IL DISPOSITIVO DI SICUREZZA AEROPORTUALE MILANO MALPENSA
Introduzione
L’Aeroporto internazionale di Milano Malpensa è situato nel comune di Ferno, in provincia di Varese e più precisamente nel settore Sud-Ovest della stessa provincia, a circa 50 Km da Milano. È collegato al capoluogo lombardo mediante la rete ferroviaria e un sistema viario, anche autostradale, che mette in comunicazione l’aeroporto con le principali località del Nord-Italia e con la Svizzera.
Il 2019 si è chiuso con ottimi risultati per quanto riguarda il traffico passeggeri, consolidando l’Aeroporto come secondo scalo italiano, dopo Roma Fiumicino e dimostrando di poter agevolmente accogliere gli oltre 28 milioni di passeggeri.
L’incremento è stato anche favorito dalla chiusura temporanea dell’Aeroporto di Milano Linate per il rifacimento della pista.
I primi mesi del 2020 invece, sono stati pesantemente segnati dall’emergenza sanitaria COVID-19 che ha profondamente cambiato e limitato gli spostamenti nazionali e internazionali.
Oggetto di questo articolo è il dispositivo di sicurezza aeroportuale che interviene in molteplici situazioni emergenziali che si possono verificare in aeroporto come ad esempio incidente aereo, atto terroristico e non ultima, emergenza sanitaria.
Come vedremo, poiché l’area del sedime si estende per 1.220 ettari sui territori di sette comuni: Somma Lombardo, Casorate Sempione, Cardano al Campo, Samarate, Ferno, Lonate Pozzolo e Vizzola Ticino, garantirne la sicurezza non è affatto semplice.
Nel prosieguo vedremo come la Polizia di Frontiera con i propri Reparti direttamente dipendenti e non, in collaborazione con SEA, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, garantisce la sicurezza dei passeggeri.
Polizia di Frontiera
La Polizia di Frontiera, specialità della Polizia di Stato, si occupa prioritariamente della vigilanza e controllo dei varchi di confine nazionali (siano essi porti, aeroporti e valichi terrestri) e garantisce la sicurezza della relativa frontiera.
Per quanto riguarda invece il rilascio dei permessi di soggiorno è competente l’Ufficio immigrazione della Questura in cui lo straniero si trova.
Questo settore si compone di:
- 8 Zone polizia di frontiera ( raggruppano geograficamente delle regioni)
- 11 Settori polizia di frontiera terrestri ( porti e aeroporti e valichi terrestri)
- 12 Uffici polizia di frontiera presso gli scali marittimi
- 18 Uffici polizia di frontiera presso gli scali aerei
- 12 Uffici polizia di frontiera presso gli scali marittimi ed aerei
Ufficio centrale: Direzione centrale della Polizia dell’immigrazione e delle frontiere
La legge 30 luglio 2002, n. 189, più nota come legge Bossi-Fini, relativa alla modifica della normativa in materia di immigrazione e asilo, con l’articolo 35 ha istituito la Direzione centrale della polizia dell’Immigrazione e delle frontiere, scorporandola dalla Direzione centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, Postale, di Frontiera e dell’Immigrazione. Tale Direzione si colloca presso il Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno.
Con la creazione di una Direzione centrale totalmente dedicata all’immigrazione e frontiera si è voluto perseguire il duplice obiettivo di favorire lo sviluppo di strategie d’azione innovative e più efficaci, nel contrasto all’immigrazione clandestina con una maggiore proiezione anche sul piano internazionale, e di gestire le problematiche inerenti alla presenza degli stranieri sul territorio nazionale.
L’organizzazione della nuova Direzione Centrale intende:
- realizzare una struttura che elabori specifiche strategie d’intervento collegate alle dinamiche dell’immigrazione;
- favorire l’azione di impulso e di controllo in modo più rapido ed efficace;
- valorizzare la professionalità e la specializzazione in questa materia del personale dell’amministrazione della pubblica sicurezza.
Un’altra significativa novità apportata dalla legge n. 189 del 2002 (articolo 10) è l’assegnazione esclusiva alla Direzione centrale dell’immigrazione del coordinamento dell’azione di contrasto in mare, disciplinata dal “Decreto interministeriale in materia di contrasto all’immigrazione clandestina” del 14 luglio 2003. In particolare, spetta alla Direzione centrale il compito di acquisire e analizzare le informazioni connesse all’attività di vigilanza, prevenzione e contrasto dell’immigrazione clandestina via mare e il raccordo degli interventi operativi fatti dai mezzi della marina militare, delle forze di polizia e delle capitanerie di porto.
