Eurofighter Typhoon: il più avanzato caccia multiruolo

L’Eurofighter Typhoon è un velivolo militare multiruolo bimotore di quarta generazione con ruolo primario di caccia intercettore e superiorità aerea, il cui sviluppo negli anni lo ha reso adatto anche come cacciabombardiere, ricognitore e velivolo da supporto aereo ravvicinato.

Eurofighter Typhoon Aeronautica Militare Italiana

L’aereo è stato progettato e realizzato dal Consorzio Eurofighter GmbH (costituito attualmente da Leonardo, BAE Systems e Airbus Defence & Space) allo scopo di soddisfare il requisito operativo delle aeronautiche britannica, tedesca, italiana e spagnola per un caccia multiruolo ad elevatissime prestazioni e le esigenze di approvvigionamento delle Forze Aeree dei quattro Paesi partecipanti, sono gestite dall’agenzia NATO Eurofighter & Tornado Management Agency (NETMA).

Il programma di sviluppo per un caccia europeo iniziò nel lontano 1979 quando Regno Unito e Germania Ovest avviarono il programma ECF (European Collaborative Fighter) al quale aderirono successivamente anche Italia e Francia.

Nel 1985 la Francia uscì definitivamente dal progetto per sviluppare autonomamente il programma Rafale, mentre contestualmente aderì la Spagna.

Nel 1986 volò al Salone Internazionale di Farnborough il BAe EAP, velivolo dimostratore tecnologico sviluppato a British Aerospace, che pose le basi per lo sviluppo dell’attuale modello.

Negli anni ’90 furono prodotti 7 prototipi denominati Development Aircraft (da DA1 a DA7). Il 27 marzo 1994 volò il DA1, sviluppato in Germania e il 4 giugno 1995 l’italiano DA3 fu il primo prototipo a volare con i motori EJ200.

La produzione in serie iniziò nel 2000 quando venne avviato l’assemblaggio del primo di cinque esemplari denominati Instrumented Production Aircrafts (IPA), di cui tre biposto e due monoposto, che erano velivoli di serie dotati di strumentazione per test su armamenti aria-aria e aria-superficie e sul Defensive Air Sub-System; il primo di questi velivoli a entrare in produzione fu il tedesco IPA3 mentre il primo a volare fu l’italiano IPA2, che decollò per la prima volta il 5 aprile 2002 da Torino-Caselle.

L’anno successivo iniziarono le consegne dei primi velivoli appartenenti alla Tranche 1, ovvero: alla Royal Air Force il 30 giugno 2003; il 4 agosto alla Luftwaffe, seguita il 5 settembre dall’ Ejército del Aire e il 19 febbraio 2004 dall’Aeronautica Militare Italiana.

Nel corso degli anni l’aereo è stato oggetto di continui sviluppi, concretizzati nell’attuale Tranche 4, che ne hanno accresciuto le capacità.

La scheda tecnica

APERTURA ALARE10,95 m – 35.93 ft
LUNGHEZZA 15,96 m – 52.36 ft
SUPERFICIE ALARE50 mq
VELOCITA’ MASSIMA Mach 2
QUOTA MASSIMA 16,764 m- >55,000 ft
IMPIANTO PROPULSIVO2 Eurojet EJ200 turbofans con postbruciatore
SPINTA2 x 90 kN – 20,000 lb
EQUIPAGGIO1/2 piloti
ARMAMENTO1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.)

I materiali e le scelte progettuali

L’indiscusso successo di questo caccia è senz’altro dovuto alle scelte progettuali e ingegneristiche quali l’ala bassa a delta, alette canard sul muso, i due propulsori turbofan Eurojet EJ200, i materiali costruttivi, tra i quali fibra di carbonio composita, lega alluminio-litio, lega di titanio, oltre ad un’avionica allo stato dell’arte.

Vediamo più nel dettaglio queste caratteristiche, iniziando dalla cellula del velivolo.

L’utilizzo di materiali compositi (solo il 15% della superficie del velivolo è in metallo) oltre a ridurre il tracciamento radar rendono la sua struttura estremamente resistente. Il loro utilizzo si traduce anche in una significativa riduzione del peso della cellula che risulta essere inferiore del 30% rispetto all’utilizzo di materiali tradizionali, oltre ad un incremento delle prestazioni.

