INTERVISTA AL COMANDANTE DEL GRUPPO INVESTIGAZIONE SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI MILANO
Introduzione
I Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata, meglio conosciuti con l’acronimo G.I.C.O., sono reparti di élite della Guardia di Finanza, altamente specializzati in indagini e operazioni di polizia giudiziaria.
Attualmente i G.I.C.O. dipendono direttamente dai 26 Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria delle province sede di distretto di Corte d’Appello, ed operano in contrasto alla criminalità organizzata, al traffico di sostanze stupefacenti e alla minaccia terroristica.
A seguire approfondiremo la conoscenza sul G.I.C.O. del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano, attraverso l’intervista al Comandante.
- Comandante introduciamo il G.I.C.O. dalla sua istituzione ai nostri giorni
Il Corpo della Guardia di Finanza in attuazione dell’art. 12 del D.L. 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 luglio 1991, n. 203, ha istituito il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), e i Gruppi Investigazione Criminalità Organizzata (GG.I.C.O.). Lo S.C.I.C.O., nella sua veste di Servizio Centrale a carattere “nazionale”, svolge funzioni di raccordo informativo, analisi, supporto tecnico – logistico ed operativo relativamente alle attività investigative svolte dai GG.I.C.O..
I compiti informativi, investigativi ed operativi in senso stretto sono, invece, demandati, in via prioritaria, a quest’ultimi inseriti, quali articolazioni specialistiche, nell’ambito dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria esistenti presso le sedi di Corte di Appello, ove sono istituite le Direzioni Distrettuali Antimafia.
- Quali sono i compiti e le funzioni attribuite al Reparto?
I Gruppi di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (GG.I.C.O.) hanno, principalmente, competenza sulle investigazioni in materia di reati di criminalità organizzata e connessi contesti di riciclaggio, di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, in materia di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico; parimenti, i GG.I.C.O., sono Articolazioni deputate, in via prioritaria, all’esecuzione di “operazioni sotto copertura” nonché all’espletamento degli accertamenti finalizzati all’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali e su richiesta delle Prefetture, ai sensi del Codice Antimafia.
- Qual è la struttura del Reparto?
I GG.I.C.O. hanno una struttura modulata per corrispondere alle diverse esigenze investigative.
- Vista la diffusione dei G.I.C.O. sul territorio nazionale, come si concilia la necessità di alimentarli con un’aliquota sufficiente di personale specificamente addestrato, con la selettività dell’iter formativo?
Ogni anno il Corpo della Guardia di Finanza destina un’aliquota di personale, al termine dei corsi di formazione, ai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria dai quali vengono attinti i militari da destinare ai GG.I.C.O..
- Quali competenze di base sono richieste?
Le competenze richieste sono quelle stabilite, a livello centrale, dal Comando Generale del Corpo.
- Come abbiamo visto, il G.I.C.O. opera sia in contrasto alla criminalità organizzata che alla minaccia terroristica: in riferimento alla criminalità organizzata, ci aiuti a comprendere meglio la complessità di questa missione.
I compiti istituzionali del G.I.C.O. corrispondono alle finalità previste dalle specifiche normative di settore, in linea con i compiti istituzionali del Corpo della Guardia di Finanza.
- Comandante, senza scendere nei particolari, in che modo si sviluppa un’indagine del G.I.C.O. e come viene finalizzata?
I G.I.C.O. si avvalgono sia di tradizionali moduli investigativi che di moderne tecniche d’indagine economico – finanziaria.
- Il lavoro investigativo necessita obbligatoriamente di capacità professionali non comuni; che ruolo ha invece l’aspetto umano?
L’aspetto umano è fondamentale; la dedizione, il senso del dovere, l’attaccamento all’Istituzione e il rigore morale sono caratteristiche che devono informare l’agire di ogni militare della Guardia di Finanza.
- Quali sono i risultati più importanti conseguiti dal Reparto tra il 2019 e il primo semestre 2020?
Nel corso dell’annualità corrente sono state concluse varie attività a contrasto dell’infiltrazione nell’economia legale della criminalità organizzata di stampo mafioso.
Da ultimo, ma solo cronologicamente, è stata portata a termine un’operazione, in piena emergenza sanitaria, che ha portato a disvelare come alcuni imprenditori, presumibilmente inseriti in una cosca di ‘ndrangheta, indagati per vari reati, tra i quali la frode fiscale, hanno ottenuto dei contributi a fondo perduto previsti dall’art. 25 del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 che e che abbiano tentato di beneficiare dei finanziamenti di cui all’art. 13 del decreto legge n. 23 del 08 aprile 2020, finalizzati a sostenere il sistema imprenditoriale nella particolare congiuntura economica determinata dall’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del COVID-19, la cui erogazione è stata bloccata nel corso delle attività investigative.
- L’emergenza COVID-19, a suo avviso, ha favorito o potrebbe favorire una maggiore penetrazione della criminalità organizzata in settore particolarmente colpiti?
La mia personale esperienza operativa mi ha insegnato che le organizzazioni criminali tendono a adeguarsi al mutare dei contesti.
- Che ruolo ha la tecnologia nel vostro lavoro di investigazione?
La tecnologia è un ausilio importantissimo alle nostre attività.
- Criminalità organizzata e minaccia terroristica nazionale e internazionale dagli anni ’90 ad oggi sono mutati; come si è evoluto in questo senso il G.I.C.O.?
I cambiamenti dei vari contesti impongono continui aggiornamenti e adeguamenti per corrispondere alle esigenze delle attività istituzionali.
- Infine, Comandante, cosa vuol dire far parte di uno dei reparti d’élite della Guardia di Finanza?
Far parte del G.I.C.O. ritengo che sia motivo di profondo orgoglio personale al quale si deve accompagnare grande senso di responsabilità.
Ringraziamenti
Desidero ringraziare il Comando Generale della Guardia di Finanza per aver autorizzato l’intervista e il Comandante del Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Milano per la cortesia e disponibilità.