Nello specifico l’Ufficio Polizia di Frontiera presso lo scalo di Malpensa fa parte della 2a Zona Polizia di Frontiera per la Lombardia, in cui sono compresi nel settore aereo, gli uffici presso gli scali di Linate, di Bergamo Orio al Serio e di Montichiari (Brescia) e nel settore terrestre i settori di Ponte Chiasso, Luino e Tirano.
Espleta i seguenti compiti principali:
- controlli e verifiche di frontiera esterna;
- vigilanza alla frontiera interna e contrasto all’immigrazione illegale;
- compiti di polizia giudiziaria;
- coordinamento e gestione del dispositivo di sicurezza;
- vigilanza e pattugliamento dell’area aeroportuale;
- supervisione dei controlli di sicurezza di passeggeri, equipaggi e dipendenti aeroportuali (staff).
In ambito aeroportuale operano in stretta sinergia i seguenti Enti di Stato:
– Ente Nazionale Aviazione Civile. Struttura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile in Italia. Coordina le procedure delle singole componenti aeroportuali al fine di integrarle con l’attività svolta dalle Forze di Polizia e garantisce la sicurezza del trasporto aereo mediante l’emanazione di ordinanze.
– Società Nazionale per l’Assistenza al Volo. Interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e vigilata dal Ministero dei Trasporti, è la società che fornisce il servizio del controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali.
– Vigili del Fuoco. Espletano tutte le attività per garantire la sicurezza alla navigazione e quindi l’operatività dell’aeroporto: prevenzione incendi, soccorso ed assistenza in caso di incidente aereo, rimozione di sostanze oleose o cherosene fuoriuscito durante il rifornimento, tutti gli interventi necessari in caso di danni causati da fenomeni naturali.
– Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Svolge attività di controllo, accertamento e verifica relativa alla circolazione delle merci e della fiscalità interna connessa agli scambi internazionali, a garanzia della piena osservanza delle normative comunitarie. Svolge altresì un’attività extra tributaria a tutela della salute, sicurezza e compatibilità ambientale dei prodotti. Combatte il commercio di prodotti contraffatti e il traffico di specie protette, patrimonio artistico e sostanze illecite.
– Uffici Sanità Marittima Aerea e di Frontiera. Provvede al controllo sanitario dei passeggeri nel caso di “voli sanitari” cioè provenienti da zone affette da malattie epidemiche.
La società SEA S.p.A. dal 1948 gestisce gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa garantendo tutti i servizi aviation e non aviation. Concorre nella gestione dei servizi di security e assicura quelli di safety.
L’Ufficio Polizia di Frontiera presso lo scalo di Malpensa comprende principalmente due settori operativi: il Settore Sicurezza ed il Settore Frontiera.
–Settore Sicurezza, con il compito di attività di sicurezza in ambito aeroportuale, garantita attraverso l’applicazione di un piano locale conforme a quello nazionale e denominato “Piano Leonardo da Vinci”, che ha carattere di riservatezza. Il “piano”, oltre a prevedere la tipologia e le modalità dei servizi di sicurezza e il numero del personale delle forze di Polizia impiegate (Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri), contiene procedure di intervento per la gestione di situazioni di emergenza e di rischio elevato.
All’interno di tale Settore, sono collocate le seguenti ripartizioni:
- Sala Operativa;
- Squadre di Sicurezza;
- Ufficio Sicurezza;
- Ufficio Informativa;
- Ufficio Tesserini;
- UOPI Frontiera;
- Nucleo Artificieri;
- Distaccamento Cinofili;
- Squadra Tiratori scelti.
Il Dirigente dell’Ufficio di Polizia di Frontiera è l’autorità di sicurezza nell’ambito aeroportuale. Coordina e gestisce il Dispositivo di Sicurezza aeroportuale di intesa con i comandanti delle aliquote della Guardia di Finanza e dei Carabinieri ed è responsabile dell’adozione delle necessarie misure di sicurezza.