I motori Eurojet EJ200

Altro elemento fondamentale è costituito dai motori Eurojet EJ200 che sono stati fin dall’inizio una parte fondamentale del progetto di questo velivolo

Gli EJ200 sono motori bialbero, il cui peso a vuoto è di 989 kg, un rapporto di bypass 0,4 e rapporto di compressione totale di 26; il compressore a bassa pressione è composto da tre stadi mentre quello ad alta pressione da cinque stadi. Entrambi i motori possiedono la capacità di fornire una spinta pari a 90 kN (con post-bruciatore), garantendo un elevato rapporto spinta-peso e la possibilità di navigazione a velocità supersonica senza l’uso del post-bruciatore per lunghi periodi.

Il sistema di pilotaggio

Il pilota controlla il velivolo attraverso il Flight Control System (FCS) che altro non è che un sistema digitale “full authority” fly-by-wire, quadrupla ridondanza il quale permette un eccellente controllo dell’inviluppo di volo. Le funzioni di controllo Direct Voice Input (DVI) e Hands On Throttle And Stick (HOTAS) implementate sull’Eurofighter Typhoon riducono considerevolmente il carico di lavoro del pilota, consentendogli di focalizzare prioritariamente l’attenzione sulla missione e compiti tattici.

Tutti i dati relativi alla condotta del volo, alla situazione tattica e ai sistemi di bordo sono rappresentati su un Head Up Display (HUD), su tre Multi-Function Head Down Displays (MHDD) presenti nel cockpit e sull’Helmet Mounted Symbology System (HMSS).

L’HMSS, montato sul casco del pilota fornisce riferimenti di volo e dati sulle armi attraverso la visiera. È completamente compatibile con gli ausili per la visione notturna che utilizzano l’intensificazione di luce e le immagini FLIR (Forward Looking Infrared).

L’avionica

Tra i componenti principali dell’avionica troviamo il Radar a scansione CAPTOR in grado di garantire un’elevatissima copertura sia in modalità aria-aria e aria-superficie.

Il sistema Multifunctional Information Distribution System (MIDS) è un collegamento dati avanzato, un sistema multifunzionale di distribuzione delle informazioni digitali, che consente all’aeromobile di scambiare in modo sicuro, dati in tempo reale ad alta velocità con tutti i componenti di uno scenario tattico complesso.

Il Defensive Aids Sub System (DASS) dota l’aereo di autoprotezione dalle minacce aria-aria e terra-aria, inclusi missili a guida radar e infrarossa, Electronic Support Measures ed Electronic Counter Measures (ESM/ECM), lanciatori di chaffs e flares oltre al Laser Warning Receivers (LWR).

Il sensore Pirate è derivato dalle specifiche di un sistema d’arma e rappresenta un complemento al Radar e al DASS (Defensive Aid Sub System). Con i suoi sensori passivi consente di rilevare e tracciare simultaneamente bersagli multipli.

Armamento

Il Typhoon è nato come caccia intercettore ma nel corso del suo sviluppo ha acquisito il ruolo di cacciabombardiere e aereo d’attacco al suolo, di conseguenza gli armamenti inizialmente previsti sono stati integrati da armamenti aria-superficie.

L’aereo è dotato di tredici piloni, cinque in fusoliera e otto alari, e di un cannone Mauser BK-27 da 27 mm; grazie alla sua struttura è compatibile con un’ampia gamma di carichi bellici, aggiornati alla più recente tecnologia missilistica.

Gli armamenti disponibili sono funzione della configurazione Aria-Aria oppure Aria-superficie e sono rispettivamente:

