COMPAGNIA SUPPORTI TATTICI ANFIBI LAGUNARI – “L’ISOLA”

COMPAGNIA SUPPORTI TATTICI ANFIBI LAGUNARI
“L’ISOLA”

Seconda parte di approfondimento dedicata al Reggimento Lagunari Serenissima. Oggetto del resoconto, la Compagnia Supporti Tattici Anfibi che, nell’ambito del reparto, supporta non solo le attività addestrative e operative in acqua, ma eroga anche corsi.
La Compagnia, con sede sull’isola delle Vignole, rappresenta una realtà unica nella Forza Armata e nel prosieguo dell’approfondimento scopriremo le caratteristiche e peculiarità del reparto anche attraverso attività addestrative.
Vediamo quindi come si è evoluto il reparto, ripercorrendone inizialmente la storia.

CENNI STORICI

La Compagnia Supporti Tattici Anfibi a tutt’oggi, ha la propria sede nella Caserma Miraglia o “Ex Idroscalo Sant’Andrea” situata a Venezia, sull’isola delle Vignole, nella laguna veneta settentrionale, in posizione strategica tra il Lido e le Bocche di Porto. L’area è raggiungibile solo via mare ed è caratterizzata dalla presenza di un canale naturale, oggi racchiuso tra due sponde artificiali. Il fondale del canale permette l’attracco dei principali natanti che circolano in laguna. Dal punto di vista logistico , per raggiungerla sono necessari circa 10 minuti di navigazione dal canale della Giudecca e a 15 minuti dalla città di Murano.
Il complesso della Caserma Miraglia è sorto nel 1884 con la funzione specifica di luogo per il collaudo dei siluri; la struttura fu adibita a sito di addestramento militare per l’utilizzo degli idrovolanti nel 1913. Utilizzato dalla Regia Aeronautica, l’idroscalo, già durante il primo conflitto mondiale, è stato un punto di difesa fondamentale per le incursioni nemiche. Con il secondo conflitto mondiale la struttura passò alla Marina Militare e, alla fine degli anni ‘50, passò all’Esercito diventando sede dei Lagunari. Nel corso degli anni diversi personaggi famosi hanno frequentato l’isola, fra i tanti Gabriele D’Annunzio che compì molte delle sue imprese partendo proprio dall’idroscalo e il Tenente di Vascello Giuseppe Miraglia, promotore della scuola di aviazione di Venezia e comandante delle “Squadriglie di Sant’Andrea”.
La Caserma Miraglia rappresenta una struttura di notevole interesse storico e culturale essendo costituita da numerosi manufatti adibiti a uffici, alloggi, infermeria, officine e magazzini che si sviluppano intorno ad un canale naturale di 800 metri di lunghezza e 70 metri di larghezza, oggi racchiuso tra due sponde artificiali. L’area della caserma occupa una parte considerevole dell’Isola delle Vignole ed è bagnata dall’acqua della laguna su tre lati, escludendo il canale. Attualmente il complesso è ancora parzialmente utilizzato dall’Amministrazione della Difesa, sebbene sia prevista la rilocazione delle funzioni ivi presenti in altre strutture militari. I volumi tutt’ora utilizzati sono concentrati nella parte settentrionale dell’area. La parte meridionale, ricca di vegetazione, ospitava numerosi manufatti oggi in stato fatiscente.
Le strutture di maggior rilevanza sono rappresentate da: la Cavana, ricovero coperto per imbarcazioni tipico della città di Venezia, è un edificio di grande pregio storico e artistico eretto in posizione privilegiata come fondale per il canale. Realizzato agli inizi del ‘900, è costituito da un piano fuori terra a pianta quadrata con copertura piana e da due elementi scoperti che lo affiancano sui due lati a formare una balconata panoramica sull’acqua.

