GUARDIA COSTIERA SARZANA LUNI – 1ª SEZIONE VOLO ELICOTTERI –
Il Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera e le corrispondenti Sezioni Volo, rappresentano strutture estremamente efficienti e nello stesso tempo complesse sia a livello di dipendenza gerarchica (Ministero della Difesa) sia a livello di compiti istituzionali.
A tale proposito sono utili alcune premesse e cenni storici che ci aiuteranno nel corso dell’approfondimento.
Premessa e cenni storici
Il Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera costituisce uno dei corpi specialistici della Marina Militare Italiana e svolge compiti relativi agli usi civili del mare, con funzioni di guardia costiera. Opera generalmente presso una Capitaneria di Porto, la quale esercita comunque, in regime di concorso, funzioni di ordine militare nelle forme previste dalla legge.
Viene storicamente ritenuto erede delle antiche “magistrature del mare degli Stati preunitari italiani”, alle quali era stata affidata l’amministrazione e la cura dei porti, istituito con l’emanazione di un Regio Decreto del 20 luglio 1865.
Una peculiarità del Corpo per quanto espressione della Marina Militare e facente parte a tutti gli effetti dell’organico alla stessa forza armata, svolge compiti e funzioni non strettamente legati all’attività istituzionale quale corpo armato. Tali compiti e funzioni sono, infatti, di natura e fini prevalentemente civili, legati all’uso pubblico del mare nella più ampia accezione del termine, e vengono svolti in dipendenza funzionale da vari ministeri.
Questa rappresenta una caratteristica unica in questo contesto; nello specifico il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è il principale organo istituzionale che si avvale dell’operato della Guardia Costiera, nell’ambito della vigilanza sulle attività portuali, sull’uso civile del mare, sul controllo delle infrastrutture portuali ed in ambito di trasporto marittimo.
Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’Ambiente; in questo caso grazie alla presenza del Reparto Ambientale Marino (R.A.M.) la Guardia Costiera svolge attività di tutela delle aree marine protette, rilevamento e gestione dei dati ambientali, attività di vigilanza, sicurezza e circoscrizione delle emissioni inquinanti in mare.
Per quanto riguarda il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali è il Reparto Pesca Marittima (R.P.M.) del Corpo delle Capitanerie di Porto, quale organo specializzato presso il Ministero, ad esercitare funzioni di supporto e attività di vigilanza e controllo della pesca marittima e relativa filiera.
Infine non trascurabile la dipendenza funzionale dal Ministero dell’Interno Dipartimento della Protezione Civile, per quanto riguarda tutte le attività di supporto e soccorso alla popolazione in caso di calamità naturale.
Non possiamo dimenticare altre competenze e funzioni di fondamentale importanza quali:
- Ricerca e soccorso in mare (SAR);
- Contrasto all’immigrazione clandestina via mare;
- Polizia marittima;
- Sicurezza della navigazione;
- Formazione del personale marittimo;
- Iscrizione del naviglio mercantile, pesca, diporto;
- Collaudi e ispezioni ai depositi costieri;
- Arruolamento del personale militare della Marina;
- Archeologia subacquea;
- Servizi di polizia stradale nelle aree portuali;
- Servizi antiterrorismo e di sicurezza, sia negli ambiti portuali sia a bordo delle navi nazionali ed estere, in adesione alla normativa nazionale e internazionale vigente.
Nell’ambito delle funzioni sopraelencate, la ricerca e soccorso in mare (SAR) rappresenta una delle attività peculiari della Guardia Costiera.
Tale attività è regolamentata dalla Convenzione di Amburgo del 1979 secondo la quale l’organizzazione del sistema di soccorso in mare viene delegata alla Guardia Costiera. In questo caso il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, attraverso la propria centrale operativa, assume le funzioni di “Italian Maritime Rescue Coordination Centre” con l’acronimo IMRCC (Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo). L’IMRCC, in tale veste, assume il coordinamento delle operazioni di soccorso in mare, nell’area marittima di competenza. In particolare l’IMRCC è incaricato di promuovere, mantenendo i pertinenti collegamenti internazionali con gli omologhi Enti di altri stati, il soccorso in favore dei mezzi e cittadini italiani in qualsiasi mare; allo stesso modo è incaricato del soccorso a mezzi e persone straniere nelle acque italiane.
