ESERCITAZIONE GRIFONE 2017
Venerdì 8 settembre presso il Distaccamento Aeroportuale di Dobbiaco alla presenza del Commissario del Governo Prefetto Dott. Vito Cusumano della Prefettura di Bolzano, del Presidente Nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Dott. Maurizio Dellantonio e del Vice Sindaco di Dobbiaco, Dott. Martin Rienzner, si è svolto l’evento conclusivo dell’esercitazione Grifone 2017.
La Grifone è un’esercitazione internazionale, interforze ed interagenzia pianificata e condotta annualmente (quest’anno dal 4 al 8 settembre) dall’Aeronautica Militare, nell’ambito dell’accordo internazionale SAR.Med.Occ. (Search And Rescue Mediterraneo Occidentale), a cui partecipano Reparti di volo delle Forze Armate italiane, Corpi Armati dello Stato ed altri Enti ed Amministrazioni italiane e straniere.
Le nazioni contraenti ovvero Italia, Spagna e Francia almeno una volta l’anno si incontrano per esercitarsi congiuntamente con l’obiettivo principale di esercitare e consolidare la capacità dell’Aeronautica Militare di pianificare e condurre operazioni di soccorso aereo complesse a seguito di un incidente aeronautico su terra, attraverso lo svolgimento di attività di ricerca e soccorso in ambiente montano e impervio, sia diurne che notturne, incrementando la conoscenza delle procedure comuni, sia in campo nazionale che internazionale, per ottenere un uso ottimale di tutte le forze disponibili nel campo della ricerca e soccorso aereo.
Tra gli obiettivi che l’esercitazione Grifone si pone troviamo anche:
– consolidare la capacità dell’Aeronautica Militare nel gestire operazioni complesse da un’area lontana da una base AM di supporto, impiegando e coordinando risorse aeree e terrestri multinazionali, civili e militari;
– consolidare la partnership con le Nazioni aderenti all’Accordo SAR.Med.Occ.;
– consolidare il processo di integrazione dei Reparti ed assetti dell’Aeronautica Militare che, pur non essendo specializzati nell’attività di ricerca e soccorso aereo, hanno caratteristiche e potenzialità tali da essere impiegati efficacemente in tale ruolo (come ad esempio i velivoli PREDATOR, TH500, SIAI 208).
La decima edizione della “Grifone” si è svolta quest’anno nella Regione autonoma Trentino-Alto Adige nella zona di Dobbiaco (BZ). Hanno partecipato assetti e personale dell’Aeronautica Militare, dell’Esercito Italiano, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Ausiliario Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e del Servizio di Soccorso Alpino del Sudtirol (Bergrettungsdienst im alpenverein sudtirol), della Protezione Civile e 118 della Provincia autonoma di Bolzano. E’ inoltre prevista la presenza di elicotteri dell’Armée de l’Air (Francia) e della Swiss Air Force (Svizzera) nonché la partecipazione di Osservatori stranieri di Austria, Giordania, Libano, Montenegro, Macedonia, Uzbekistan, Tunisia.
Il Comando e Controllo delle operazioni aeree è stato gestito da un team del Rescue Coordination Center del Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico (FE). La pianificazione logistica è stata invece affidata al Comando Logistico dell’Aeronautica Militare che, grazie alle diverse articolazioni dipendenti coinvolte, ha testato la propria capacità di schierare rapidamente personale, mezzi e infrastrutture nel luogo delle operazioni. In questo ambito, il 3° Stormo di Villafranca (VR), con il contributo della 4^ Brigata Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e l’Assistenza al Volo di Borgo Piave (LT), della 3^ Divisione e del Servizio dei Supporti del Comando Logistico dell’AM (RM), ha realizzato sul campo del Distaccamento Aeroportuale di Dobbiaco (BZ), che ha fornito un fondamentale supporto logistico, un Posto Base Avanzato (PBA), ovvero un piccolo aeroporto dotato di tutti i servizi necessari per l’assistenza al volo e la gestione delle operazioni, dalle strutture campali di comando e controllo, ai sistemi mobili di comunicazione passando per la stazione meteo mobile, la torre di controllo mobile, i servizi di rifornimento, gli antincendi e il servizio di marshalling. All’interno dell’installazione è stato attivato un Posto Medico Avanzato (PMA) multi-agenzia in cui ha operato personale sanitario del 3° Stormo di Villafranca e del Corpo Ausiliario delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana con funzioni sia nell’ambito dello scenario esercitativo che come presidio di primo soccorso in caso di reali esigenze.