Il Dirigente della Polizia di Frontiera ha inoltre la supervisione sull’operato delle guardie particolari giurate della SEA.
Il dispositivo di sicurezza aeroportuale viene coordinato dalla Sala Operativa della Polizia di Frontiera che si avvale di sistemi tecnologici, tra cui un nuovo impianto di videosorveglianza digitale abbinato ad un sistema antintrusione per il controllo delle uscite di sicurezza ritenute sensibili.
Quotidianamente le pattuglie vigilano i saloni arrivi e partenze internazionali, l’area transiti, il perimetro aeroportuale, il piazzale aeromobili, le stazioni ferroviarie del T1 e del T2, il Terminal 2 e tutta l’area aeroportuale al fine di garantire la sicurezza dei passeggeri e del personale che opera nello scalo aereo.
Per il controllo dei voli considerati “sensibili” sono riservate apposite aree ove vengono effettuati servizi aggiuntivi di sicurezza con l’impiego della UOPI (Unità Operativa Primo Intervento) Frontiera, con il compito di:
- garantire la sicurezza delle compagnie a rischio attacco terroristico;
- controllo dei passeggeri prima dell’ingresso nell’area riservata ai voli a rischio.
- svolge altresì costante addestramento al tiro ed alle tecniche operative.
Approfondimento UOPI
Le Unità Operativa Primo Intervento sono unità speciali della Polizia di Stato presenti presso alcuni Reparti Prevenzione Crimine e nelle sedi della Polizia di Frontiera ubicate negli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Le UOPI territoriali dipendono gerarchicamente dalla Direzione Centrale Anticrimine; quelle di stanza negli aeroporti dipendono, invece, dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere.
Il personale viene reclutato su base volontaria, tra gli appartenenti alla Polizia di Stato, con specifico bando nazionale di selezione. I candidati vengono sottoposti inizialmente a test psico-attitudinali, medici e fisici.
Il personale idoneo viene inviato al Centro Nazionale di Specializzazione e Perfezionamento nel Tiro di Nettuno e alla Scuola Tecnica di Polizia di Spinaceto. Il corso è tenuto da istruttori del N.O.C.S.
Una volta superato il corso, il personale viene assegnato al nucleo presso il quale era stata formulata l’iniziale preferenza, dove viene svolto il mantenimento delle capacità operative.
Le UOPI Frontiera, per i particolari e differenti scenari operativi adottano tecniche e tattiche di intervento peculiari per il cui mantenimento sono necessarie frequenti attività addestrative.
Nel caso specifico del nucleo UOPI Frontiera presente nell’aeroporto di Milano Malpensa, la vigilanza viene focalizzata sugli obiettivi più sensibili dell’aeroporto, e può essere di tipo statico e dinamico, ovvero automontata su mezzo blindato UOPI.
Gli operatori sono formati per affrontare e contrastare eventi di particolare criticità, quando è fortemente compromessa l’incolumità delle persone, attuando un’azione di prevenzione e repressione, ingaggiando la minaccia, in attesa dell’arrivo dei Corpi Speciali (N.O.C.S. o G.I.S.).
Il Nucleo Tiratori scelti svolge servizi preventivi in occasione di arrivo di personalità e di eventi pubblici e servizi operativi in caso di intervento in caso di minacce terroristiche. Svolge costante addestramento al tiro ed alle tecniche operative.
Approfondimento Nucleo Tiratori Scelti
I tiratori scelti sono inseriti nell’organico della Polizia di Frontiera e svolgono la loro attività prevalentemente in aeroporto. Costituiscono una risorsa che deve essere sempre disponibile.
Il tiratore scelto della Polizia di Stato viene formato attraverso un corso altamente professionalizzante, tenuto presso il Centro Nazionale di Specializzazione e Perfezionamento nel Tiro di Nettuno.
La durata del corso è di circa quattro mesi.
L’addestramento viene condotto attraverso una iniziale familiarizzazione con l’arma lunga e successivamente, l’operatore viene addestrato all’utilizzo di diverse tipologie di fucili. Per il tiratore scelto l’arrivo al nucleo rappresenta l’inizio di un nuovo percorso formativo.
L’addestramento è continuo, al di là dell’aspetto fisico e atletico. L’operatore è sottoposto a sessioni di addestramento settimanali con l’obbligo di acquisire risultati stabiliti a livello ministeriale per il mantenimento della qualifica.