  • AIM-9 Sidewinder: è un missile aria-aria (in inglese: AAM – air to air missile) a corto raggio, supersonico, dotato di sistema di guida autocercante a ricerca infrarossa di sorgenti di calore, dalle quali è attirato, inseguendo il bersaglio.
  • METEOR: è un missile aria-aria a lungo raggio, supersonico sviluppato dalla MBDA, pensato scenari Beyond Visual Range (BVR). Il METEOR possiede una guida radar in grado di portare il missile sull’obiettivo in qualunque condizione meteo e in presenza di contromisure elettroniche.
  • IRIS-T: (acronimo di Infra Red Imaging System Tail-Thrust Vector Controlled) è un tipo di missile aria-aria a corto raggio, supersonico, che utilizza un sistema di guida per ricerca a infrarossi. Questo tipo di missile è destinato a sostituire l’AIM-9L/M Sidewinder. Il missile incorpora una telecamera ad infrarossi con inquadratura variabile con ± 90 gradi di capacità. Il sensore infrarosso della telecamera è in grado di rilevare l’obiettivo (in maniera simile ad una videocamera digitale) e di discriminare tra la sagoma di un aeroplano ed una fonte puntiforme di calore come un flare.
  • AIM-120 AMRAAM: Advanced Medium-Range Air-to-Air Missile, o AMRAAM, soprannominato “Slammer”, è un missile aria-aria (AAM, Air-to-Air Missile) a medio raggio BVR (Beyond Visual Range, oltre l’orizzonte visivo) dotato di guida radar attiva (ARH, Active Radar Homing) e con capacità ognitempo diurna e notturna, sviluppato a partire da direttive comuni USAF/US Navy e prodotto attualmente dalla Raytheon Company. L’AMRAAM è uno degli armamenti missilistici più frequentemente utilizzati da velivoli durante le missioni di caccia, interdizione e superiorità aerea.
  • MBDA ALARM: (Air Launched Anti Radiation Missile) è un missile antiradar britannico. Il sistema d’arma utilizzato in configurazione Aria-Superficie, è stato progettato per essere impiegato nelle missioni volte a distruggere i radar nemici, denominate SEAD Suppression of Enemy Air Defence.
  • AGM-65 Maverick: è un missile tattico Aria-Superficie, progettato per il supporto aereo ravvicinato, interdizione e missioni di soppressione delle difese aeree. È in grado di colpire un gran numero di obiettivi tattici, compresi mezzi corazzati, difese aeree, imbarcazioni, mezzi di trasporto, infrastrutture e depositi di carburante.
  • SCALP (Storm Shadow): acronimo di Système de croisière conventionnel autonome à longue portée, è un missile da crociera aviolanciabile a lungo raggio, sviluppato fin dal 1994 dalla Matra ed attualmente commercializzato dalla MBDA. La versione britannica in dotazione alla RAF e all’Aeronautica Militare Italiana è stata rinominata Storm Shadow. È derivato dal missile antipista APACHE, la differenza principale è la realizzazione di una testata, invece di submunizioni. Proprio come l’APACHE, l’arma può colpire il nemico in profondità, a prescindere dalla difesa aerea (grazie alle sue caratteristiche stealth). Il missile è disponibile in versione aria-superficie (Scalp-EG/Storm Shadow) e mare-superficie (Scalp Naval o Missile de croisière naval (MdCN).
  • Brimstone: è un missile aria-superficie o superficie-superficie a guida radar ognitempo sviluppato negli anni ’90 su richiesta della Royal Air Force per l’utilizzo contro formazioni di veicoli blindati. I missili Brimstone sono in grado di viaggiare a velocità supersonica.
  • JDAM: Joint Direct Attack Munition (JDAM) sono sistemi in grado di trasformare bombe a caduta libera in bombe guidate. Le bombe equipaggiate con il JDAM diventano infatti armi guidate ognitempo grazie a un sistema di guida inerziale accoppiato a un ricevitore Global Positioning System (GPS), in grado di operare nel raggio di 28 km dal punto di partenza. Sono impiegate principalmente in missioni di supporto aereo, interdizione, contraerea offensiva, soppressione antiaerea nemica.

Caccia militari a confronto

L’Eurofighter Typhoon è il velivolo multiruolo di quarta generazione più avanzato mai costruito in Europa e per prestazioni, è stato giudicato secondo solo a F-22 Raptor e al F-35 Lightning II entrambi di costruzione statunitense ed entrambi di quinta generazione.

Tuttavia in Europa e al di fuori dei confini europei, sono stati costruiti altri velivoli militari della stessa generazione.

Il caccia multiruolo bimotore Rafaele

Il primo “competitor” se così vogliamo descriverlo è il Rafale progettato e costruito dalla francese Dassault Aviation. E’ un aereo multiruolo bimotore da combattimento sviluppato sia nella versione Navale che per l’Aeronautica francese. Il primo velivolo è stato consegnato il 18 maggio, 2001 ed è entrato in servizio nel 2002 nella Marina.

Il Rafale pur essendo leggermente più piccolo e equipaggiato con motori meno potenti del nostro caccia, risulta avere un’eccellente manovrabilità che lo pone come uno dei migliori velivoli nel combattimento aereo a corto raggio (Dogfight).

