Gli Incursori impegnati nella Gold Finger 2023
Gli incursori della Marina Militare impegnati nella Gold Finger 2023, la più importante esercitazione di controterrorismo in ambiente marittimo
Il mondo subacqueo nel suo complesso è un ambiente da difendere e da sorvegliare perché ospita gasdotti, oleodotti, cavi di trasmissione dati e internet, fondamentali per garantire il nostro benessere e la prosperità del Sistema Paese. La Marina Militare è impegnata costantemente, attraverso le sue molteplici articolazioni operative, nel controllo del dominio subacqueo: in tale contesto, si è recentemente conclusa una importante attività addestrativa del Gruppo Operativo Incursori (GOI) di Comsubin, mirata alla difesa da attacchi terroristici di una piattaforma energetica al largo di Ravenna.
La complessa operazione, resa possibile grazie anche alla disponibilità di ENI nel rendere fruibile la propria struttura del distretto centro settentrionale, si è rivelata particolarmente realistica, caratterizzata da avverse condizioni meteomarine e condotta con il contributo di aliquote della Brigata Marina S.Marco e assetti ELI del 1° Gruppo Elicotteri di Maristaeli Luni e del 4° Gruppo Elicotteri di Maristaer Grottaglie, ed ha visto gli Incursori di Marina impegnati nella riacquisizione del fondamentale impianto offshore attraverso attività di controterrorismo marittimo dal mare e sul mare che contraddistinguono inequivocabilmente le particolari ed uniche peculiarità degli Operatori del GOI, permettendo il ripristino delle condizioni di sicurezza della piattaforma energetica di estrazione gas e la liberazione del personale addetto al funzionamento sottoposto a sequestro terroristico.
La Gold Finger 2023 è certamente un’esercitazione ad alta valenza, che ha permesso al personale e ai mezzi coinvolti della Marina Militare di mantenere ed affinare le proprie capacità operative e di intervento in un settore, come già accennato, di estrema attualità ed importanza come quello del dominio subacqueo correlato alla difesa delle infrastrutture energetiche o di trasmissione dati.
Fonte, testo e immagini: Marina Militare – COMSUBIN