AIRMOBILE PERMANENT TRAINING II/2020 – LA “FRIULI” VALIDA I TASK GROUP IN APPRONTAMENTO E PROSSIMO IMPIEGO NEI TEATRI OPERATIVI
Dal 21 settembre al 2 ottobre scorso si è svolta l’esercitazione Airmobile Permanent Training (APT) II/2020, importante momento di verifica del livello addestrativo raggiunto dalle unità appartenenti alla Brigata Aeromobile “Friuli”.
Dette unità sono in costante approntamento per i teatri operativi nei quali il personale della Brigata è attualmente impegnato. In particolare, il riferimento è per le missioni fuori area Resolute Support e Inherent Resolve, per la principale missione in ambito nazionale “Strade Sicure” e per l’impiego di assetti ad alta e altissima prontezza operativa a favore del “Capability Basket Joint Rapid Responce Forces (JRRFs).
I cicli di approntamento sono semestrali e a livello addestrativo, per ciascuna unità appartenente alla Brigata “Friuli” sono scanditi, in successione da: Corso di Addestramento Individuale al Combattimento Aeromobile (A.I.C.A.) rivolto al personale del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”, cui segue un ciclo di Abilitazione Piloti per il personale del 7° Reggimento AVES “Vega” e 5° Reggimento AVES “Rigel”, quindi il corso di Aeromobilità Avanzata e relativo mantenimento sia per il 66° Reggimento “Trieste” che per il piloti.
Si giunge così al primo momento importante di verifica del livello addestrativo raggiunto, rappresentato dall’esercitazione Kinetic, nella quale i Comandanti di Reggimento dai quali saranno enucleati i due Task Group da validare operativamente, potranno controllare la progressione addestrativa del personale.
Il momento culminante è rappresentato, appunto, dalla APT che ha lo scopo di verificare e validare specificatamente i Task Group “Fenice” e “Griffon” in approntamento e di prossimo impiego, attraverso una serie di attività teorico-pratiche, volte a verificare la capacità dei Comandanti di Task Group, Squadrone e Plotone di pianificare, organizzare e condurre attività tattiche in un contesto operativo simile a quello dei Teatri Operativi.
Verificare le procedure di Comando e Controllo nell’ambito del Battle Space Management (BSM).
In particolare, le attività sono tese a:
- Mantenere le capacità aeromobili e operative tipiche delle unità appartenenti alla Brigata “Friuli”
- Aumentare l’integrazione delle Unità
- Testare, attraverso la somministrazione di scenari operativi complessi e la condotta di attività con sequenza continuativa, le attuali tecniche, tattiche e procedure, nonché le capacità di comando e controllo delle contingenze dei pacchetti aeromobili
- Verificare la capacità di reagire automaticamente ad una minaccia, la corretta applicazione delle procedure e l’assunzione dei dispositivi di sicurezza
L’Airmobile Permanent Training II/2020 si è sviluppata su diverse zone:
- Forward Operating Base (FOB) 5° Rgt AVES “Rigel” – Casarsa della Delizia
- Area Addestrativa – Osoppo
- Poligoni – Cellina Meduna e Rivoli Bianchi di Venzone
E ha visto la partecipazione delle seguenti Unità:
- Comando Brigata Aeromobile “Friuli”
- 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”
- 7° Reggimento AVES “Vega”
- 5° Reggimento AVES “Rigel”
- 3°REOS “Aldebaran”
- 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore”
- 132° Reggimento Artiglieria Terrestre “Ariete”
- Reggimento Logistico “Ariete”
- Reparto Comando e Supporti Tattici “Friuli”
Per un totale di circa 300 tra Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e soldati partecipanti, 14 elicotteri tra cui 6 AH-129D, 7 UH-90 e 1 AB-205 e una Sezione obici PzH 2000.