Imponente la partecipazione sia a livello di amministrazioni sia come unità aeree e terrestri:
Enti ed Organizzazioni partecipanti
Commissariato di Governo-Prefettura di Bolzano; Esercito Italiano; Arma dei Carabinieri; Guardia di Finanza; Polizia di Stato; Corpo Ausiliario delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana; Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; Protezione Civile Provinciale; Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza (SUEM) 118 Provinciale; Corpo Permanente Vigili del Fuoco Provincia Autonoma di Bolzano; Unione Distrettuale Vigili del Fuoco Alta Pusteria; Comune di Dobbiaco; Associazioni Volontariato Protezione Civile.
Unità aeree e terrestri partecipanti
Aeree
1 HH-139 del 15° Stormo di Cervia dell’Aeronautica Militare;
1 TH-500 del 15° Stormo di Cervia dell’Aeronautica Militare;
1 SIAI 208 della Squadriglia Collegamenti di Linate dell’Aeronautica Militare;
1 AB-205 del 4° Reggimento “ALTAIR” di Bolzano dell’Esercito Italiano;
1 AB-212 del 2° Reparto Volo Polizia di Stato di Malpensa;
1 P-68 del 10° Reparto Volo Polizia di Stato di Venezia;
1 HH-412C della Sezione Aerea Guardia di Finanza di Bolzano;
1 AB-412 del 3° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bolzano;
1 AB-412 del Nucleo Elicotteri Vigili del Fuoco di Venezia;
2 AS-555 Fennec dell’Armée de l’Air di Villacoublay e Orange (Francia);
Terrestri
5 Squadre Ricerca del CNSAS Alto Adige e Veneto;
2 Squadre Cinofili (1 conduttore + 1 cane) del CNSAS Alto Adige e Veneto;
1 Squadra Medicalizzata del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Regione Veneto;
3 Squadre Ricerca del Bergrettungsdienst im alpenverein sudtirol (servizio di soccorso alpino del sudtirol);
2 Squadre del Soccorso Alpino dell’Esercito Italiano;
1 Squadra Ricerca del soccorso Alpino della Guardia di Finanza;
1 Squadra Cinofila (1 conduttore + 1 cane) della Guardia di Finanza;
3 Squadre Ricerca dei Vigili del Fuoco;
1 Squadra Cinofila dei Vigili del Fuoco;
1 Squadra Cinofila della Polizia di Stato;
4 Squadre Ricerca del 16° Stormo “Fucilieri dell’Aria” dell’Aeronautica Militare.
SCENARI SIMULATI E DEMO SAR CONCLUSIVA
E’ il Colonnello Alfonso Cipriano, Direttore dell’esercitazione, ad introdurre in maniera esaustiva e dettagliata gli scenari simulati proposti durante l’esercitazione Grifone 2017 e il programma della Demo SAR conclusiva proposta durante il Media Day.
Nel primo scenario è stato simulato un incidente aereo che ha coinvolto un velivolo militare C27J impegnato in attività addestrativa e del quale per cause sconosciute si è persa traccia radar e comunicazioni radio.
Nel secondo invece è stato simulato un incidente aeronautico che ha coinvolto un aliante.
In entrambi i casi è stato allertato il Desk presente a Poggio Renatico operativo 24 ore su 24 il quale ha attivato inizialment il 15° Stormo dell’Aeronautica Militare che ha dislocazione sul territorio nazionale su 5 Basi; Cervia, Gioia del Colle, Trapani, Pratica di Mare e Decimomannu. I mezzi e il personale sono operativi tutti i giorni senza soluzione di continuità e vengono attivati in base alla vicinanza al luogo dell’incidente.
Iniziano così le operazioni di ricerca con il progressivo coinvolgimento degli assetti aerei e del personale di altre amministrazioni. Poiché l’area da coprire è particolarmente vasta, durante la ricerca aeroterrestre il coordinamento e la condotta delle attività sono avvenute mediante l’uso dell’Unità Mobile di Controllo ed Assistenza al Volo (UMOCAV) rischierata al fine di creare un posto avanzato di Comando e Controllo necessario per fornire assistenza agli assetti impegnati.
A supporto delle operazioni di ricerca sono stati impiegati anche i velivoli P68 della Polizia di Stato e SIAI 208 dell’Aeronautica Militare per la loro capacità di coprire aree più vaste.
Le Forze Armate hanno in questo modo proiettato le proprie capacità professionali costituendo un Posto Base Avanzato (PBA) dove sono presenti servizi antincendio, servizio di rifornimento carburanti, parcheggiatori, vigilanza e tutto quello che necessita il supporto agli equipaggi impegnati.