In fase di coordinamento di soccorsi marittimi la Guardia Costiera ha facoltà di richiedere i mezzi necessari anche ad altre Amministrazioni dello Stato o privati.
1a Sezione Volo Elicotteri Sarzana-Luni
La 1ª Sezione Volo Elicotteri Guardia Costiera di Sarzana – Luni fu costituito nel dicembre del 1991 con l’arrivo dei primi equipaggi di volo presso la locale Stazione Elicotteri della Marina Militare.
La Sezione trovò inizialmente ospitalità presso le infrastrutture logistiche di Maristaeli Luni.
Il primo elicottero AB-412 CP, nominativo KOALA 9-01, venne consegnato nel mese di aprile del 1993, data che segnò l’inizio del periodo di addestramento di tutto il personale sulla nuova macchina. La fase addestrativa venne ultimata nel mese di maggio del 1995, momento in cui vennero rilasciate le qualifiche operative a tutto il personale di volo. Nel dicembre del 1995, a seguito della realizzazione delle necessarie infrastrutture del Comando Base Aeromobili, la Sezione si sposta materialmente all’interno del complesso situato ad Est della Stazione Elicotteri della Marina Militare, oggi noto come Saguarcost (Servizio Aereo Guardia Costiera).
Da quella data in poi, la 1ª Sezione Volo Elicotteri, comandata attualmente dal C.F. (CP) Tc/Eli Domenico LISA, dipende gerarchicamente dal Comando Base Aeromobili della Guardia Costiera di Sarzana ubicato nella stessa sede, al cui vertice c’è il C.V. (CP) Pil. Paolo CAFARO.
La nuova base è intitolata al Tenente di Vascello (CP) Pil . Roberto ARINGHIERI, giovane pilota deceduto nell’espletamento del proprio dovere il 30 Ottobre 1995, nel corso di una missione connessa con l’operazione di embargo nei confronti dei Paesi della ex-Jugoslavia disposta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nel frattempo la flotta di AB 412 a disposizione della 1ª Sezione Volo viene incrementata fino a raggiungere il numero di 10 macchine operative con la consegna dell’ultimo KOALA, il 9-10 nel febbraio del 2003.
Nel luglio 2010 viene consegnato il primo elicottero AW139, nominativo KOALA 11-01. La nuova e più performante macchina di Leonardo Elicotteri affiancherà l’AB-412 fino a marzo 2017, data che segna la definitiva uscita di scena del AB412.
Attualmente la flotta è composta da elicotteri AW-139 CP grazie ai quali il Reparto Volo assolve i compiti d’istituto del Corpo delle Capitanerie di Porto garantendo la ricerca ed il soccorso in mare nell’ambito del Piano Nazionale del Soccorso Marittimo con un servizio di allarme “S.A.R.” attivo H24 – 365 giorni all’anno.
Organizzazione
L’organizzazione interna della 1ª Sezione Volo Elicotteri Sarzana-Luni è volta a garantire l’efficienza e la tempestività d’intervento dei mezzi di soccorso ed è composta dal Servizio Tecnico che si occupa della manutenzione delle macchine, dal Servizio Operazioni che coordina e gestisce l’attività di volo, dal Servizio Addestramento che provvede al mantenimento delle qualifiche operative di tutto il personale, ed infine dal Servizio Sicurezza Volo che cura l’aspetto di investigazione e prevenzione degli incidenti e inconvenienti di volo, unendo la massima capacità operativa con il massimo livello di sicurezza. Gli aspetti amministrativi e logistici sono gestiti dal Comando Base Aeromobili.
