ESERCITAZIONE LAVAREDO 2019

Ringraziamenti: Desidero ringraziare lo Stato Maggiore Esercito per aver autorizzato l’attività in volo; il Magg. S. Bertinotti Capo Ufficio Stampa COMALP per la costante collaborazione; il Ten. E. Contino 4° Rgt AvEs “Altair” per la disponibilità; gli equipaggi degli elicotteri impegnati nell’esercitazione.

ESERCITAZIONE LAVAREDO 2019

 

Dal 8 al 12 luglio scorso ha avuto luogo l’esercitazione Lavaredo 2019, nella quale le Truppe Alpine dell’Esercito hanno testato le capacità alpinistiche raggiunte durante i corsi primaverili ed estivi in un contesto interforze e multinazionale che ha  evidenziato una volta di più l’importanza del processo di integrazione ed interoperabilità che caratterizza sempre più le Forze Armate italiane, come indicato dal Libro Bianco della Difesa.

Oltre 700 militari hanno preso parte alle esercitazioni svolte durante la settimana di duro addestramento alpinistico estivo, che per la prima volta hanno avuto come palcoscenico la zona di Auronzo di Cadore immersa nello splendido scenario delle Tre Cime di Lavaredo, le quali nel 2009 sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

La zona delle Tre Cime però ci riporta la memoria alla Grande Guerra. Testimonianze ancora intatte di duri combattimenti e gesta eroiche dei nostri militari come camminamenti, trincee, ripari, sono tutt’oggi visibili.

Ma veniamo all’esercitazione vera e propria che si è svolta alla presenza del Generale di Corpo D’Armata Salvatore Farina, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, del Sindaco di Auronzo Dott.ssa Pais Becher e del Generale Claudio Berto, Comandante delle Truppe Alpine che ha introdotto l’esercitazione.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

Come da prassi consolidata, l’atto esercitativo si è articolato in due fasi distinte:

  • La prima parte incentrata su un’attività tecnico-alpinistica
  • La seconda parte su un’attività tecnico-tattica.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

Vediamo innanzitutto la localizzazione geografica. Alle nostre spalle il gruppo delle Tre Come di Lavaredo e a seguire, muovendo lo sguardo in senso orario è possibile ammirare la Croda Passaporto, la Croda Rossa di Sesto, il Monte Popera, la Cima d’Auronzo, i Cadini di Misurina, il Monte Antelao e a completamento del giro, il Monte Sorapìs e il Monte Cristallo.

L’esercitazione dimostrativa tecnico-alpinistica si è svolta sulle Tre Cime nella zona compresa tra la Piramide e Punta Frida.

Infatti, il personale in addestramento ha precedentemente posizionato delle lettere dell’alfabeto per una migliore localizzazione delle tipologie di attività da parte del folto pubblico presente.

La Piramide è contrassegnata con la lettera A, la Cima Grande con la lettera B, la Cima Piccola con la lettera C e Punta Frida con la lettera D.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

L’esercitazione rappresenta il coronamento dei corsi di addestramento alpinistico, dei corsi avanzati, dei corsi formativi delle squadre di soccorso e del corso qualificativo che hanno visto impegnati oltre 200 allievi provenienti dal Centro Addestramento Alpino di Aosta, dalle Brigate Alpine Julia e Taurinense e dal Reparto Supporti tattici Tridentina.

La preparazione e svolgimento delle attività ha consentito agli istruttori delle Truppe Alpine non solo di verificare il livello di preparazione raggiunto dagli allievi dei corsi, ma anche di confrontarsi tra loro e con altri reparti e di sperimentare tecniche ed equipaggiamenti in continua evoluzione.

Nell’ambito di una consolidata collaborazione in campo alpinistico, all’esercitazione hanno preso parte cordate di altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato che possiedono elevata professionalità in questo ambito.

In particolare, era presente la Marina Militare con una cordata del Gruppo Operativo Incursori (GOI) di La Spezia, l’Arma dei Carabinieri con una cordata del 7° reggimento di Laives, la Guardia di Finanza con tre cordate e la Polizia di Stato con una cordata del Centro Addestramento Alpino di Moena. A queste si è aggiunta una squadra del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico di Auronzo.

L’addestramento alpinistico è di fondamentale importanza per le truppe che da sempre operano in montagna ed è propedeutico al perfezionamento della tecnica e delle capacità fisiche indispensabili per operare in un ambiente severo come quello montano.

L’acquisizione di queste capacità è anche importante per i militari chiamati ad operare all’estero nei vari teatri operativi come ad esempio Afghanistan e Kosovo dove facilmente si ritrovano condizioni climatiche e ambientali simili alle nostre montagne dolomitiche.