In questo contesto vanno annoverate esercitazioni in cooperazione con il 2° Reparto Volo della Polizia di Stato (elitrasporto) e tiro su bersagli mobili.
L’obiettivo è quello di creare un “sistema” quanto più efficace possibile costituito da operatore, fucile, munizionamento.
ARMI IN DOTAZIONE
L’arma lunga del tiratore scelto della Polizia di Stato è un fucile di precisione in calibro 7.62 sul quale vengono utilizzate ottiche ad ingrandimento variabile con la possibilità di integrare illuminatori notturni ad infrarossi di ultima generazione integrabili sull’ottica stessa.
Vengono utilizzate ottiche ad ingrandimento variabile con la possibilità di integrare illuminatori notturni ad infrarossi di ultima generazione integrabili sull’ottica stessa.
L’operatore ha a propria disposizione diversi dispositivi tecnologicamente avanzati come apparati di comunicazione, telemetri, binocoli e stazioni barometriche, fondamentali per fornire tutte le informazioni necessarie per la maggiore efficacia possibile nel tiro.
Il tiratore scelto per assolvere efficacemente al proprio compito deve avere innanzitutto una perfetta conoscenza di tutto l’aeroporto, di ogni singolo anfratto. Deve inoltre conoscere tutte le risorse utili per portare a termine la missione.
In secondo luogo, deve garantire efficienza psico-fisica e capacità di tiro, raggiungibili solo con l’addestramento continuo.
Per poter garantire il massimo delle proprie capacità, il tiratore scelto non può essere impiegato in nessun’altra mansione.
Il Nucleo Artificieri svolge servizi preventivi in occasione all’arrivo di personalità e di
eventi pubblici e servizi operativi in caso di disattivazione di I.E.D. ( Ordigno esplosivo
improvvisato), di distruzione di ordigni IED e di materiale sequestrato ( es. fuochi d’artificio). Svolge costante addestramento. Gestisce materiale tecnico specifico e si occupa di certificare le guardie giurate che effettuano controlli di sicurezza.
Approfondimento Nucleo Artificieri
Il Nucleo Artificieri della Polizia di Stato presente all’interno dell’aeroporto di Milano Malpensa è inserito nell’organico della Polizia di Frontiera, dal quale dipende funzionalmente per tutto ciò che riguarda le attività logistiche e organizzative correlate agli interventi.
Il Nucleo dipende gerarchicamente dal Ministero dell’Interno per quel che concerne gli approvvigionamenti e gli interventi sul territorio nazionale; dai Reparti Speciali della Polizia di Stato per alcune tipologie di intervento e dal Servizio ordine Pubblico per altre attività.
L’attuale personale assicura non solo la copertura standard dei servizi di protezione in loco, ma garantisce anche capacità di intervento su tutto il territorio della provincia di Varese.
Gli operatori del Nucleo Artificieri entrano in azione solo ed esclusivamente per determinati tipi di interventi e per tale motivo, sono svincolati dalle attività ordinarie.
Le situazioni emergenziali che gli artificieri affrontano prioritariamente, riguardano il ritrovamento di ordigni esplosivi di varia tipologia. Tuttavia, sono demandate agli specialisti del Nucleo anche tutte le attività di bonifica ambientale che vengono attuate nel caso in cui siano presenti personalità di rilievo.
Un’altra attività di fondamentale importanza per gli artificieri è rappresentata dal mantenimento dell’efficienza di tutti i materiali che l’Amministrazione ha messo a disposizione e che costituiscono una risorsa importante.
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEGLI ARTIFICIERI
Il percorso formativo di un artificiere è intenso e selettivo. Innanzitutto, il personale è selezionato su base volontaria oltre che sulla base di predisposizione individuale ed equilibrio psico-fisico.
Una volta accertata l’idoneità, il personale viene avviato ad un corso altamente professionalizzante che si svolge presso il Centro di Eccellenza “Counter IED” (C-IED) della Cecchignola (Roma). Tale corso, della durata di cinque mesi, è tenuto da personale istruttore dell’Esercito, altamente qualificato che ha svolto anche missioni in teatro operativo estero.
È un corso interforze che fornisce un supporto addestrativo, dottrinale e organizzativo-concettuale, per lo sviluppo e il mantenimento delle capacità richieste.