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

L’officina Varo costituita da un capannone officina dotato di carro ponte e da un attiguo laboratorio per la riparazione delle imbarcazioni. L’area antistante è dotata di uno scalo di alaggio. Attualmente la manutenzione delle imbarcazioni è affidata alla SERIMANT di Treviso. Questo è dovuto ad una profonda riorganizzazione ed evoluzione del comparto logistico. Vi è un progetto attuale per riportare sull’Isola delle Vignole la capacità manutentiva.
L’isola di Sant’Andrea è stata la sede del Battaglione Anfibio “Sile” fin dalla sua costituzione, nel 1975, in seguito ad una ristrutturazione dell’Esercito.

Allora il Battaglione presentava il seguente organigramma:
• Compagnia Comando
• Compagnia Mezzi Anfibi
• Compagnia mezzi Nautici

Dal 1992, in seguito ad un secondo processo di ristrutturazione delle Forza Armata, le tre Compagnie del Battaglione Anfibio “Sile” vennero trasformate in plotoni come di seguito:
• Plotone mezzi Anfibi
• Plotone Natanti (raggruppa tutte le unità navali e natanti del disciolto battaglione Sile)
• Plotone Recon (piccola unità di grande valenza operativa e altissima specializzazione con compiti di ricognizione e sorveglianza con capacità di portare a termine operazioni non convenzionali in ambito anfibio. Sarà trattato separatamente.

La nuova unità prese il nome di Compagnia Mezzi Nautici del Reggimento Lagunari “Serenissima” oggi ridenominata Compagnia Supporti Tattici Anfibi “Sile”, ultima evoluzione del Battaglione Anfibio “Sile”.

COMPITI ISTITUZIONALI

La Compagnia Supporti Tattici Anfibi supporta istituzionalmente tutte le attività in acqua del Reggimento con i propri mezzi, ovvero: carri AAV7, barchini rigidi d’assalto, battelli pneumatici ZODIAC FC470, utilizzati a seconda di quella che è la missione o l’attività addestrativa da portare a termine.
Inoltre, la Compagnia Supporti tattici Anfibi eroga corsi come parte integrante del percorso formativo dei Lagunari per quanto riguarda la formazione dei piloti di mezzi anfibi, piloti natanti, supportando tanto la formazione dell’esploratore anfibio per tutte le attività in acqua, quanto tutte le attività di qualifica anfibia con barchini, battelli, unità navali e carri.
Per quanto riguarda l’attività degli esploratori anfibi (Plotone Recon), che non sono in organico alla Compagnia, svolgono attività di ricognizione a favore delle unità del Reggimento. Il Plotone Recon può essere a sua volta suddiviso in squadre per supportare le attività della singola compagnia a seconda del tipo di attività operativa o addestrativa.

Infine, su delega della Marina Militare, vengono erogati i seguenti corsi:
• Corso per l’acquisizione della patente nautica entro 12 miglia dalla costa/nave madre
• Corso Motorista abilitato alla conduzione di motori di potenza non superiore a 400 cv

La formazione del pilota natanti avviene in passaggi successivi. Inizialmente viene acquisita la patente Mod. 6C che abilita alla conduzione di natanti in acque interne ed entro 3 miglia dalla costa.
La fase successiva è rappresentata dall’acquisizione della patente che abilità alla conduzione di mezzi in dotazione al reggimento Lagunari Serenissima, entro le 12 miglia dalla costa/nave madre.
Per la fase di ulteriore specializzazione il personale transita alla Scuola Sottufficiali della Marina Militare di La Maddalena per l’acquisizione della patente per la conduzione di qualsiasi tipo di natante/unità navale, entro le 12 miglia dalla costa.
Dopo 2 anni di imbarco documentato i piloti possono accedere al corso per l’acquisizione della patente nautica d’altura, sempre presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare di La Maddalena, che abilita alla conduzione di unità navali di qualsiasi tipo senza limiti dalla costa o dalla nave madre.
Riassumendo quindi, la Compagnia Supporti tattici Anfibi è un reparto operativo perché fornisce supporto per la parte nautica a tutte le unità del Reggimento Lagunari e per la presenza del Plotone Recon; inoltre, unitamente alla Compagnia Corsi del Reggimento eroga la formazione e i corsi al personale dipendente e ai reparti esterni del Capability Basket della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare. Inoltre, il Reggimento Lagunari Serenissima può, più raramente, erogare corsi anche a reparti esterni al Capability Basket e alla Forza Armata.

