CAMBIO ALLA GUIDA DEL 4° ALPIPAR

 

CAMBIO ALLA GUIDA DEL 4° ALPIPAR

Dopo quasi 3 anni il Colonnello Cavicchioli lascia il comando del 4° reggimento alpini paracadutisti Ranger di Verona

Verona, 21 giugno. Nella suggestiva cornice del Teatro Romano a Verona, si è svolta oggi la cerimonia di passaggio di consegne del Comandante del 4° Reggimento alpini paracadutisti Ranger: il Colonnello Alessio Cavicchioli, dopo quasi tre anni di permanenza alla guida dell’unità di Forze Speciali dell’Esercito, ha passato il testimone al Tenente Colonnello Marco Manzone, per assumere un nuovo prestigioso incarico all’estero.

Presieduta dal Comandante delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE), Generale di Brigata Ivan Caruso, la cerimonia si è svolta alla presenza delle più importanti autorità civili e religiose della Provincia. Presenti anche i Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma ed il Gonfalone della città e della Provincia di Verona.

Particolarmente emozionante è stato il passaggio della Bandiera di Guerra del 4° reggimento, consegnata dal Colonnello Cavicchioli al nuovo Comandante, cui spetta il compito di custodirla nel proprio ufficio.

Nel suo intervento, il Generale Caruso ha ricordato la grande trasformazione che ha coinvolto il reparto durante i 3 anni sotto la guida del Colonnello Cavicchioli, prima fra tutti l’elevazione al rango di Forze Speciali del 4° reggimento alpini paracadutisti Ranger, e il profondo legame stretto con il territorio veronese, che offre grandi possibilità addestrative per varietà e qualità.

Dopo aver sottolineato come il passaggio di consegne tra due Comandanti sia un significativo momento di cambiamento nel segno della continuità degli impegni, il Comandante del COMFOSE ha voluto poi evidenziare come l’operato degli uomini e delle donne del 4° reggimento contribuisca a rendere l’Esercito Italiano una Forza Armata efficace ed efficiente in grado di operare nelle condizioni più disparate ed in risposta alle più articolate esigenze ponendosi come chiaro modello di professionalità tecnico-militare e di straordinaria operatività riscuotendo attestati di stima e riconoscenza in tutti i contesti ove chiamato ad operare.

 

APPROFONDIMENTI

Il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger” è il reparto di Forze Speciali dell’Esercito composto da personale specificatamente selezionato e formato, particolarmente addestrato ed equipaggiato per condurre l’intero spettro dei compiti tipici delle “Operazioni Speciali” previsti dalla NATO, ovvero: “Ricognizione Speciale”, “Azione Diretta” e “Assistenza Militare”. Il 4° reggimento, unico nel suo genere per aver coniugato le capacità tipiche della specialità da montagna (alpini) e delle aviotruppe (paracadutisti), è specializzato nella condotta di “Azioni Dirette”, anche sfruttando il principio della “massa”; inoltre, il 4° reggimento è l’unica unità di Forze Speciali dell’Esercito specificatamente designata e qualificata per condurre operazioni in ambiente montano e artico. Ove necessario, deve essere pronto a condurre attività di “Ricognizione Strategica” a supporto dell’Intelligence nazionale.

La componente operativa del reggimento è costituita da Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Volontari in servizio permanente o in ferma prefissata, addestrati e selezionati mediante un iter formativo della durata di circa due anni, che culmina nell’attribuzione della qualifica di “Ranger”.

La Bandiera di Guerra è decorata di un Ordine Militare d’Italia, due Medaglie d’Oro, nove d’Argento e una di Bronzo al Valor Militare, una d’Argento al Valor Civile e una d’Argento di Benemerenza.

La festa del reggimento cade il 18 maggio, anniversario del combattimento di Monte Vodice (1917) dove si guadagna la Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Il reggimento opera alle dipendenze del Comando delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE) ed è di stanza a Verona.

Dopo aver dimostrato “sul campo” le proprie capacità, il 4° reggimento alpini paracadutisti Ranger è recentemente stato elevato al rango di Forze Speciali entrando a far parte comparto delle operazioni speciali della Difesa italiana, punta di diamante per le attività di controterrorismo e di contrasto alle nuove tipologie di minacce nei moderni scenari di crisi.

L’elevazione al rango di forze speciali, rappresenta per il 4° reggimento alpini paracadutisti Ranger il completamento di un’evoluzione storica iniziata nel 1882 con la costituzione del 4° reggimento alpini. I principali passi di questa ascesa, che, per la sua velocità non ha eguali all’interno dell’Esercito, passano attraverso i campi di battaglia della I e della II Guerra Mondiale, nel corso delle quali la bandiera del Reparto è stata una tra le più decorate, e continuano con la costituzione dei plotoni di alpini paracadutisti nel 1952. Nel 1964 essi saranno uniti in un’unica Compagnia, che, nel giro di 40 anni sarà sia elevata inizialmente a battaglione e successivamente a livello di reggimento, sia riconfigurata come Unità Ranger per la condotta di missioni ad alto livello di rischio.

In qualità di Reparto di forze speciali, il 4° reggimento alpini paracadutisti Ranger è in grado di condurre tutte le missioni tipiche del comparto delle operazioni speciali. Tra le principali missioni che il reggimento conduce o che potrà essere chiamato a condurre, emergono l’Assistenza Militare in favore di forze speciali di eserciti stranieri; la condotta di azioni di combattimento ad alto rischio e di importanza strategica; le ricognizioni speciali in contesti non permissivi ad alta valenza.

Il territorio intorno a Verona, sede del 4° reggimento Ranger, offre grandi possibilità addestrative in tutte e tre le dimensioni:

  • la componente “terra”, con tutta l’area della Lessinia (una vera e propria palestra naturale) e le tante aree demaniali e strutture presenti in buono stato ed utilizzabili;

  • la componente “aria” con l’aeroporto di Villafranca, hub utilissimo per la proiettabilità dell’unità e per la stretta collaborazione con il 3° Stormo dell’Aeronautica Militare;

  • la componente “acqua” con il vicino Lago di Garda nel quale vengono svolti lanci con paracadute e attività anfibie in generale, i fiumi Mincio e Adige per la navigazione con battelli.

Verona come città militare e 4° Reggimento Alpini Paracadutisti Ranger come prodotto di eccellenza militare legato al territorio: un legame indissolubile che trova proprio nella specificità del territorio un elemento di assoluta eccellenza.

Fonte, testo e immagini: 4° Reggimento Alpini Paracadutisti Ranger – Magg. C. Refi