Una volta superato il corso, il personale viene assegnato al Reparto. Da questo momento in poi inizia il vero percorso formativo che porterà l’operatore, nel tempo, a crescere professionalmente attraverso una continua attività addestrativa volta, da un lato, al mantenimento dell’elevata manualità richiesta dalle sofisticate attrezzature in uso, e dall’altro, all’apprendimento di nuove tecniche di approccio e nuove soluzioni di intervento.
Al termine del percorso formativo, gli artificieri della Polizia di Stato si suddividono in:
- Artificieri antisabotaggio
- Artificieri I.E.D.D. (Improvised Explosive Device Disposal)
- Artificieri ordinari di 1° livello.
MATERIALI IN DOTAZIONE
Gli artificieri del Nucleo che opera sull’aeroporto di Milano Malpensa, utilizzano, in caso di intervento, diversi dispositivi tecnologicamente avanzati.
Innanzitutto, le tute anti-esplosione; sono caratterizzate, nel loro complesso costituito da tuta, casco, sistema di ventilazione e protezione per mani e piedi, da una elevata protezione balistica, ottima vestibilità e peso non eccessivo. Inoltre, le tute consentono di indossare sottocombinazioni NBCR.
In dotazione vi sono anche due robot.
Trattasi di investigatori mobili remoti, ideali per la gestione a distanza di dispositivi esplosivi improvvisati, prodotti chimici pericolosi, materiali radioattivi etc.
Sono dotati di sei ruote, di braccio estensibile motorizzato, telecamere con luci e ha una capacità di sollevamento pari a 80 Kg.
La comunicazione con i robot può essere cablata o wireless. Il sistema è integrabile con diversi accessori, come ad esempio il cannone ad acqua, utilizzato per disarticolare oggetti o per creare varchi.
Le dotazioni sono integrate da apparati radiografici ed endoscopici i quali consentono il rilevamento di EOD / IED sicuro ed efficace. La strumentazione radiografica digitale portatile fornisce informazioni dettagliate e accurate in modo tale che gli specialisti possano individuare il migliore approccio, senza avvicinarsi all’oggetto.
Infine, completano la dotazione del Nucleo Artificieri Antisabotaggio della Polizia Aeroportuale di Milano Malpensa, due furgoni completamente equipaggiati.
Uno di questi, grazie ad una strumentazione di bordo allo stato dell’arte, può assolvere funzioni di Posto di Comando Avanzato in scenari complessi.
Il Distaccamento Cinofili è giornalmente impiegato in servizi antiterrorismo, antisabotaggio e soccorso, in ambito aeroportuale e anche presso altri uffici che ne fanno richiesta. I servizi di prevenzione riguardano: ricognizione dell’area di check-in, ricognizione sugli aeromobili, controllo della posta, dei bagagli, controllo di auto sospette, controllo di autoveicoli presso i varchi d’ingresso, assistenza agli uffici investigativi nel corso di perquisizioni ed assistenza ad altri uffici di Polizia.
Approfondimento Distaccamento Cinofili
L’Unità cinofila che opera all’interno dell’Aeroporto di Milano Malpensa dipende gerarchicamente dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e in particolare dai Reparti Speciali della Polizia di Stato, mentre a livello funzionale, dipende dall’Ufficio Polizia di Frontiera.
Quindi, per tutti gli interventi richiesti all’interno dell’area aeroportuale l’autorità competente è la POLARIA; le attività sul territorio nazionale richieste dalle Questure a supporto della Polizia Giudiziaria, sono coordinate dai Reparti Speciali.
Il nucleo presente all’interno dell’Aeroporto è attualmente formato da personale conduttore e un’aliquota di personale non specialista che ha funzione di “uomo caldo” (figura che vedremo nel prosieguo dell’approfondimento) di supporto a tutte le unità cinofile. (autisti, preparazione esercizi, etc.)
Per quanto riguarda la ricerca esplosivi vengono utilizzati cani di razza labrador, mentre per la ricerca tracce ematiche e cadaveri sono utilizzati pastori tedeschi.
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO CINOFILI
I Cinofili svolgono servizi che richiedono uno specifico addestramento iniziale rivolto al cane e al conduttore. Solo nel momento in cui il “binomio” riesce a fare “squadra” è pronto per essere avviato al lavoro per il quale sono stati scelti e addestrati.