Il Comando Base Aeromobili svolge un ruolo chiave nell’addestramento degli equipaggi e nelle fasi in cui il Reparto è chiamato a dare il proprio contributo per la salvaguardia in mare di chi è in difficoltà, grazie alla presenza del Nucleo Addestramento Ala Rotante (N.A.A.R.).
Il N.A.A.R. , ora sotto la guida del C.F. (CP) Tc/Eli Giuseppe BUCCHERI, ha come compito primario l’addestramento teorico del personale della Guardia Costiera e la standardizzazione delle procedure addestrative ed operative al fine di adeguare la preparazione teorico/pratica operativa dei Piloti, Ufficiali Tecnici, Operatori di Volo e degli Specialisti Aeronautici .
Il Nucleo Addestramento ha le seguenti funzioni operative:
• corsi di formazione e standardizzazione;
• studi e ricerche su mezzi, tecniche, strumentazione ed apparati da impiegare nell’ambito e per gli scopi propri della Componente Volo del Corpo;
• studio e proposta di normative addestrative ed operative;
• raccolta di pubblicazioni di interesse professionale;
• verifiche teoriche periodiche;
• pratiche certificative di rilascio e mantenimento qualifiche.
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE
1) Piloti
I piloti della Guardia Costiera vengono formati inizialmente nella parte “pre – flight” in Accademia Navale alla quale accedono per concorso pubblico.
La permanenza in Accademia ha una durata di circa 9 mesi dopo i quali il candidato pilota seguirà un iter formativo suddiviso in tre fasi che vengono svolte presso Scuole Volo negli Stati Uniti.
La prima fase porterà il candidato pilota alla Naval Air Station di Pensacola in Florida. I futuri piloti della Guardia Costiera prima di iniziare a volare devono frequentare un corso della durata di sei settimane denominato API (Aviation Pre-Flight Indoctrination).
Questo corso accademico estremamente duro e selettivo consentirà ai futuri piloti di acquisire le necessarie competenze in ambito sopravvivenza in mare e su terra nonché sugli aspetti prettamente aeronautici come aerodinamica, fisiologia del volo, meteorologia.
Superato l’API l’allievo pilota viene trasferito a Milton (Florida) presso la NAS Whiting Field dove svolgerà attività di volo vera e propria all’interno della fase definita “Primary”. Il candidato svolgerà l’addestramento a bordo di velivoli monomotore T-6. Il corso è strutturato su diversi moduli che comprendono volo basico, volo acrobatico, volo strumentale, navigazione ed al termine del corso l’allievo pilota volerà da solista.
I piloti risultati idonei passano alla Fase 2 che si svolge presso la NAS Corpus Christi (Texas). L’allievo affronterà la fase “Advanced” su velivoli bimotore T-44A. L’iter addestrativo sarà focalizzato su un approfondimento di tutte le tipologie di volo della fase “Primary” con la possibilità di cimentarsi nel “Cross Country”; ovvero l’allievo avrà la possibilità di volare da uno stato all’altro (normalmente si sfruttano queste occasioni per esigenze di trasferimento di velivoli) previa pianificazione del piano di volo con il proprio istruttore. Durante un “Cross Country” vengono effettuati più voli durante la stessa giornata in un lasso temporale che normalmente si distribuisce su 3/4 giorni.
Conclusa la Fase 2 il pilota rientra in Italia dove otterrà l’assegnazione all’ala fissa o rotante (Track Selection) a seconda delle capacità e predisposizioni di ciascun soggetto, oltre alle esigenze di personale della Guardia Costiera.
I piloti destinati all’ala fissa completeranno l’addestramento all’interno della Fase 3 completando la transizione inizialmente su velivoli P-180 e successivamente su ATR-42.
L’iter sull’ala rotante prevede un ulteriore passaggio presso il 72° Stormo dell’Aeronautica Militare dove viene effettuata la transizione come pilota di elicottero.
La fase addestrativa presso il 72° Stormo costituisce di fatto per il pilota la prima vera esperienza di volo militare in Italia.
