MISSIONE IN AFGHANISTAN: CONTRASTO AGLI ORDIGNI ESPLOSIVI
MISSIONE IN AFGHANISTAN: CONTRASTO AGLI ORDIGNI ESPLOSIVI
Proseguono i corsi di specializzazione condotti dai militari italiani della missione in Afghanistan per garantire l’autoprotezione delle forze e la salvaguardia dei civili
Nei giorni scorsi si è concluso in Afghanistan il corso in Explosive Hazard Reduction, organizzato a favore dei militari delle Afghan National Security Defense Forces. Da oggi potranno contare su 15 nuovi trainers abilitati al contrasto e all’insegnamento delle procedure necessarie alla lotta agli ordigni inesplosi e improvvisati a favore del personale delle Forze di Sicurezza locali.
Il corso, tenutosi presso Camp Arena, sede del TAAC W su base Brigata Aeromobile “Friuli”, è stato sviluppato nell’ambito del programma formativo organizzato dagli istruttori delle Forze Armate italiane appartenenti al Military Advisory Team (MAT) in collaborazione con il Joint Engineer (J-ENG) con lo scopo di ridurre il numero degli incidenti che coinvolgono le Forze di Sicurezza locali e soprattutto la popolazione civile, in occasione di rinvenimento di mine, munizionamento inesploso ed Improvised Explosive Device (IED).
Attraverso l’apprendimento di accurate tecniche per l’avvicinamento agli esplodenti, messa in sicurezza dell’area, posizionamento di cariche esplosive e successiva bonifica con brillamento speditivo, il personale neo abilitato, potrà d’ora in poi operare in sicurezza tutelando, conseguentemente, la popolazione civile che viene spesso colpita da esplosioni di IED.
Il corso è terminato con una esercitazione pratica, nella quale le Forze di Sicurezza locali si sono cimentate nell’impiego di cariche esplosive individuali per la demolizione rapida di alcuni simulacri di ordigni inesplosi, consentendo agli stessi allievi di condurre, autonomamente, una bonifica speditiva.
La bonifica degli ordigni rientra nei piani di addestramento (Train) e di consulenza (Advise ed Assist), che attualmente sono svolti dagli istruttori italiani a favore della Polizia e dell’Esercito afgano. Come previsto dal mandato di Resolute Support, queste attività concorrono al conseguimento dell’obiettivo finale, che è quello di rendere le Forze di Sicurezza locali capaci di operare in totale autonomia assumendosi autonomamente il compito di garantire la sicurezza del Paese.
Fonte, testo e immagini: Stato Maggiore Difesa