Le unità cinofile della Polizia di Stato vengono addestrate nel Centro di Coordinamento dei Servizi a cavallo e Cinofili di Ladispoli.
Sotto la guida di istruttori estremamente qualificati cane e conduttore vengono dapprima selezionati in base alle rispettive caratteristiche e compatibilità caratteriali e successivamente avviati ad un corso che li porterà ad una reciproca crescita professionale che terminerà solo quando uno dei due lascerà il servizio attivo.
La scelta, nel caso dei cani antiesplosivo è ricaduta sui labrador in quanto, oltre a caratteristiche comportamentali e olfattive, sono estremamente voraci. Questo dettaglio e fondamentale poiché la metodologia di addestramento è basata sul premio, rappresentato dal cibo.
Il cane inizialmente viene addestrato a riconoscere le sostanze esplosive e successivamente a discriminarle e ritrovarle. Ogni volta che il riconoscimento è effettuato correttamente il conduttore premia il cane con il cibo.
Attualmente l’addestramento verte su dieci tipi di esplosivo che variano da quello in uso militare al classico utilizzato per i fuochi pirotecnici e la metodologia è mutuata dal Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (A.T.F.). Le capacità olfattive del cane permettono di individuare anche oggetti che sono stati a contatto con gli esplosivi come, ad esempio, le armi che hanno sparato.
Durante i quattro mesi di corso il cane impara a memorizzare gli odori e il conduttore a guidarlo e a capire quando la ricerca è andata a buon fine. Ma non solo; anche a correggerlo durante l’attività addestrativa che è continuativa.
In una fase dell’addestramento, sviluppato in una sorta di palestra, il cane al guinzaglio viene portato ad annusare decine di barattoli che contengono esplosivo e altre sostanze; quando viene individuato l’esplosivo il cane si siede davanti al barattolo. Solo in quel momento riceverà in premio il cibo dal conduttore, nel punto esatto del ritrovamento.
Questa tipologia di esercitazioni, effettuate anche al reparto di assegnazione, viene preparata dal cosiddetto “Uomo Caldo”; quest’ultimo rappresenta una figura neutra, esterna che si occupa prevalentemente, ma non esclusivamente, di preparare le esercitazioni con l’esplosivo.
Infatti, il conduttore non toccherà mai l’esplosivo per evitare eventuale contaminazione olfattiva che potrebbe indurre il cane in errore.
La seconda fase dell’addestramento prosegue all’esterno della palestra in condizioni più verosimili, dove gli stimoli olfattivi e ambientali sono superiori e dove è più difficile la discriminazione.
Superata questa fase, il binomio è pronto per essere integrato nelle Unità cinofile territoriali e aeroportuali.
Qui, conduttore e cane svolgeranno le attività per le quali sono stati formati e continueranno, senza soluzione di continuità, l’addestramento reciproco.
COMPITI
Il compito principale delle unità cinofile presenti nell’aeroporto di Milano Malpensa è rappresentato delle bonifiche ambientali.
Si tratta di controlli preventivi di aree sensibili, all’interno delle quali il cane viene guidato a controllare punti strategici. Una volta terminato il controllo l’area può essere considerata “sterile”.
Così avviene ad esempio per le aree check-in dei voli a rischio, prima che le stesse vengano occupate dal pubblico. Dette aree sono a loro volta presidiate dalle squadre UOPI della Polizia di Stato.
La stessa tipologia di controllo viene portata a termine in altre zone aeroportuali come il deposito bagagli, l’ufficio postale, i varchi di accesso al piazzale aeromobili, sugli aeromobili stessi e, occasionalmente, anche sui mezzi di trasporto pubblico da e per l’aeroporto.
Il Distaccamento Cinofili viene impiegato anche per situazioni emergenziali (pronto impiego) che possono verificarsi all’interno dell’aeroporto.
Tali situazioni, che possono spaziare dal ritrovamento di bagagli sospetti, alla segnalazione di autoveicoli parcheggiati che potrebbe contenere esplosivo, vengono gestiti in cooperazione con il Nucleo Artificieri e secondo le direttive del Piano Leonardo Da Vinci.