ATTIVITA’ ADDESTRATIVA

A premessa dell’attività addestrativa va tenuto in considerazione il fatto che per i mutati scenari operativi la Forza Armata ha orientato la scelta per l’impiego su reparti sempre più specializzati il cui valore aggiunto è rappresentato dalla professionalità e specializzazione del singolo operatore.
In particolare, il Reggimento Lagunari Serenissima, come abbiamo avuto modo di vedere nell’approfondimento dello scorso dicembre, ora è Forza di proiezione dal Mare in grado di impiegare gli specchi d’acqua come spazio di manovra per condurre operazioni fluviali e anfibie con la possibilità, una volta sbarcato, di proseguire in profondità con azioni più tipiche della fanteria. Inoltre, l’utilizzo di armamento ed equipaggiamenti sofisticati presuppone continue attività di mantenimento delle capacità acquisite.
Per documentare l’attività di addestramento del personale della Compagnia ho partecipato ad un’esercitazione rivolta a personale già qualificato propedeutica al mantenimento della qualifica anfibia. Infatti, periodicamente sono previsti una serie di addestramenti di mantenimento delle capacità operative che rientrano nella cosiddetta “settimana anfibia”. Per documentare il tutto ho raggiunto, l’Isola delle Vignole a bordo di un RAB (Rigid Aluminium Boat) MANCINI 850, motoscafo ad alte prestazioni propulso da due motori Mercury VERADO in grado di sprigionare una potenza complessiva di 600 Hp. In pochi minuti raggiungiamo l’isola dove ci attende una squadra di Fucilieri in addestramento.


Queste esercitazioni che si svolgono sulla sede della Compagnia Supporti Tattici Anfibi, riguardano attività anfibie e in acqua. Nel caso specifico, una squadra appartenete alla 1a Compagnia Fucilieri del Reggimento Lagunari Serenissima ha svolto tre differenti attività.
I Lagunari si eserciteranno, in questa prima fase, nella presa di terra supportati da due veicoli anfibi AAV-7 in dotazione alla Compagnia.

Il carro L’AAV-7 (Assault Amphibious Vehicle ovvero Veicolo Anfibio d’Assalto) è un veicolo anfibio da sbarco, in grado di navigare, ma anche di muoversi su terra. Il mezzo anfibio può trasportare fino a 21 soldati completamente equipaggiati.
L’equipaggio del carro AAV-7 è formato da tre uomini: il pilota, il capocarro (che svolge anche le funzioni di puntatore e mitragliere per la torretta armata con 12.7 e lanciagranate) ed il Load-master che è il responsabile del personale imbarcato durante la navigazione e il movimento a terra.
Sul retro è presente una rampa idraulica che costituisce il portellone da cui possono entrare ed uscire i soldati. L’interno è molto scarno ed ha una serie di sedili posti in file addossati alle pareti dello scafo, con l’opzione di poter aggiungere una eventuale panca removibile nella parte centrale. Il motore è nella parte anteriore destra e, data la sua mole, offre anche una protezione frontale aggiuntiva agli occupanti del mezzo.
L’AAV-7 è un cingolato, dotato di sei ruote per lato a cui fa capo un sistema innovativo di sospensioni a barra di torsione, per una mobilità maggiore.
La sua capacità di navigare è garantita da due idrogetti posti nella parte posteriore del mezzo. Gli idrogetti pompano ed espellono il fluido ad una velocità di 53.000 litri al minuto. La manovrabilità del carro in acqua è data dal movimento dei deflettori posti dopo gli idrogetti.
Per la navigazione, come oramai tutti i mezzi militari, anche l’AAV7 è dotato di ricevitore GPS. Nel 2000 infatti il mezzo è stato oggetto di un profondo aggiornamento che ha riguardato motore, cingoli, strumentazione, corazzatura e armamento.
Il carro ha sulla sua sommità una torretta armata con una mitragliatrice pesante Browning M2 calibro 12,7 e un lanciagranate automatico Mk 19 da 40 mm. È stato implementato anche un sistema laser-warning.
Per quanto riguarda la capacità di movimento, sulla superficie terrestre l’AAV-7 si muove molto più agilmente: con una velocità massima superiore ai 70 km/h, il mezzo è in grado di superare un ostacolo alto 90 cm, superare un fossato largo 2,4 m, viaggiare su una superficie con una pendenza del 60% o su di un pendio in discesa del 40%.