Al temine del corso il pilota è ormai formato e qualificato ed è pronto per la fase finale dell’addestramento che consiste nella transizione sull’elicottero attualmente in linea operativa, l’AW-139.
2) Operatori di Volo
Anche in questo caso l’accesso alla qualifica di Operatore di Volo avviene attraverso una prima fase di selezione alla quale può partecipare il personale che ha acquisito la qualifica di Nocchiere di Porto (NP).
L’iter per acquisire la qualifica NP viene svolto presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare e, una volta completato il percorso formativo, il Nocchiere di Porto può ricoprire nell’ambito del proprio servizio, dopo avere conseguito la relativa abilitazione, una o più delle seguenti specialità:
- Operatori di volo (NP/OV)
- Tecnici di aeromobili (NP/TAER)
- Condotta piccoli natanti (NP/PN)
- Vessel traffic service (NP/VTS)
- Motoristi (NP/MS)
- Servizio antincendio (NP/MS/SA)
- Specialisti aeronautici (NP/MS/AER)
- Radaristi (NP/RD)
- Elettricisti (NP/E)
- Tecnici di aeromobili (NP/TC/TAER)
Per quanto concerne gli Operatori di volo (OV), i candidati devono seguire un corso di qualificazione a Catania per poi effettuare il successivo corso di transizione sulla macchina alla quale l’operatore sarà destinato. Sia che l’operatore venga assegnato su velivoli ad ala fissa (P-180 o ATR-42) che ad ala rotante (AW-139), fondamentale importanza riveste l’addestramento sui sistemi di bordo della macchina. Questa fase assorbe gran parte dell’addestramento degli operatori di volo e necessita di non meno di 40 ore di volo al termine delle quali il personale ritenuto idoneo otterrà la qualifica di NP/OV.
3) Ufficiali Tecnici e Specialisti aeronautici
L’iter di formazione riguardante gli Ufficiali Tecnici e gli Secialisti aeronautici viene svolto presso la stazione elicotteri della Marina (Maristaeli) di Catania come per gli Operatori di Volo. Il corso ha una durata di 18 mesi al termine dei quali viene conseguito brevetto di Specialista Aeronautico.
La fase successiva riguarda, a seconda della sezione di destinazione (ala fissa o ala rotante), un periodo di “job training” della durata di 9 mesi durante i quali vengono indirizzati alla frequenza di corsi altamente professionalizzanti allo scopo di ottenere un indottrinamento fortemente specialistico relativamente alla macchina sulla quale andrà ad operare.
Gli Ufficiali Tecnici giungono al corso dai Ruoli Normali o Speciali mentre gli specialisti aeronautici possono accedere alla qualifica dalla ferma volontaria o prefissata (VFP1).
Il personale specialista così formato è in grado di intervenire a vari livelli sulla macchina. Dalle ispezioni prevolo fino alle più complesse manutenzioni ordinarie programmate e straordinarie.
Attualmente presso la Prima Sezione Volo di Sarzana sono impiegati 3 Ufficiali Tecnici e 15 Specialisti.
4) Aerosoccorritori
Tale figura professionale in principio veniva esclusivamente selezionata tra il personale appartenente ai Reparti Volo del Corpo, mentre attualmente il reclutamento è aperto a tutto il personale sottufficiale e del ruolo truppa (a partire dal personale VFP4).
L’iter formativo ha una durata di 3 mesi, all’interno dei quali i candidati vengono sottoposti ad una selettiva preparazione fisico/atletica che gli permetterà successivamente di intervenire nei molteplici scenari SAR che l’ambiente marino offre, conseguendo inoltre le abilitazioni sanitarie BLSD e PHTC, nonché una conoscenza approfondita dei dispositivi e delle tecniche di recupero di naufraghi ed infortunati politraumatizzati.
Non di secondaria importanza, i candidati vengono istruiti anche sulla gestione psicologica di chi verrà soccorso in mare.
Tutte queste componenti fanno sì che l’Aerosoccorritore Marittimo rappresenti un vero fiore all’occhiello del Corpo.