L’Esercitazione quest’anno è federata con la “Dagger Resolve 2020”, esercitazione complessa per le unità delle Forze Operative Nord strutturato in eventi addestrativi complessi condotti a livello Brigata e 16 esercitazioni al livello reggimento condotte con un unico tema: il Battle Space Management (BSM), ovvero la gestione di tutti i soggetti militari che a qualsiasi titolo intervengono in una definita area di responsabilità.
Le tre principali esercitazioni nelle quali saranno sviluppate le attività BSM di complessità superiore vedranno coinvolte tre diverse unità dell’Esercito: la Brigata Aeromobile Friuli nel periodo 21 settembre – 2 ottobre nell’esercitazione “Air Permanent Training”; la Brigata Paracadutisti Folgore nel periodo 2 – 6 novembre con l’esercitazione “Airborne”; la Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” nel periodo 19 – 23 novembre con l’esercitazione “Cavallo marino di Candia”.
Il tema dell’APT II/2020 è rappresentato dal Crisis Response Operation (sicurezza) mentre la tipologia rientra in ambito Field Training Exercise (FTX), all’interno della quale sono state condotte Live Exercise (LIVEX) a fuoco e in bianco nell’arco temporale diurno e notturno a partiti contrapposti con Opposing Force (OPFOR) rappresentate da attivatori/giudici di campo.
La APT II/2020 fa riferimento ad uno scenario denominato SKOLKAN, nel quale i confini geografici sono reali, ma le informazioni fornite e i nomi dei paesi sono fittizi. Le caratteristiche degli eventi contenuti nello scenario esercitativo sono realistiche ma non reali ed hanno il solo scopo di supportare l’Esercitazione, creando le condizioni per soddisfare gli obiettivi addestrativi.
Per documentare l’evento, ho avuto la passibilità di partecipare ad un Media Day organizzato il 30 settembre scorso dalla Brigata Aeromobile “Friuli”, presso il Poligono Rivoli Bianche di Venzone.
L’attività si è svolta alla presenza del Generale D. Angelo Michele Ristuccia, Comandante della Divisione “Vittorio Veneto” e del Generale B. Stefano Lagorio, Comandante della “Friuli” e designato al tempo stesso “Training Authority” dell’Esercitazione.
Il “Training Authority” è colui che, a seguito di valutazioni sull’esito delle missioni assegnate ai due Task Group impegnati nell’esercitazione, stabilisce se gli obiettivi addestrativi sono stati raggiunti.
Prima del trasferimento al poligono di Venzone dall’Aeroporto “Francesco Baracca” di Casarsa della Delizia sede del 5° Reggimento AVES “Rigel”, ci è stato proposto un accurato quanto dettagliato briefing dal Col. Giannini, che ha toccato tutti gli aspetti dell’esercitazione ATP II/2020.
Lo scenario prevede una iniziale simulazione di attacco ad un convoglio logistico da parte di una postazione nemica di mortai. A seguito di questa azione, viene inviato nell’area un UAV “Predator” con lo scopo di individuare la postazione nemica.
Acquisite le coordinate della postazione mortai nemica, viene attivata la Task Force “Friuli” per rendere sicura l’area.
A questo punto vengono inseriti due cosiddetti “Red Team” formati da due AH-129D “Mangusta”, con il compito di controllare e svelare la presenza del nemico.
Una volta svelata la presenza della OPFOR e indicato il punto dal quale il mortaio ha fatto fuoco, inizia la prima (ed unica) attivazione.
L’esercitazione prevede a questo punto l’abbattimento di uno dei due AH-129D che dovrà effettuare un atterraggio forzato in una zona impervia.
Nei pressi della zona dove il “Mangusta” ha simulato l’atterraggio, è stato predisposto un mock-up della calinga dello stesso elicottero, da dove, successivamente sarà simulata l’estrazione del pilota rimasto intrappolato.
L’azione continua a svolgersi senza sosta. Al fine di rendere sicura la zona dello schianto e consentire l’estrazione del pilota rimasto all’interno dalla carlinga (mock-up), viene inserita una pattuglia di Personnel Recovery che ha la necessaria copertura a terra da un plotone di Fanteria Aeromobile precedentemente allertato, che metterà in sicurezza l’intera area.