Attualmente esistono tre varianti di questo mezzo:
• AAVP-7A1 (trasporto truppe)
• AAVC-7A1 (comando)
• AAVR-7A1 (veicolo recupero)

Prima di salire a bordo si è svolto un accurato briefing sulla tipologia di missione e sulle eventuali emergenze a bordo, a cura del Capocarro.
Siamo pronti a muovere; i fucilieri Lagunari equipaggiati con armi individuali Beretta ARX 160 e FN Minimi salgono a bordo del secondo carro.

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

I due mezzi entrano uno dopo l’altro in acqua. La transizione terra-acqua è relativamente delicata e subito si percepisce l’entrata in azione degli idrogetti. I due AAV-7 procedono affiancati in navigazione nel canale che porta all’isola.

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

Individuata la zona di sbarco, i due carri virano decisamente verso sinistra e prendono terra. Il terreno e dissestato e fangoso ma gli AAV-7 si muovono con agilità e senza difficoltà. È il momento dello sbarco. Il carro che trasporta i fucilieri inizia a diffondere una densa cortina fumogena biancastra. Questa operazione preliminare serve a limitare la visibilità ad eventuali forze nemiche presenti nella zona di sbarco.

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

Il terreno fangoso ha reso più verosimile l’attività che è proseguita con una perlustrazione in profondità della zona.

 

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

Una volta terminata la perlustrazione ecco nuovamente il carro AAV-7 irrompere nell’area operativa diffondendo nuovamente la cortina fumogena questa volta finalizzata al recupero in sicurezza della squadra e alla successiva esfiltrazione.

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

Ci dirigiamo verso la base dove lasciamo i carri alla manutenzione degli specialisti. Intanto i fucilieri si trasferiscono su barchini d’assalto per portare a termine la seconda attività in programma.
La missione questa volta prevede una presa di costa alta. Ho seguito l’attività a bordo dello stesso RAB che mi ha portato all’isola delle Vignole.
Il motoscafo ad alte prestazioni in utilizzo al Plotone Recon è in grado di trasportare fino a dieci operatori equipaggiati.
Il pilota occupa una console posteriore (poppiera) e l’imbarcazione è in grado di raggiungere una velocità massima di 40 nodi.
Raggiunto l’obiettivo, i fucilieri sono sbarcati sul terreno e dopo essersi suddivisi in due gruppi hanno effettuato una ricognizione in profondità.

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari
Con il successivo ripiegamento, imbarco sui motoscafi e rientro in base, termina l’attività.

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari
L’esercitazione conclusiva ha visto impegnati quattro fucilieri nel “classico” ribaltamento del battello. Emergenza che può sempre verificarsi durante la navigazione, complicata dall’equipaggiamento del personale a bordo.

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

RHIB ZODIAC HURRICANE

Durante la visita alla Compagnia, c’è stata la possibilità di osservare (e provare) da vicino il nuovo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) Zodiac Hurricane di recentissima acquisizione da parte della Forza Armata, destinato al Plotone Recon, che andrà ad affiancare il RAB già in uso.


Zodiac è leader nella produzione di questa tipologia di motoscafi ad alte prestazioni progettati per missioni particolari  e utilizzati da operatori specificatamente formati. Molte funzionalità dello Zodiac Hurricane sono sviluppate appositamente per utilizzi militari (linea MILPRO).

Nello specifico, l’imbarcazione attualmente in uso a tutte le Forze Speciali del mondo, ha una lunghezza di 9,40 m e un peso di 4.700 Kg.
È propulso da due motori diesel entrofuoribordo Volvo Penta dotati di sistema di iniezione common-rail sovralimentati, ciascuno in grado di sprigionare una potenza di 370 Hp.