Il corso di formazione viene svolto presso il Nucleo Addestramento Ala Rotante di Sarzana e gli Istruttori sono i primi Aerosoccorritori della Guardia Costiera formati nel periodo 1996/1998 presso l’allora C.S.A. (Centro Sopravvivenza Aerosoccorritori) dell’Aeronautica Militare.
La lunga esperienza maturata nei più svariati scenari incontrati nelle operazioni di ricerca e soccorso, base necessaria per individuare il percorso addestrativo più idoneo, ha contribuito in modo decisivo a formare una figura professionalmente completa, in grado di operare tempestivamente, in autonomia e sicurezza.
Il personale qualificato Aerosoccorritore Marittimo, viene attualmente impiegato presso la 1ª Sezione Elicotteri di Sarzana, la 2ª Sezione Elicotteri di Catania , la 3ª Sezione Elicotteri di Pescara di recente istituzione.
Dotazioni AW-139
L’allestimento di bordo dell’elicottero AW-139 della Guardia Costiera comprende tutto quello che è funzionale all’assolvimento dei compiti d’istituto ed in particolar modo per quanto riguarda l’attività S.A.R. su mare, che voglio così sintetizzare.
Per la ricerca è dotato di un sistema FLIR di ultima generazione, che permette di attuare un monitoraggio termico della superficie del mare, essendo in grado di discriminare la differente risposta termica di eventuali corpi in mare e quindi la loro individuazione.
E’ dotato di un sofisticato radar che svolge contemporaneamente sia funzioni di navigazione aerea ognitempo che di ricerca per unità navali e persone.
Fondamentale è la dotazione del verricello, in grado di sollevare un carico di 273 Kg. Tramite questo indispensabile strumento, gli Aerosoccorritori possono essere calati e recuperati con estrema precisione nell’esatto punto di recupero per soccorrere l’eventuale naufrago.
Il faro di ricerca SX 16 che permette di illuminare a giorno l’area di ricerca e che può essere azionato direttamente dal comando collettivo del pilota oppure dalla postazione dell’operatore di volo.
Molto utile risulta essere il quinto display presente al centro del cockpit sul quale possono essere visualizzate immagini radar, stato dei sistemi di bordo, riprese video del sistema FLIR oppure il DI.MAP. (DIgital MAP). Quest’ultimo è un sofisticato navigatore satellitare nel quale sono caricate tutte le mappe in formato digitale. Inoltre è possibile visualizzare il segnale AIS, acronimo di Automatic Identification System. Si tratta di un sistema di tracciamento utilizzato in ambito navale che fornisce informazioni sul tipo di unità navale, rotta, posizione, velocità dell’oggetto investigato. Il sistema AIS può essere interrogato da remoto direttamente dai sistemi di bordo dell’elicottero.
Inoltre gli equipaggi di volo sono qualificati all’uso dei visori notturni NVG (Night Vision Goggles – occhiali da visione notturna, o amplificatori luminosi), strumento ormai indispensabile in caso di attività notturna.
Attività addestrativa
L’attività addestrativa alla quale ho partecipato è stata suddivisa in tre moduli.
Il primo modulo ha riguardato un’attività di pattugliamento della costa ligure.
Il secondo modulo ha visto coinvolti gli aerosoccorritori i quali si sono alternati, prima da un elicottero e poi dall’altro, in operazioni al verricello su nave mercantile per simulare il recupero di personale infortunato.
Il terzo e conclusivo modulo ha visto impegnato ancora l’Aerosoccorritore in una simulazione di recupero naufrago in mare aperto.
Ma procediamo con ordine; l’inizio dell’attività e stata preceduta da un accurato e approfondito briefing al quale hanno partecipato i componenti dei due equipaggi di volo in esercitazione.
Sono stati toccati e approfonditi tutti gli aspetti , ad iniziare dalle possibili emergenze fino ad analizzare la tipologia di missione in ogni dettaglio.
