ESERCITAZIONE 5 TORRI 2016
Nello splendido scenario dolomitico Ampezzano alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa il Generale Claudio Graziano, del Comandante delle Truppe Alpine il Generale di Corpo d’Armata Federico Bonato e di un folto pubblico si è svolto giovedì 7 luglio scorso, l’atto conclusivo dell’esercitazione multinazionale e interforze 5 Torri organizzato dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito.
Tema dell’esercitazione è stato: la Task Force Alpina nella ricognizione mediante il combattimento.
Ma cos’è l’Esercitazione 5 Torri?
Si tratta di una dimostrazione della tecnica alpinistica applicata all’alpinismo militare incentrata sul movimento e soccorso in ambiente montano nel quale le condizioni ambientali sono particolarmente difficili.
L’esercitazione rappresenta l’atto conclusivo dei corsi alpinistici primaverili ed è un momento di verifica delle capacità acquisite dal personale per muoversi e operare in montagna.
Oltre alla parte alpinistica si dà dimostrazione della capacità nell’ambito di una dimostrazione tecnico tattica. In più grazie alla forte presenza internazionale (500 militari appartenenti a 13 nazioni e un comando internazionale) è anche un’occasione per rinsaldare i vincoli di amicizia con i paesi alleati e amici e confrontarsi sulle diverse tecniche per operare in montagna.
A tale riguardo il complesso dolomitico delle 5 Torri rappresenta una palestra naturale dove esercitare l’attività alpinistica militare.
I Reparti impegnati nell’atto tecnico tattico sono stati: 1 Plotone Fucilieri, una Squadra mortai, un Team di tiratori scelti e un Team c/c Spike dell’8 Reggimento Alpini, un Team Ranger del 4° Reggimento Alpini Paracadutasti, 2 Team Mountain Warfare, una unità cinofila patrol proveniente dal Centro Militare di Veterinaria di Grosseto, un Team istruttori MTCA del Reggimento Lagunari “Serenissima” un Team 17° Reggimento “Sforzesca” un Elicottero da trasporto ICH-47F del 1° Reggimento AvEs “Antares” di Viterbo e 2 elicotteri AB-205 del 4° Reggimento AvEs “Altair” di Bolzano.
L’attività è stata suddivisa in due moduli. Il primo prevede dimostrazione della capacità di scalata di pareti rocciose con difficoltà crescente dal 6° all’8° grado e attività di elisoccorso mediante recupero con barella di un soggetto infortunato.
Proprio quest’ultima attività è stata seguita sin dalle fasi iniziali e in volo nella giornata di mercoledì 6 luglio durante le prove generali dell’esercitazione. Ci spostiamo per l’occasione presso il piccolo aeroporto, attualmente dismesso, di Cortina d’Ampezzo-Fiames dove sono attesi per un momentaneo rischieramento (la base è a Dobbiaco) gli elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito impegnati nell’attività. Oltre a 2 AB-205 del 4° Reggimento “Altair” che prenderanno parte all’elisoccorso vi è anche un ICH-47F del 1° Reggimento “Antares”.
L’imbarco su uno dei due AB-205 è il preludio ad un volo panoramicamente spettacolare immerso nell’ambiente dolomitico che porta da Cortina d’Ampezzo alle 5 Torri.
Voliamo affiancati all’elicottero che condurrà l’esercitazione fino alla Torre Quarta Alta, identificata per mezzo di un fumogeno di colore rosso, come zona operativa.
L’operatore viene calato al suolo insieme alla barella tramite verricello e quindi recuperato.
Al termine delle operazioni veniamo sbarcati anche noi presso una zona antistante il Rifugio Scoiattoli, per seguire la seconda fase dell’esercitazione.
Nel secondo modulo è stata simulata la presenza di una ipotetica minaccia contrastata e risolta con l’impiego congiunto di forze operative terrestri, componente aerea, cinofila e di artiglieria.
Nello specifico un elicottero ICH-47F ha provveduto a trasportare e sbarcare in zona operativa tramite la tecnica di inserzione denominata “fast rope” un distaccamento dell’8°Reggimento Alpini e uno appartenente al Reggimento “Lagunari”
A pochi minuti di distanza un elicottero AB-205 ha trasportato nella stessa zona un mortaio prontamente posizionato dagli operatori del 17° Reggimento “Sforzesca”.
L’unità cinofila intanto era protagonista della neutralizzazione di una parte della minaccia che veniva risolta completamente con l’intervento di un team d’assalto Ranger, inserito tramite elicottero AB-205 e sbarcato con la tecnica del “rappeling“.
L’esercitazione si è conclusa con l’estrazione dei Ranger per mezzo dell’elicottero ICH-47F con la tecnica del “grappolo”. Che prevede il posizionamento dell’elicottero in volo stazionario e l’impiego di un “canapone” simile a quello utilizzato per il “fast rope” ma dotato di anelli alla sua estremità inferiore per consentire l’aggancio e il recupero in sicurezza del Team d’assalto.
In conclusione da un’esercitazione di questo tipo ci si aspetta da un lato la verifica della bontà dell’addestramento svolto nei mesi precedenti dall’altro, la volontà di dare visibilità delle capacità della Forza Armata; di quello che l’Esercito può fare in quanto risorsa per la Nazione.
Ringraziamenti:
Desidero ringraziare lo Stato Maggiore Esercito per aver autorizzato l’attività in volo; il Magg. S. Bertinotti Capo Ufficio Stampa COMALP per la costante collaborazione; il Ten. E. Contino 4° Rgt AvEs “Altair” per la disponibilità; gli equipaggi degli elicotteri impegnati nell’esercitazione.
Il resoconto fotografico completo: QUI
Testo e immagini: Stefano