Forze Speciali dell’Esercito ottengono la Combat Ready dalla NATO
Si è conclusa nei giorni scorsi l’esercitazione di validazione della Combat Readiness NATO dello Special Operations Land Task Group
Presso l’aeroporto Tommaso Fabbri si è conclusa con successo, nei giorni scorsi, l’esercitazione di validazione della combat readiness NATO dello Special Operations Land Task Group (SOLTG).
L’SOLTG è basato su un framework del 185° Reggimento Par. Acquisizione Ricognizione Obiettivi “Folgore” (RRAO) con rinforzi del 4° reggimento “Monte Cervino” Ranger, della Special Operations Air Task Unit (SOATU) del 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali (REOS), di un team dell’11° Reggimento Trasmissioni ed elementi di staff del Comando per le Operazioni Speciali dell’Esercito (COMFOSE).
Lo scopo dell’esercitazione è stato quello di valutare le capacità di pianificare e condurre le operazioni tipiche delle Forze Speciali (Special Reconnaissance – SR, Direct Action – DA e Military Assistance – MA), secondo gli elevati standard NATO.
Durante le due settimane di attività sono stati impiegati un NATO SOF evaluation team italiano appartenente al Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS) ed un monitor team del NATO Allied Special Operations Forces Command (SOFCOM).
Gli Acquisitori e Ranger hanno condotto operazioni su una vasta area che ha compreso l’alto Lazio e parte delle Marche, in stretta integrazione con gli elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito. Il SOLTG ha svolto la funzione di Comando e Controllo (C2) con il supporto del personale dell’11° Reggimento trasmissioni, confermando di essere una solida realtà specialistica all’interno dei comandi di Forze Speciali.
Fonte, testo e immagini: Stato Maggiore Difesa