Nel frattempo, la minaccia si palesa completamente ingaggiando il plotone di fanteria in un intenso conflitto a fuoco (simulato).
La minaccia viene soppressa grazie anche all’intervento di altri due Red Team (2 AH-129D) coordinati a terra da un JTAC.
Tuttavia, durante il conflitto a fuoco, un componente del plotone rimane ferito (simulazione), per cui viene attivata una MEDEVAC.
Con il reimbarco di tutto il personale sugli UH-90, si conclude l’esercitazione.
Al termine delle intense attività condotte, piena soddisfazione è stata espressa dal Generale Ristuccia al Comandante della Brigata Aeromobile, per lo sforzo profuso e per l’alta professionalità dimostrata da ogni militare impiegato. Ulteriore apprezzamento è stato espresso dal Comandante della Divisione “Vittorio Veneto” per la piena integrazione dimostrata da tutte le unità delle brigate dipendenti coinvolte in questo importante momento, conclusosi con il completo raggiungimento degli obiettivi addestrativi prefissati pur nelle limitazioni derivanti dal pieno rispetto delle misure imposte per la prevenzione del contagio da Covid-19 attualmente in vigore.
APPROFONDIMENTI
- Configurazioni d’impiego degli elicotteri della Brigata Aeromobile ”FRIULI”
GIi elicotteri della Brigata Aeromobile “Friuli” possono essere impiegati in diverse configurazioni, definite, di volta in volta, sulla base dello scenario operativo d’impiego ed in funzione dei compiti assegnati, tipologia della minaccia, tempo e peso disponibile, morfologia del terreno e caratteristiche climatiche, entità delle forze impiegate e presenza o meno di personale e abitazioni civili.
In particolare, è possibile impiegare team omogenei costituiti da minimo due elicotteri, da esplorazione e scorta AH-129D “Mangusta” oppure da trasporto tattico UH-90 ovvero da team non omogenei composti sulla base dei compiti da assolvere. Mutuando una definizione dello US Army Aviation, tali configurazioni vengono definite, comunemente, da un codice colore associato al livello di minaccia aerea e terrestre presente nel Teatro d’impiego:
- il RED TEAM (1 AH-129) verrà impiegato in uno scenario non permissivo
- il PURPLE TEAM (1 AH-129 e I NH-90) sarà utilizzato per le operazioni nell’ambito di uno scenario semi permissivo
- il BLUE TEAM (2 UH-90) verrà utilizzato in uno scenario permissivo.
In particolare, il purple team è la configurazione in cui è maggiormente espressa la flessibilità d’impiego degli aeromobili della Brigata “Friuli”; Ia peculiarità sta, infatti, nella possibilità di poter disporre di un assetto con la capacità di deterrenza propria dell’AH-129D e della polivalenza dell’UH-90 in maniera integrata, attraverso la standardizzazione e omogeneizzazione delle diverse tecniche d’impiego, obiettivo primario dell’iter addestrativo APT.
- Brigata Aeromobile “Friuli”
La Brigata “FRIULI”, al cui vertice attualmente vi è il Generale di Brigata Stefano Lagorio, si costituisce in Milano il 1°novembre 1884. Partecipa al primo conflitto mondiale operando nella zana del Carso di Monfalcone. Nel 1939 si costituisce la 20^ Divisione di fanteria “FRIULI’. Durante il secondo conflitto mondiale è schierata in Corsica (Teghime, Bastia), poi si ricostituisce, nel 1944, come Gruppo di combattimento *FRIULI” del rinato Esercito Italiano. Il 10 febbraio 1945 è in linea sulle posizioni difensive di Brisighella.