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

Il RHIB ha due piedi direzionali poppieri e le eliche sono del tipo DUOPROP; questo progetto esclusivo di Volvo Penta presenta due eliche controrotanti in grado di apportare innumerevoli benefici per la navigazione ad alte prestazioni. Innanzitutto, la contro-rotazione evita il problema della cavitazione, garantisce una più efficiente manovrabilità a velocità elevate, una maggiore accelerazione e una spinta più elevata.
Se paragonato ad un sistema ad elica singola, il sistema DUOPROP permette all’imbarcazione di raggiungere la velocità di planata nella metà del tempo.
Può raggiungere una velocità massima di 50 nodi e ha un’autonomia di 250 miglia potendo imbarcare fino a 550 litri di gasolio.
La strumentazione di bordo è allo stato dell’arte per quanto riguarda i sistemi di supporto informatico alla navigazione e non solo; ecoscandaglio, radar, cartografia GPS e rete CAN (Controller Area Network) in grado sia di gestire digitalmente tutti i sistemi di bordo che di fornire informazioni in tempo reale sull’efficienza degli stessi.
La chiglia è in alluminio pressofuso.

Sull’Hurricane trovano posto oltre al pilota e copilota motorista, 10 operatori equipaggiati. In conformazione operativa e in base alla tipologia di missione, nello spazio compreso tra la console di guida anteriore e i sedili posteriori degli operatori, c’è la possibilità di montare una slitta sulla quale posizionare un gommone Zodiac FC470 che potrà essere utilizzato dagli operatori per l’avvicinamento alla costa.

Compagnia Supporti Tattici Anfibi Lagunari

Il motoscafo può essere modificabile e personalizzabile nella conformazione per adattarlo perfettamente alla tipologia di missione. Inoltre, può essere armato con due mitragliatrici Browning da 12,7mm sul retro mentre a prua, in alternativa, può essere montata una Minigun.
Tra le capacità operative dell’Hurricane c’è quella di condurre un raid veloce con rilascio di operatori a distanza variabile dalla costa (normalmente circa 20 miglia) e quella di supportare l’azione con il fuoco dell’armamento di bordo. Il mezzo inoltre è carrellabile e aviolanciabile.
I sedili sono ammortizzati per un maggiore confort di navigazione anche in considerazione delle elevate velocità di crociera e delle condizioni del mare.
A differenza del RAB MANCINI 850 già in uso al plotone Recon, l’Hurricane ha una console avanzata. Questo fa si che la maggior parte delle sollecitazioni siano a carico dei piloti, riducendole così di conseguenza per gli operatori trasportati.

FORMAZIONE DEI PILOTI

I piloti del motoscafo sono Comandanti di unità navali costiere e d’altura.
La formazione viene portata a termine alla Scuola Sottufficiali della Marina Militare a La Maddalena dove il personale istruttore appartiene al Reparto S.A.R.
Per acquisire la patente nautica d’altura sono necessari circa 6 mesi, durante i quali i candidati partecipano a due corsi; il primo ha una durata di 90 giorni mentre il secondo dura 79 giorni.
Per poter accedere a questa tipologia di corso altamente professionalizzante, i candidati devono possedere un pregresso di capacità acquisite in almeno due anni di navigazione.
Il personale militare che accede a questo corso appartiene al Reggimento Lagunari, al 9° Reggimento Col Moschin, al 185° RRAO, all’Arma dei Carabinieri e al 17° Stormo dell’Aeronautica Militare.

BERETTA ARX 200

Rientrando alla Caserma Matter, in conclusione della visita, ho ancora il tempo per vedere da vicino il BERETTA ARX 200, nuovo sistema d’arma progettato per soddisfare i più recenti criteri operativi in termini di ergonomia, precisione e gamma di impegno. Il fucile nasce completamente ambidestro. Tutti i comandi dell’arma sono sempre a portata di mano.