All’interno degli scenari simulati, come novità, è stata inserita un’attività investigativa di un Go Team interforze e interagenzia guidato dall’Ispettorato SicurezzaVolo dell’Aeronautica Militare che ha investigato sulle cause dell’incidente simulato coadiuvato dai “Fucilieri dell’Aria” del 16° Stormo che hanno cinturato e messo in sicurezza la zona e dal Servizio di Valutazione Ambientale che ha effettuato controlli chimico/fisici nell’ambiente interessato dall’incidente.
La Demo SAR conclusiva alla quale ho avuto la possibilità di assistere durante il Media Day di venerdì 8 settembre è rappresentativa del lavoro svolto dal personale durante le esercitazioni e simulazioni dei giorni precedenti.
Per descrivere efficacemente ciò che avviene nella realtà durante le operazioni di ricerca e soccorso, come zona operativa (area di ricerca) è stato scelto il sedime del Distaccamento aeroportuale di Dobbiaco.
L’attività è stata suddivisa in 4 parti in modo tale da poter meglio comprendere le fasi che si susseguono in caso di operazione reale.
Il Centro Coordinamento SAR attivato a causa di un incidente aeronautico con dispersi ha allertato 5 elicotteri per le operazioni di ricerca e soccorso.
In rapida successione decollano, per recarsi nell’area di ricerca 1 AB-205 del 4° Reggimento AvEs “Altair” con a bordo 3 soccorritori del Corpo degli Alpini dell’Esercito, 1 AB-212 del 2°Reparto Volo della Polizia di Stato con a bordo una squadra del CNSAS, 1 AB-412 del Nucleo Elicotteri dei Vigili del Fuoco con a bordo una squadra di ricerca, 1 HH-139 del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare e per ultimo 1 AB-412 della Sezione Aerea Guardia di Finanza con a bordo una squadra di ricerca cinofila.
Una volta giunti in zona gli elicotteri sbarcano le squadre di ricerca terrestre. Le squadre possono essere rilasciate atterrando al suolo dove possibile, oppure nel caso di luoghi impervi, come generalmente è quello montano, vengono rilasciate al suolo tramite l’utilizzo del verricello come ci ha dato dimostrazione l’elicottero della Polizia di Stato con gli operatori del Soccorso Alpino.
Gli elicotteri si allontanano lasciando spazio alle squadre di ricerca terrestre che in breve tempo trovano i due superstiti.
A questo punto viene contattato via radio il Centro Coordinamento SAR per fornire tutte le informazioni utili al recupero e sullo stato di salute dei superstiti.
Successivamente ritornano in zona l’elicottero dei Vigili del Fuoco che procede al recupero di uno dei feriti tramite verricello mentre l’HH-139 dell’Aeronautica Militare recupera il secondo superstite tramite imbarco al suolo. Il ferito viene poi portato al Punto Medico Avanzato più vicino e preso in carico dal personale della Croce Rossa Italiana.
Termina così la dimostrazione.
CONCLUSIONI
Con l’impiego di 460 tra uomini e donne, 12 assetti aerei coinvolti, oltre 50 ore di volo, 95 sortite e 28 interventi delle squadre terrestri, Grifone 2017 ha rappresentato un’occasione di fondamentale importanza nell’ambito delle operazioni di ricerca e soccorso. La possibilità di consolidare la reciproca conoscenza, testare l’efficienza con la quale viene proiettata la capacità di Comando e Controllo e sviluppare procedure comuni in modo tale da esprimere un unico linguaggio tra le diverse amministrazioni chiamate ad operare congiuntamente riveste oggi più che mai importanza strategica.
Inoltre la Grifone costitusce una sorta di “contenitore” all’interno del quale le amministrazioni possono esercitarsi a loro volta in attività peculiari producendo in tal senso una significativa ottimizzazione delle risorse economiche, di utilizzo degli assetti aerei e di personale.
Altro fattore non trascurabile è la tipologia itinerante dell’esercitazione poichè è importante conoscere e interfacciarsi le autorità e agenzie locali.
Infine tutte le tecniche esercitate e gli scenari simulati non sono applicabili solo in caso di incidente aeronautico, ma anche in caso di calamità naturale come ad esempio il terremoto di Amatrice per il quale le Forze Armate hanno proiettato le loro capacità e professionalità in tempi brevissimi.
RINGRAZIAMENTI
Desidero ringraziare l’Ufficio Stampa dell’Aeronautica Militare per l’opportunità e i supporto durante lo svolgimento dell’esercitazione e il Comando Truppe Alpine.
Per il resoconto fotografico completo: QUI
Fonte: Aeronautica Militare
Testo e immagini: Stefano
Immagini: Sergio Morari