Forzato di slancio il fiume Senio, supera combattendo le resistenze nemiche e procede verso Bologna ove i suoi reparti avanzati entrano per primi il mattino del 21 aprile 1945. Il 15 aprile 1960 la Divisione diviene Brigata di fanteria “FRIULI” con sede in Firenze. Il 23 settembre 1975 si trasforma in Brigata motorizzata “FRIULI”. II 10 giugno 1991 assume la denominazione
di brigata meccanizzata *FRIULI” con sede in Bologna. Il 21 settembre 1991, a Udine le viene concessa la cittadinanza onoraria avendo nello stemma araldico e come distintivo proprio il Castello di Udine. La Brigata viene impegnata nell’operazione VESPRI SICILIANI nel 1992 e nel 1994. Nel 1993-L994 partecipa con due suoi reggimenti (78° rgt. Lupi di Toscana” e 60° rgt. Bersaglieri) alla missione ONU *IBIS 2″ in Somalia. Nel 1997 la “FRIULI”, come la “Folgore” e la “Garibaldi”, entra a far parte delle Forze di Proiezione destinate prioritariamente ad essere impiegate fuori dal territorio nazionale. Viene impiegata nell’operazione “ALBA”, in Albania, nell’area di Valona, nel periodo aprile-luglio 1997 e partecipa alla missione “Constant Forge” in Bosnia-Erzegovina dal marzo all’ottobre del 1998, quale “Brigata Multinazionale Nord” con sede a Sarajevo. Il 10 gennaio 1999, nel quadro della riconfigurazione della Brigata da meccanizzata in aeromobile, il 7° rgt. AVES “VEGA” di Rimini passa alle dipendenze della “Friuli”.
Dal 15 ottobre 1999 al 12 aprile 2000 la Brigata costituisce la struttura portante e di comando della Forza NATO impiegata nella “Communication Zone West” di KFOR in Albania, nell’ambito della Operazione “Joint Guardian”. Il 1°maggio 2000, con l’acquisizione del 5° rgt. AVES *RIGEL” di Casarsa, assume la denominazione di Brigata Aeromobile “FRIULI”.
Il 1° dicembre 2000 la Brigata passa alle dipendenze del 1° Comando Forze di Difesa di Vittorio Veneto.
Dal 6 settembre al 20 dicembre 2004 la Brigata costituisce la base dell’Italian Joint Task Force Iraq a Nassiriya nell’ambito dell’ Operazione “Antica Babilonia “.
Dal 23 aprile al 9 ottobre 2008, costituisce il Regional Command West di Herat nell’ambito dell’operazione ISAF in Afghanistan.
Dal 6 novembre 2009 al 6 maggio 2010 la Brigata ha costituito la Joint Task Force Lebanon, con la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL, nell’ambito dell’operazione Leonte 13 in Libano.
Dal 7 novembre 2012 al 18 maggio 2013 la Brigata ha costituito la Joint Task Force Lebanon, con la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL, nell’ambito dell’operazione Leonte 13 in Libano.
Dal 14 aprile 2015 al 15 ottobre 2015 la Brigata ha nuovamente costituito la Joint Task Force Lebanon, con la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL, nell’ambito dell’operazione Leonte 18 in Libano. Dal 15 dicembre 2018 al 10 giugno 2019, costituisce il Train Advise Assist Command West di Herat nell’ambito dell’operazione Resolute Support in Afghanistan.
Infine, la Brigata “Friuli” nell’ambito della sua missione, fornisce la capacità aeromobile e aeromeccanizzata alla Forza Armata impegnata in tutti gli scenari operativi in territorio nazionale e fuori area; concorre inoltre al pronto intervento Aereo Nazionale e all’Operazione “Strade Sicure” nell’ambito delle “Homeland Security Operations”.
RINGRAZIAMENTI
Desidero ringraziare lo Stato Maggiore dell’Esercito e il Comando Brigata Aeromobile “Friuli” per l’opportunità concessa. Il Ten.Col. P. Di Bisceglie e il 1° Lgt M. Montaquila per il supporto durante la realizzazione del servizio.
Infine, tutto il personale in esercitazione partecipante per la disponibilità.
Testo e immagini: Stefano – Brigata Aeromobile “Friuli”