Si è concluso il 25° Corso di Medicina di Combattimento (25° CMC) organizzato dal Battaglione Scuole “Caorle” della Brigata Marina San Marco a cui hanno preso parte 26 infermieri e 5 medici della Marina Militare.
Questo percorso formativo nasce nel 1998 ed è stato il primo corso in Italia di “Combat Casualty Care”. I frequentatori sono stati addestrati dal punto di vista sia teorico che pratico nell’applicazione dei protocolli del Tactical Combact Casualty Care (TCCC), ovvero quella parte della Medicina di Combattimento che riguarda le cure pre-ospedaliere fornite ad un ferito in una situazione tattica di combattimento.
Il personale sanitario ha preso parte a un percorso di formazione comprensivo sia di una parte anfibia che una specialistica medica, avvalendosi di lezioni teoriche e di esercitazioni pratiche.
Affiancati e guidati dal personale della Brigata Marina San Marco, hanno avuto modo di utilizzare materiali e attrezzature all’avanguardia e di applicare sul campo procedure diagnostiche specialistiche.
L’attività è stata supporta da esperti di diverse specialità, dalla radiodiagnostica in ambito d’urgenza, alla medicina iperbarica, dalla medicina legale orientata verso le lesioni di natura balistica, alla psicologia in ambito militare e in contesto operativo.
L’ultima settimana del corso si è svolta nell’area addestrativa della Brigata Marina San Marco di Massafra (TA), consentendo a medici e infermieri di effettuare simulazioni “sul campo” ad alto livello di realismo (tramite mascheramenti), finalizzati alla comprensione dell’importanza del lavoro di squadra per l’ottimale gestione del personale in situazioni critiche.
Il corso si è concluso con una simulazione di attività operativa e, in particolare, dopo una fase iniziale di pattugliamento con l’impiego delle abilità apprese durante la formazione anfibia (movimento tattico, difesa da una minaccia esterna e da attacchi CBRN), il team si è addestrato nella gestione di una maxi-emergenza medica, con effettuazione del triage e del trattamento di molteplici feriti. Il personale si è addestrato quindi nell’evacuazione medica tramite elicottero dei pazienti più critici (MEDEVAC) e nel trattamento più approfondito presso un Posto Medico Avanzato (PMA).
Nel complesso, tale esperienza ha consentito ai frequentatori di acquisire fondamentali competenze per un futuro impiego in ambito operativo, consentendo loro di crescere sia dal punto di vista professionale che umano.