Oggi più che mai l’addestramento in ambiente montano sia esso invernale che estivo è di grande interesse non solo per componenti di altre Forze Armate italiane, ma anche straniere. In virtù di scambi addestrativi e confronti sulle tecniche e materiali impiegati, in cordata erano presenti militari dell’esercito francese, spagnolo, cileno, rumeno, macedone, sloveno e omanita.

Per la difficoltà delle ascensioni sulle differenti vie, tutto il personale impegnato possiede il brevetto di istruttore di alpinismo.

Gli istruttori appartenenti al 6° Reggimento Alpini, alla Brigata Taurinense, alla Brigata Julia, alla Guardia di Finanza e al Centro di eccellenza Mountain Warfare si sono cimentati in ascensioni di difficolta variabile dal 3° all’8° grado.

Di particolare interesse l’operazione di soccorso che si è svolta sulla Cima Piccola. Qui una squadra di soccorso alpino militare congiuntamente ad una squadra del CNSAS, hanno simulato l’intervento su un alpinista vittima di una caduta durante la scalata di una via il cui infortunio e di entità tale da rendere impossibile il movimento.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

Il personale di soccorso, una vota risalita la parete, messo in sicurezza i materiali e valutata l’entità dell’infortunio, ha proceduto all’imbarellamento dell’infortunato, che con le tecniche apprese durante l’iter formativo, è stato calato a base parete.

Il personale intervenuto è altamente specializzato e in possesso della qualifica di Operatore di Soccorso Militare.

Con il recupero dell’infortunato, si è concluso l’atto tecnico-alpinistico.

A seguire ecco iniziare l’esercitazione tecnico-tattica che ha carattere dimostrativo e si prefigge l’obiettivo di esibire il livello addestrativo raggiunto e le capacità operative esprimibili dai reparti delle Truppe Alpine, con particolare riferimento all’attitudine alla sopravvivenza, al movimento, all’assolvimento del compito in ambiente montano estivo di alta quota e nel caso specifico in un contesto operativo ad alta intensità.

Non dimentichiamo che gli alpini sono i naturali depositari della “cultura della quota”, intesa come capacità di operare nella verticalità, in ogni condizione ambientale, anche le più severe.

Il supposto operativo dell’esercitazione dimostrativa ha riguardato una ipotetica campagna militare finalizzata a riportare la stabilità in una regione non meglio precisata,  per mezzo della Task Force “Hammer” su base 2° Reggimento Alpini della Brigata Alpina Taurinense che ha ricevuto due compiti ben precisi; ovvero individuare e disarticolare il dispositivo nemico infiltrato e organizzato in un’area denominato “Lavaredo” e catturare il comandante militare.

La Task Force per fare ciò si è avvalsa del complesso minore “Impavida” su base 22a Compagnia Alpini, costituita da 2 plotoni Alpieri di cui 1 di rinforzo dal 3° Reggimento Alpini e 1 plotone di supporto alla manovra articolato in:

  • 1 team Tiratori Scelti
  • 1 Tactical Air Control Party  (TACP)
  • 1 Nucleo appoggio equipaggiato con mitragliatrice BROWNING
  • 1 squadra multi-sensore  del 41° Reggimento Sorveglianza e acquisizione obiettivi “Cordenons “
  • 1 distaccamento operativo Ranger del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti
  • 1 squadra pezzo equipaggiata di obice 105/14 del 1° Reggimento Artiglieria da Montagna
  • 1 squadra Chasseurs Alpins provenienti dal 13° Battaglione della 27a Brigade d’Infanterie de Montagne.

Il complesso minore ha il supporto dalla terza dimensione garantito da una Task Force dell’Esercito su base 4° Reggimento AVES ALTAIR composto da:

  • 3 elicotteri AB-205
  • 1 elicottero CH-47F appartenente al 1° Reggimento AVES ANTARES
  • 2 elicotteri da esplorazione e scorta A-129 MANGUSTA del 5° Reggimento AVES RIGEL

Inoltre il supporto con velivoli ad ala fissa è garantito da 2 AMX del 51° Stormo di Istrana e diretti nell’azione di attacco al suolo ( Close Air Suppport) da operatori JTAC.

L’atto tattico inizia con il lancio del mini-UAV RAVEN da parte della squadra multi-sensore SORAO  con lo scopo di individuare le posizioni nemiche e acquisire bersagli e obiettivi. Contestualmente il team Tiratori Scelti, utilizzando tecniche Mountain Warfare raggiungono una posizione situata sulla Cima Piccola di Lavaredo.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

Il team è equipaggiato con fucile di precisione SAKO TRG 42 cal. 338 e fucile Beretta ARX 200 cal. 7,62.

