi complessi quali canale d’Otranto, mar Ionio e canale di Sicilia interessati, negli ultimi anni, dall’immigrazione clandestina.

Araldica

Il crest della Sezione Aerea di Manovra di Grottaglie si fregia del grifone, animale mitologico con testa ed ali di aquila e corpo leonino, in passato raffigurato a guardia di tesori di inestimabile valore, simboleggia custodia e vigilanza ed in tale veste campeggia sullo stemma araldico del Corpo.

Il sole e la luna sovrastanti il grifone richiamano il motto del Reparto “Vigilo die noctuque”, riferito alle diuturne missioni di volo; il mare è rappresentato in quanto teatro operativo delle attività di esplorazione e ricognizione.

Fonte: GAN Guardia di Finanza

Testo e immagini: Raffaele Fusilli, GAN Taranto, Oscar Bernardi