L’accurata pianificazione in fase di briefing è molto importante affinché l’equipaggio possa rispondere efficacemente ad eventuali imprevisti , come ad esempio l’impossibilità di portare a termine un modulo.
Arriva il momento di recarsi agli elicotteri per le necessarie operazioni prevolo.
La formazione sarà composta da due elicotteri AW-139 con denominazione NEMO 02 e NEMO 04.
Dopo il “powercheck” siamo pronti per il decollo.
Io nel frattempo ho preso posizione su NEMO 02. La composizione degli equipaggi è quella standard: due piloti, un operatore di volo ed un Aerosoccorritore.
Decolliamo per primi e ci posizioniamo in testata pista deve attendiamo NEMO 04 che decolla e ci sfila davanti.
Il ricongiungimento avviene dopo pochi minuti per dirigerci inizialmente in formazione verso sud ( Massa-Carrara ) poi verso ovest ( golfo di La Spezia ) .
Può iniziare il primo modulo; il pattugliamento costiero viene portato a termine in una delle zone più suggestive della Liguria, le Cinque Terre. Sorvoliamo rapidamente Monterosso, Vernazza, Manarola fino a Punta Mesco, dove invertiamo la rotta e, sempre in formazione serrata, ci dirigiamo verso una nave mercantile in procinto di entrare nel porto di Genova.
La nave costituirà una palestra ideale per gli aerosoccorritori che in questa fase dovranno addestrarsi nel recupero di personale infortunato.
L’attività al verricello, denominata VERTREP (VERTical REPlenishment), ha coinvolto alternativamente entrambi gli equipaggi con un’iniziale discesa e successivo recupero a bordo dell’elicottero.
A conclusione di questo modulo i due elicotteri si separano momentaneamente per consentire all’ARS presente su NEMO 04 di indossare la muta per il terzo e conclusivo modulo.
Il rendezvous è previsto in una zona al largo della costa davanti a Marina di Carrara. Una volta raggiunta l’area operativa, NEMO 04 si abbassa sul livello del mare a non più di 3 metri dalla superficie.
Tutto è pronto; il portellone laterale viene aperto e l’Ars viene verricellato verso la superficie del mare per simulare il recupero naufrago.
Terminata l’attività facciamo ritorno verso la base di Sarzana per un atterraggio in formazione.
Conclusioni
Dall’attività portata a termine con il personale della 1a Sezione Volo della Guardia Costiera sono emersi alcuni aspetti meritevoli di essere evidenziati.
Innanzitutto la professionalità di tutto il personale che ha partecipato l’esercitazione. A partire dalla fase di pianificazione fino alla fase operativa l’aspetto del Crew Management è risultato preponderante e molto sinergico. Pilota, co-pilota ed operatore di volo interagiscono in modo continuo ed efficace affinché ognuno di loro possa esprimere al massimo le proprie competenze.
Il secondo aspetto riguarda gli aerosoccorritori, vero e proprio fiore all’ occhiello del Corpo. Personale formato in modo specifico, dotato di non comuni capacità sotto ogni punto di vista, sempre pronti ad affrontare, in stretta collaborazione con il resto dell’equipaggio, emergenze in condizioni operative spesso realmente proibitive.
Infine desidero sottolineare il perfetto connubio uomo/macchina raggiungibile solo con un iter formativo altamente professionalizzante e frutto di un continuo e proficuo addestramento.
Ringraziamenti
Desidero ringraziare l’Ufficio Stampa del Comando Generale della Guardia Costiera della Capitaneria di Porto. Gli equipaggi con i quali ho volato per la collaborazione e disponibilità.
Tutto il personale della 1ª Sezione Elicotteri di Sarzana per l’accolglienza e in particolare il S.T.V.(CP) Pil. G. CARELLA Capo Ufficio Relazioni Esterne/A.G.D.O. e il T.V. (CP) Pil. Diego LEONE Capo Servizio Operazioni, per il supporto anche in fase di realizzazione del resoconto.
Per il resoconto fotografico completo: QUI
Testo e immagini: Stefano