Intanto l’azione procede incalzante; l’elicottero CH-47F si sta avvicinando alla landing zone situata nei pressi della Cappella degli Alpini e trasporta al gancio baricentrico l’obice da montagna M56 da 105/14 del peso di 12 quintali e con gittata massima di 10.600 m. Il pezzo d’artiglieria verrà utilizzato per ridurre la capacità di combattimento del dispositivo nemico.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

Contemporaneamente un plotone Alpieri, in movimento con tecniche Mountain Warfare, ha raggiunto una posizione idonea a cinturare il compound nemico.

Gli Alpieri sono alpini più addestrati e capaci di operare in qualsiasi condizione ambientale o climatica in condizioni di verticalità. Da questa élite verranno ulteriormente selezionati coloro che faranno parte delle squadre di soccorso.

Intanto viene posizionata la mitragliatrice BROWNING la quale garantirà un adeguato supporto di fuoco alla manovra delle unità terrestri.

Ormai il dispositivo è completamente schierato e si accinge all’assalto  al compound nemico.

Entrano in azione gli A-129 MANGUSTA che ingaggiano il nemico con l’arma di bordo  il cannone GATLING M197 fornendo fuoco di copertura in modalità Close Combat Attack (CCA); ovvero un’azione di fuoco a supporto delle forze di terra che sono a diretto contatto con il nemico.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

Si presentano in zona dapprima un AB-205 che infiltra un Team del 2° Plotone Alpieri con la tecnica del rappelling, e successivamente il CH-47F infiltra altre 2 squadre Alpieri attraverso la tecnica di discesa rapida fast rope.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

L’azione ha lo scopo di circondare il compound a premessa del successivo intervento dei Ranger del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti infiltratosi nottetempo con aviolancio TCL.

Il distaccamento FS può a questo punto irrompere nella struttura principale del compound nemico e catturare il comandante militare delle forze ostili che viene successivamente preso in consegna dal Plotone Alpieri e assicurato alla polizia militare.

Assolto il compito, i Ranger vengono recuperati dal “Chinook” mediante la tecnica del “Grappolo”. Tale tecnica prevede l’utilizzo di una fune dotata di anelli all’estremità, alla quale si vincolano gli operatori tramite un moschettone. Il recupero è simultaneo e viene attuato per un’estrazione rapida da una zona a rischio.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

Durante l’operazione un elemento del Plotone Alpieri è stato ferito. Dopo essere stato stabilizzato da militari con qualifica TCCC (Tactical  Combat Casuality Care) viene successivamente esfiltrato per mezzo di un elicottero AB-205 in configurazione forward MEDEVAC.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

Con il saluto degli assetti partecipanti alle Autorità presenti, l’esercitazione si è conclusa.

Prima di lasciare la zona d’esercitazione c’è stata la possibilità di fare il punto dell’attività con il Generale Claudio Berto e con il Comandante del distaccamento del 2° Reggimento Alpini.

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

esercitazione Lavaredo 2019 Truppe Alpine

Il Comandante delle Truppe Alpine nel breve colloquio ha toccato diversi aspetti; innanzitutto ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti dai partecipanti e ha sottolineato con orgoglio le caratteristiche uniche degli Alpini che hanno dimostrato le loro straordinarie e peculiari e capacità, nella parte alpinistica.

In secondo luogo, non sono stati dimenticati i partecipanti appartenenti ad altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato oltre ai militari appartenenti ad eserciti amici ed alleati.

Quindi, il Generale Berto ha voluto sottolineare le capacità uniche dei Plotoni Alpieri impegnati nell’atto tecnico-tattico, definendoli “soldati al cubo” in quanto capaci di cose che nessun’altro è in grado di svolgere. 

Infine, gli Alpini come i custodi della “cultura d’alta quota”; il mondo del verticale tradizionalmente ad appannaggio degli Alpini fin dalla loro nascita e consolidato attraverso le guerre e tutte le esperienze accumulate negli anni, fino ai giorni nostri. La dimensione verticale è una dimensione importante come abbiamo avuto modo di vedere durante l’esercitazione; dimensione della quale fa parte anche l’elicottero, mezzo di fondamentale importanza per gli Alpini e che, per la fuoriuscita da esso, implica l’utilizzo di tecniche particolari come “fast rope” e “rappelling” le quali, come sono state utilizzate in ambiente montano, parimenti possono essere utilizzate in situazione reale, ad esempio in combattimento nei centri abitati.

Ringraziamenti:

Desidero ringraziare il Comando Truppe Alpine per aver autorizzato l’attività; in particolare il T.Col. M. Daves e il Magg. I. Piani per la costante collaborazione;  il Cap.Pil.. E. Contino 4° Rgt AvEs “Altair” per la disponibilità.

 

Testo e immagini: Stefano