Conclusa negli Stati Uniti l’esercitazione per Forze Speciali “Emerald Warrior 2025”
19 Febbraio 2025
L’esercitazione pianificata e condotta annualmente dall’Air Force Special Operations Command (AFSOC) si è svolta negli Stati Uniti
Si è conclusa venerdì 14 febbraio l’esercitazione Emerald Warrior 2025 (EW25) iniziata lo scorso 27 gennaio. L’evento addestrativo si è svolto negli Stati Uniti, in Arizona e California, con l’obiettivo di consolidare procedure e tattiche tra Forze Speciali e i reparti di volo.
Le attività, pianificate e supervisionate AFSOC (Air Force Special Operations Command), hanno visto il coinvolgimento, oltre che delle Forze Speciali statunitensi, del personale incursore del 17° Stormo Incursori di Furbara (Roma) e di personale operativo della 46ª Brigata Aerea di Pisa con l’impiego di un velivolo da trasporto C-130J.
All’evento hanno partecipato anche altre componenti interforze provenienti dal Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS) di Roma e dal 185° Reggimento Ricognizione e Acquisizione Obiettivi (RRAO) di Livorno dell’Esercito Italiano nonché da altre Forze Speciali provenienti da Francia e Romania.
L’addestramento è stato focalizzato prevalentemente su attività di Combat Controller (CC) con operatori qualificati del 17° Stormo Incursori, insieme con personale dello Special Tactics statunitense, con operazioni di ricognizione e approntamento di piste semi-preparate gestendo il circuito di atterraggio in ambiente tattico dei velivoli partecipanti all’EW25 fino all’arrivo a terra degli stessi. Avvalendosi di poligoni aria-suolo presenti in Arizona, il personale qualificato JTAC (Joint Terminal Attack Controller) ha avuto la possibilità di testare attività di Close Air Support (supporto aereo ravvicinato), difficilmente replicabile in altri contesti, con l’ausilio di velivoli A-10 e AC-130. Il personale qualificato SOCM (Special Operations Combat Medic), affiancandosi ad un assetto statunitense SOST (Special Operations Surgical Team), ha avuto modo di esercitare il trattamento di feriti durante un conflitto o a seguito di attacchi/attentati terroristici con correlato trasporto dei feriti a bordo di velivoli C-130J. La 46ª Brigata Aerea, con i propri equipaggi su velivolo C-130J ha svolto voli a bassa quota, aviolancio di materiale ed aviolancio personale, attività in formazione il tutto in uno scenario complesso.
L’esercitazione congiunta, che ha riunito sia forze convenzionali e sia forze per operazioni speciali degli Stati Uniti, nonché quelle dei suoi partner e alleati internazionali, ha costituito un’importante occasione di addestramento per prepararsi alle difficili sfide del presente e del futuro.
La 1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali (BAOS) assicura la qualificazione, l’addestramento, la specializzazione e l’approntamento delle Forze Speciali (Incursori), e delle Forze di Supporto Aereo alle Operazioni Speciali (S.A.O.S.) e per le attività di Personnel Recovery, garantendo il costante aggiornamento, la standardizzazione e l’interoperabilità di tattiche, tecniche e procedure a livello di Forza Armata, Interforze, Interagenzie e Internazionali.
Inoltre, ha il compito di esprimere le capacità necessarie a predisporre una struttura di un Joint Special Operation Air Task Group (J.S.O.A.T.G.) altamente specializzato, versatile e con alti livelli di prontezza operativa per esercitazioni ed operazioni. Dipendono dalla 1ª BAOS il 17° Stormo Incursori di Furbara ed il 9° Stormo di Grazzanise. La 1ª BAOS dipende gerarchicamente dal Comando Squadra Aerea-1ª Regione Aerea di Milano.
La 46ª Brigata Aerea è un Reparto Trasporti dell’Aeronautica Militare che dipende dal Comando Squadra Aerea – 1^ Regione Aerea per il tramite del Comando Forze per la Mobilità e il Supporto. Con la propria flotta di velivoli C-130J e C-27J è impegnata quotidianamente al servizio del Paese. Tra i compiti del Reparto, vi è l’aviosbarco, l’aviolancio di personale e materiale, l’aerosgombero sanitario e le operazioni tattiche.
Fonte, testo e immagini: 1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali