Conclusa l’esercitazione Vertigo 2022 per le Truppe Alpine dell’Esercito
Le Truppe Alpine dell’Esercito hanno condotto, nei giorni scorsi, l’atto tattico conclusivo dell’esercitazione interforze e multinazionale Vertigo 2022.
Tale esercitazione rappresenta un importante momento di verifica delle capacità degli alpini di vivere, muovere e combattere nella dimensione della verticalità.
Scenario della Vertigo è stato il comprensorio montano di Merano 2000. Ad oltre 2500 metri di altitudine l’8° Reggimento Alpini della Brigata Julia, il personale delle Brigate Trasmissioni ed Informazioni Tattiche con il supporto degli assetti dell’aviazione dell’Esercito, in particolare gli elicotteri CH-47 e AB-205 dell’Aviazione dell’Esercito appartenenti rispettivamente del 1° Reggimento “Antares” di Viterbo e del 4° Reggimento “Altair” di Bolzano, sono stati duramente impegnati per oltre due settimane.
La complessa attività addestrativa ha visto anche la partecipazione di assetti dell’Aeronautica Militare, quali Tornado del 6° Stormo di Ghedi, oltre al personale appartenente al 173^ Airborne Brigade statunitense.
L’esercitazione Vertigo 2022 si è svolta anche all’insegna dell’innovazione tecnologica, sempre più importante per affrontare le nuove sfide che gli scenari operativi attuali impongono.
Infatti, nell’ottica del programma “Esercito 4.0” recentemente promosso dallo Stato Maggiore della Forza Armata, sono state testate moderne tecnologie di radiolocalizzazione quali dispositivi radio basati su tecnologia Software Defined Radio (SDR HH EVO) in grado di fornire servizi voce e dati sicuri, utili a soddisfare attuali e futuri requisiti operativi.
Questo, ed altri dispositivi permettono al Centro di Comando e Controllo di avere l’esatta posizione di ciascun soldato sul terreno, anche a grandi distanze. Ciò permette di avere costantemente la cosiddetta “Situational Awareness” fondamentale per il processo decisionale.
Il tutto è stato sviluppato nell’ambito del progetto Forza NEC e in particolare del programma “Soldato Sicuro”, vera e propria sfida per l’Esercito nel cosiddetto Dominio Cyber.
L’esercitazione Vertigo 2022, tuttavia, ha rappresentato solo uno dei quattro principali momenti addestrativi nel più ampio contesto dell’esercitazione Alpine Star, propedeutica per la verifica della capacità e prontezza delle Truppe Alpine di pianificare e condurre attività di warfighting in ambiente montano.
A completamento, infatti, hanno avuto luogo la Extreme Challenge, la Extreme Patrol, coordinate del Centro Addestramento Alpino, oltre alla Summer Resolve, la quale è tuttora in corso.
Nel fitto programma delle attività legate alla Alpine Star, anche una conferenza sul tema “Artico: il nuovo grande gioco mondiale”, organizzata dal Comando Truppe Alpine in collaborazione con il l’ Istituti Affari Internazionali e l’Istituto di Studi Politici Internazionali.
Un tema molto importante affrontato in chiave geostrategica attuale.
Veniamo a questo punto all’atto tattico purtroppo fortemente limitato da condizioni meteo avverse.
L’attività prevedeva inizialmente il dispiegamento di mortai, dispiegamento di un cannone FH-70 a mezzo CH-47, discese da parete di alpieri in corda doppia e con tecnica “australiana” ed infine soccorso, stabilizzazione ed evacuazione di ferito (Combat SAR).
Le condizioni meteo non hanno consentito l’attività aerea e di discesa dalle pareti nella zona di esercitazione. È stato possibile seguire solamente l’attività di Combat Search and Rescue.
L’esercitazione si è svolta in un ambiente di difficile percorribilità. Quindi il caratteristico ambiente montano impervio dove non è facile muovere. Sono state adottate tipologie di movimento mutuate da tecniche alpinistiche che consentono ai militari di svolgere le attività, che normalmente vengono effettuate in piano, sfruttando il vantaggio che fornisce il dominio della quota.
Il personale impiegato quindi, anche con l’ausilio di veicoli cingolati blindati BV 206 ha effettuato un’infiltrazione di personale che ha simulato un’azione diretta contro la fazione ostile.
Nell’azione si è reso necessario il soccorso, la stabilizzazione e l’evacuazione di un ferito, dove è emersa anche la figura del Soccorritore Militare, ovvero personale non appartenete alla componente sanitaria ma formati specificatamente per garantire immediatezza di soccorso e manovre salvavita.
L’attività si è conclusa con il rientro a Bolzano e, grazie ad un miglioramento delle condizioni meteo, è stato possibile un imbarco su elicottero AB-205 del 34° Gruppo Squadroni “Toro” per un’attività addestrativa sulla zona di Bolzano e Merano.
CONCLUSIONI
Desidero ringraziare il Comando Truppe Alpine per l’impeccabile organizzazione, malgrado le condizioni meteo avverse. Il Team PI per il supporto costante; il personale del 34° “Toro” per la disponibilità.
Testo e immagini: Stefano
Immagini: Comando Truppe Alpine