MISSIONE IN AFGHANISTAN: CONCLUSO ADDESTRAMENTO ALLA TAAC WEST
MISSIONE IN AFGHANISTAN: CONCLUSO ADDESTRAMENTO ALLA TAAC WEST
NELLA MISSIONE IN AFGHANISTAN, SI È CONCLUSA UNA ESERCITAZIONE CHE SIMULAVA UN INCIDENTE AEREO PER TESTARE LA TEMPESTIVITÀ E CAPACITÀ DI COORDINAMENTO DEGLI ASSETTI DEDICATI ALLA SICUREZZA DELL’AEROPORTO DI HERAT
Qualche giorno fa si è svolta presso Camp Arena nella missione in Afghanistan, sede del TAAC W su Base Brigata Aeromobile “Friuli”, un’esercitazione complessa con simulazione di incidente aereo che ha visto la partecipazione di tutti i protagonisti dell’emergenza che insistono sull’Aeroporto di Herat.
L’obiettivo è stato quello di verificare l’efficacia del Piano di Emergenza Aeroportuale nonchè testare la tempestività di intervento e la capacità di coordinamento dei diversi soggetti coinvolti nelle operazioni di soccorso. Il personale dell’Aeronautica Militare in forza alla Joint Air Task Force, in concorso con il personale medico dell’Ospedale da Campo di Herat ed il supporto della squadra di primo intervento e protezione della Task Force Arena (Internal Quick Reaction Force – IQRF), su base 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”, ha dato vita ad un evento esercitativo che ha coinvolto circa 50 operatori, oltre ad alcune aliquote di personale specializzato afghano e appartenente alle Agenzie della NATO che garantiscono i servizi aeroportuali essenziali nell’ambito della missione in Afghanistan.
Nello scenario dell’esercitazione, un incidente occorso ad un aeromobile, appartenente alle Forze della Coalizione, nella fase di atterraggio. In meno di tre minuti i Vigili del Fuoco dell’Aeroporto di Herat, sono giunti sul luogo dell’incidente e, contestualmente, altri mezzi sono stati inviati per soccorrere i passeggeri ancora a bordo.
L’intervento dei Vigili del Fuoco ha consentito di estinguere le fiamme in brevissimo tempo permettendo così ai mezzi di soccorso di accostarsi rapidamente alla fusoliera per assicurare il primo intervento medico ai passeggeri feriti.
Il personale medico del Role 2, ha effettuato un primo triage del personale, intervenendo, quando necessario, con le manovre di rianimazione cardiopolmonare e di immobilizzazione dei traumatizzati.
Nel dettaglio si è trattato di un soccorso sviluppato mediante VTLM Lince ambulanza, dotate di ogni presidio utile per soccorrere e trasportare in sicurezza i feriti più critici.
In tale contesto, le operazioni sanitarie sono state declinate a più livelli, per progressiva intensità di cura erogata, partendo dal posto più avanzato, “Forward Triage Area” (prospiciente al luogo dell’incidente), passando per il “Casualty Collection Point” (area attigua all’ospedale adibita ad un secondo triage più approfondito con attribuzione di classi di priorità di trattamento nonché maggiori possibilità di rianimazione e cure), fino ai locali dell’Ospedale da Campo vero e proprio.
L’intero soccorso sanitario, ispirato alla filosofia del “continuum of care”, tipica delle maxi-emergenze sanitarie, ha coinvolto un totale di 9 medici, 12 infermieri e 5 militari del Plotone Sanità dell’Ospedale da Campo di Herat.
Periodicamente si organizzano esercitazioni cosiddette “full scale” affinchè tutti i soggetti coinvolti nei soccorsi possano addestrarsi ad operare al meglio in caso di reale emergenza.
Resolute Support è una missione a guida NATOavviata il 1° gennaio 2015 al temine dell’operazione ISAF. Il suo scopo è contribuire all’addestramento, all’assistenza e alla consulenza in favore delle Istituzioni e delle Forze di Sicurezza locali, al fine di facilitare le condizioni per la creazione di uno stato di diritto, Istituzioni credibili e trasparenti e, soprattutto, di Forze di Sicurezza autonome e ben equipaggiate, in grado di assumersi autonomamente il compito di garantire la sicurezza del Paese e dei propri cittadini.
Fonte, testo e immagini: Ufficio Stampa Stato Maggiore Difesa