2° REPARTO VOLO DELLA POLIZIA DI STATO
Il personale e gli aeromobili del 2° Reparto Volo, sono quotidianamente impiegati in attività di addestramento, supporto, monitoraggio stradale, trasporto personale specializzato con funzioni di garanzia della sicurezza aeroportuale (Tiratori Scelti ad esempio).
Il Reparto è inserito a tutti gli effetti, nel Piano “Leonardo da Vinci” per supportare nella terza dimensione gli interventi degli operatori della Polizia di Stato, garantendo inoltre videoriprese aeree grazie all’utilizzo di telecamere girostabilizzate ad altissime prestazioni e in grado di trasmettere a terra filmati di ottima qualità.
In quest’ultimo ambito le informazioni provenienti dagli aeromobili ed inviate a Centrale Operativa e/o al Posto di Comando Avanzato, in una situazione emergenziale permetteranno alle autorità responsabili della gestione della situazione di crisi, di ottenere una migliore “situational awareness” per un più efficace coordinamento delle risorse disponibili.
Terminata la panoramica sui reparti della Polizia di Stato che concorrono al dispositivo di sicurezza aeroportuale, non possiamo dimenticare che nell’ambito dell’Ufficio Polizia di Frontiera è inserito anche il Settore Frontiera sono ricompresi altri uffici che svolgono attività e controlli di fondamentale importanza, quali:
- Ufficio Frontiera;
- Controlli di 1^ linea;
- Controlli di 2^ linea;
- Controlli documentali di 2° livello;
- Squadra Imbarchi (INAD);
- Posto di fotosegnalamento.
– L’Ufficio di Frontiera si occupa di
- alimentazione ed aggiornamento della banca dati S.D.I. in relazione ai casi di respingimento in frontiera;
- registrazione e trattazione delle pratiche relative alle contravvenzioni elevate ai vettori aerei e sanzioni amministrative BCS;
- redazione di disposizioni e note di servizio del settore;
- aggiornamento degli allegati del Manuale Schengen, delle tabelle Prontuario di frontiera e della normativa;
- controllo, gestione e manutenzione ordinaria dei timbri datari di frontiera;
- statistiche ed analisi dei dati;
- formalizzazione delle prime istanze di asilo politico;
- gestione dei riammessi ai sensi del Regolamento Dublino.
L’Ufficio Controlli di Frontiera di 1^ Linea:
- verifica l’identità dei passeggeri;
- verifica il possesso di un documento valido per l’ingresso e/o uscita dal territorio Schengen;
- verifica del documento al SIF (II);
- verifica di eventuale visto all’I-VIS;
- verifica di eventuale titolo di soggiorno;
- controlla le banche dati Nazionale (SDI), Schengen e Interpol;
- verifica il possesso dei requisiti amministrativi per l’ingresso sul territorio Schengen delle persone che si presentano al valico di frontiera;
- timbra il documento se necessario.
L’Ufficio Controlli di Frontiera di 2^ linea:
- informa il passeggero ai sensi dell’art. 8 c. 5 Codice Frontiere Schengen Re. UE 399/2016;
- intervista il passeggero anche mediante la compilazione del formulario;
- approfondisce i controlli sulla documentazione esibita;
- contatta gli uffici esterni (Centri di Cooperazione, Servizio SIRENE, Questure etc.) in caso di necessità o di ulteriori accertamenti;
- valuta e istruisce le pratiche inerenti ai respingimenti alla frontiera
- provvede alle contestazioni amministrative nei confronti dei vettori che hanno effettuato il trasporto di persone in posizione irregolare;
- rilascia i visti in frontiera;
- provvede all’attuazione delle procedure previste per la temporanea importazione di armi da caccia e sportive;
- attua i provvedimenti inseriti nelle banche dati SDI – SIS.
L’Ufficio Controlli Documentali di 2° Livello effettua il controllo documentale di II livello, la rilevazione del falso, le perizie tecniche per A.G. e per uffici esterni, il controllo voli a rischio immigrazione, indagini di polizia giudiziaria per il contrasto all’immigrazione clandestina, l’addestramento del personale, la produzione di alerts e svolge statistiche.
Fra le attività dell’Ufficio rientra anche la vigilanza discreta dei soggetti che sostano in area transiti, utilizza un sistema di telecamere a “sentinella” che sorvegliano costantemente i finger d’ingresso in questo scalo aeroportuale.