Il caccia multiruolo monomotore Saab JAS 39 Gripen

Il Saab JAS 39 Gripen è un aereo da combattimento multiruolo monomotore, di quarta generazione sviluppato dalla Svezia negli anni ’80. Le peculiarità del caccia svedese risiedono nella versatilità, robustezza, costi contenuti di manutenzione e la capacità, grazie anche alle ridotte dimensioni, di utilizzare porzioni di autostrade come piste di decollo, in caso di necessità.

Il caccia multiruolo russo Sukhoi Su-35

Il Sukhoi Su-35 è un caccia multiruolo bimotore russo della cosiddetta generazione “4 ++ ” . È stato creato con l’obiettivo di aumentare le capacità offensive del Su-27 del quale conserva solo l’aspetto generale. La caratteristica principale del Su-35 è la ” super manovrabilità ” data dai motori a spinta vettoriale Saturno NPO 117S. La spinta vettoriale è una tecnologia utilizzata in aeronautica e consiste nell’orientare il getto del reattore per migliorare notevolmente la manovrabilità (super manovrabilità) di un aereo a reazione indipendentemente dalla sua velocità.

Grazie alla “super manovrabilità” il Su-35 possiede grandi capacità nel combattimento aereo a corto raggio

Quanti Eurofighter ha l’Italia?

L’Aeronautica Militare Italiana ha attualmente in servizio indicativamente 91 di questi caccia.

  • 9º Gruppo in organico al 4º Stormo di Grosseto
  • 20º Gruppo in organico al 4º Stormo di Grosseto
  • 10º Gruppo in organico al 36º Stormo di Gioia del Colle
  • 12º Gruppo in organico al 36º Stormo di Gioia del Colle
  • 18º Gruppo in organico al 37º Stormo di Trapani/Birgi
  • 132º Gruppo in organico al 51º Stormo di Istrana

Non è solamente il velivolo caccia-intercettore più avanzato mai costruito in Europa, ma rappresenta anche un indiscusso successo commerciale. Infatti, oltre ai paesi facenti parte del Consorzio Eurofighter GmbH, altre aeronautiche nel mondo hanno deciso di dotarsi di questo aereo.

A seguire l’elenco dei paesi che hanno in servizio il “Typhoon”:

PAESE ACQUIRENTEVELIVOLI INDICATIVAMENTE ACQUISTATI
Germania134
Regno Unito119
Italia91
Spagna 73
Arabia Saudita72
Austria15
Oman12
Kuwait28
Qatar24

Costo e manutenzione

Il prezzo di questo velivolo è di circa 65 milioni di euro; tuttavia questo dato va letto in maniera più ampia, relativamente alla fornitura complessiva di velivoli oggetto di contratto con l’industria.

Normalmente nel costo dei velivoli sono compresi armamento, pacchetti logistici, formazione ed istruzione del personale navigante, integrazione di sistemi propri dell’acquirente.

Per quanto riguarda l’aspetto della manutenzione, anche in questo caso si deve far riferimento a specifici contratti con l’industria che prevedono tra gli altri aspetti, formazione del personale e assistenza tecnica per alcuni anni.

A titolo di esempio, Leonardo stipulò contratti del valore complessivo pari a oltre 100 milioni di euro con Airbus per fornire, per un quinquennio, un servizio di supporto e manutenzione avionica per le flotte tedesche e spagnole dei loro caccia.

Dove si può vedere

Vederne uno sia a terra che in volo è sicuramente un’esperienza emozionante. Escludendo i dintorni delle basi militari dove è dislocato, per motivi di riservatezza e divieti di utilizzo di apparecchiature fotografiche, le migliori opportunità sono rappresentate dalle manifestazioni aeronautiche fruibili invece per tutti.

Ad esempio, in Italia, il Reparto Sperimentale Volo dell’Aeronautica Militare, partecipa alle più importanti manifestazioni aeronautiche delle Frecce Tricolori, fornendo i propri assetti, tra i quali c’è anche il Typhoon.

Display dell'Eurofighter Typhoon del Reparto Sperimentale Volo dell'Aeronautica Militare

La dimostrazione in volo dei piloti dell’Aeronautica Militare è davvero adrenalinica e vale la pena di essere vista.

Le precedenti missioni dell’Eurofighter su Airholic.it