L’ARX 200 è un “battle rifle” in calibro 7.62 x 51 mm NATO sviluppato su indicazioni dell’Esercito italiano e destinato a cosiddetti “tiratori esperti” (Designated Marksman). Si tratta di soldato di fanteria comunque inserito in una squadra o plotone addestrato al tiro di precisione. Il fucile è in grado di fornire un supporto di fuoco di precisione a livello di squadra di fanteria a distanza maggiore di quella raggiungibile con il calibro 5,56 mm NATO.
Il nuovo sistema d’arma corredato da lanciagranate GLX 160, è imbracciato per l’occasione da un lagunare in conformazione “full equipped”; ad una prima osservazione appare chiara la somiglianza con il fucile d’assalto ARX 160, ma differisce per design interno.

Innanzitutto, la canna è lunga 16 pollici per garantire una maggiore precisione al tiro; il calcio è collassabile e consente un adattamento dell’arma al fisico dell’operatore; il caricatore contiene 20 colpi; presente l’ormai imprescindibile slitta Picatinny che lo rende completamente integrabile con qualsiasi tipologia di accessorio e sistema di puntamento.

Quest’ultimo è costituito da un’ottica Steiner Intelligent Combat Sight (ICS) 6×40 il quale integra un telemetro laser e una calcolatrice balistica in un mirino robusto e compatto per una maggiore precisione di tiro.

CONCLUSIONI

In conclusione, la Compagnia Supporti Tattici Anfibi risulta essere un reparto estremamente efficiente e al contempo unico. Unico principalmente per la collocazione; infatti poiché la sede è su un’isola raggiungibile solo via mare, il personale si contraddistingue per passione, spirito di sacrificio, professionalità e organizzazione.
Inoltre, la duplice valenza operativa e formativa, pone il reparto come centro d’eccellenza all’interno del Reggimento.
Non ultimo l’aspetto innovativo per quanto riguarda i mezzi e materiali. Durante le attività addestrative ho avuto la possibilità di osservare ad esempio il nuovo RHIB Zodiac Hurricane che andrà ad implementare le capacità del Plotone Recon e, benché il carro AAV-7 sia ancora estremamente funzionale alle necessità della Compagnia, c’è in previsione di acquisto un nuovo mezzo, il VBA SuperAV (Veicolo Blindato Anfibio) prodotto dal Consorzio Iveco-Leonardo il quale, secondo le previsioni andrà ad implementare le capacità della Compagnia Supporti Tattici Anfibi e in maniera più ampia del Reggimento Lagunari.
Infine, l’importanza dell’addestramento, il cui obiettivo oggi più che mai è quello di assicurare la disponibilità di personale sempre più qualificato, in grado di assolvere i compiti assegnati, con efficacia e tempestività sia in Teatro operativo che in ambito nazionale.
In particolare, il Reggimento Lagunari Serenissima con il suo personale e relativi mezzi, è parte integrante della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM), un bacino interforze (Esercito-Marina Militare) di capacità anfibie costituito allo scopo di garantire la proiezione strategica di una Forza da Sbarco (Landing Force), quale componente avanzata di una aliquota maggiore di forze che debba assolvere una missione predeterminata. In tale contesto, l’Esercito mette a disposizione della CNPM anche altri assetti inquadrati nella Brigata Pozzuolo del Friuli per i quali gli sviluppi addestrativi saranno finalizzati al raggiungimento della Full Operational Capability che verosimilmente avverrà entro il 2019.

RINGRAZIAMENTI

Desidero ringraziare lo Stato Maggiore Esercito per aver autorizzato l’attività; il Ten. Col. S. Tamai Comandante del Distaccamento Reggimento Lagunari Serenissima per la squisita accoglienza e disponibilità; il Magg. L. Teso responsabile P.I. di COMFOP Nord per l’impeccabile organizzazione della giornata e il supporto durante tutte le fasi di realizzazione del resoconto; tutto il personale in addestramento per la collaborazione e disponibilità.

 

Per il resoconto fotografico completo: QUI

Testo e immagini: Stefano