Ufficio Analisi Rischio raccoglie i dati attraverso le risultanze della attività di frontiera, le informazioni divulgate dalla Direzione Centrale e da altri enti aeroportuali ed esterni, analizza i dati, redige periodicamente una sintesi dell’analisi effettuata, trasmette le risultanze dell’analisi, segnalando alla 1^ e 2^ linea i nuovi fenomeni e modus operandi rilevati e le rotte aeree sulle quali effettuare controlli specifici.
Il Posto Fotosegnalamento effettua rilievi fotosegnaletici ai passeggeri in possesso di documenti falsi, richiedenti asilo politico, in caso di dubbi sull’identità personale, alle persone che commettono un crimine in aeroporto. Provvede all’inserimento nel sistema A.F.I.S. e si occupa dell’alimentazione banca dati S.D.I e EURODAC.
Il personale addetto alla squadra imbarchi si occupa dell’esecuzione pratica dei provvedimenti di respingimento, fornisce assistenza alle Questure per l’esecuzione delle espulsioni degli stranieri, preleva i passeggeri INAD/DEPO in arrivo da altri Stati, compresi quelli segnalati dall’unità Dublino. Coopera con le Forze di Polizia di altri Stati per la gestione degli INAD/DEPO in transito da questo scalo.
IL RUOLO DI SEA S.P.A. NELLA SICUREZZA AEROPORTUALE DI MILANO MALPENSA
SEA S.P.A. è la società che gestisce gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa. Molto importanti sono le attività correlate alla sicurezza dei viaggiatori. Infatti, la centrale operativa SEA è “l’occhio” dell’aeroporto pronto a intervenire in situazione di necessità relative alla sicurezza. Il personale preposto verifica in primis tutti i passeggeri ai controlli di sicurezza e ha anche l’incarico di verificare la sicurezza di tutte le aree aeroportuali attraverso specifici servizi di pattugliamento non armato.
La sicurezza dei passeggeri è stata garantita anche durante l’emergenza sanitaria attuale. Sono stati installati dispositivi tecnologici per garantire la sicurezza aeroportuale in ottemperanza alle disposizioni in contrasto alla diffusione del COVID-19. Attualmente in ingresso al Terminal 1 di Malpensa vi sono solo due porte aperte dove è posizionato un thermoscanner che verifica la temperatura di tutti coloro che vi accedono.
In tutto l’aeroporto sono installati dispositivi di video sorveglianza e di antintrusione, collegati con le centrali operative di SEA e della Polizia di Frontiera, che consentono il monitoraggio costante di tutte le zone dell’aeroporto.
L’attività della sicurezza di SEA è svolta in stretto coordinamento con la Polizia di Frontiera, sia in situazioni di gestione ordinaria delle operazioni aeroportuali, sia in caso di eventi di competenza esclusiva della Polizia. In questi ultimi casi, la sicurezza di SEA supporta la Polizia di Frontiera nella sua attività operativa.
Affinché possano essere gestite efficacemente situazioni emergenziali, il personale della security SEA svolge periodicamente esercitazioni mirate al coordinamento di tutti gli operatori aeroportuali coinvolti nella gestione di situazioni di crisi.
Gli scenari emergenziali a livello aeroportuale sono molto ben codificati e per questo esistono procedure ad hoc che scattano automaticamente in base all’evento che si sta verificando oltre ad un comitato di verifica, al quale partecipano tutti gli enti di Stato e il gestore aeroportuale.
CONCLUSIONI
In conclusione, è emerso che il dispositivo di sicurezza aeroportuale è efficacemente strutturato e codificato dal Piano “Leonardo da Vinci”.
Tutti i Reparti ed Enti coinvolti nel garantire la sicurezza dell’aeroporto operano in stretta sinergia che viene frequentemente perfezionata in specifiche attività esercitative.
RINGRAZIAMENTI
Desidero ringraziare innanzitutto l’Ufficio Relazioni Esterne del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno per aver autorizzato il resoconto; i Dirigenti dell’Ufficio Polizia di Frontiera presso lo scalo di Milano Malpensa e del II Reparto Volo della Polizia di Stato, i Comandanti e tutto il personale dei Reparti interessati per la cortesia e disponibilità dimostrata durante la realizzazione del servizio.
Infine, tutte le immagini sono state riprese durante attività addestrative prima del DPCM in contrasto alla diffusione del Coronavirus.