ESERCITAZIONE “5 TORRI” 2018

Mercoledì 4 luglio scorso, nello splendido scenario dolomitico Ampezzano, vero e proprio museo a cielo aperto della Prima Guerra Mondiale, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito il  Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, del Comandante delle Truppe Alpine il Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, di numerose autorità politiche e militari e di un folto pubblico, si è svolto l’atto conclusivo dell’esercitazione multinazionale e interforze 5 Torri organizzato dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito.

Quest’edizione ha visto la partecipazione dell Truppe Alpine dell’Esercito, militari di 14 Paesi alleati ed amici, assetti di tutte le Forze Armate nazionali e personale del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini.

L’atto conclusivo ha consentito ai militari impegnati nell’esercitazione di dimostrare le proprie capacità di sviluppare in modo efficace il moderno concetto di “mountain warfare”, evoluzione delle tradizionali tecniche di combattimento ad alta quota.

Ma cos’è l’Esercitazione 5 Torri?

Si tratta di una dimostrazione della tecnica alpinistica applicata all’alpinismo militare incentrata sul movimento e soccorso in ambiente montano nel quale le condizioni ambientali sono particolarmente difficili.

L’esercitazione rappresenta l’atto conclusivo dei corsi alpinistici primaverili ed è un momento di verifica delle capacità acquisite dal personale per muoversi e operare in montagna.

Oltre alla parte alpinistica e di soccorso alpino che ha impegnato la prima parte dell’evento conclusivo, vi è stata la possibilità di apprezzare le capacità acquisite dai militari in una spettacolare dimostrazione tecnico tattica, caratterizzata dall’impiego di forze ed assetti ad elevata connotazione tattico-operativa nella condotta di un atto tattico in ambiente impervio.

Esercitazione 5 Torri 2018Esercitazione 5 Torri 2018

Esercitazione 5 Torri 2018Esercitazione 5 Torri 2018

Scopo primario dell’esercitazione è verificare le capacità peculiari delle unità delle Truppe Alpine di vivere, muovere e combattere in ambiente montano, su terreni dalla morfologia estrema e verticale.
Sono state enfatizzate le abilità nell’acquisire posizioni in dominanza di quota idonee alla realizzazione della manovra e della sorpresa, la capacità ad impiegare in maniera coordinata gli altri assetti specialistici dell’Esercito e dell’Aeronautica ricevuti in rinforzo.
Il Supposto Operativo dell’esercitazione 5 Torri 2018 presuppone un attacco contro posizioni avversarie in una campagna di
combattimento tesa a ristabilire il controllo su una parte di territorio occupato da elementi ostili nel corso di una precedente offensiva avversaria.
Nello specifico, il compito assegnato alle unità esercitate, appartenenti ad un Task Group su framework 8° Reggimento Alpini, consiste nell’isolare e cinturare alcune postazioni nemiche, procedere all’eventuale successiva cattura di elementi ostili premianti e, infine, nella neutralizzazione di eventuali resistenze residue.

Esercitazione 5 Torri 2018Esercitazione 5 Torri 2018

Esercitazione 5 Torri 2018Esercitazione 5 Torri 2018

Intento del Comandante è attuare la manovra con il massimo della rapidità e della sorpresa, sfruttando l’orografia del terreno ed il supporto dalla terza dimensione.
Il Comandante del Task Group ha individuato nel dipendente complesso minore, costituito su base 69Compagnia Alpini, l’unità deputata allo sforzo principale, mantenendo gli altri complessi in supporto e in riserva ad esso.

Il citato complesso minore, denominato FULMINE, è articolato su:
un plotone alpieri rinforzato, specializzato nel Mountain Warfare e nelle moderne tecniche di combattimento in montagna;
un plotone alpini elitrasportato, abilitato allo sbarco con tecnica fast rope e con capacità di soccorso alpino organizzato in ambiente ostile;
una squadra equipaggiata con mortaio medio da 81mm;
un’ aliquota di supporto alla manovra con mitragliatrici pesanti e medie;
un team di Tiratori Scelti.
Hanno preso parte anche ulteriori assetti specialistici dell’Esercito, quali:
− una squadra Ranger, appartenente al 4° Rgt. Alpini Paracadutisti;
− una Task Force dell’Aviazione dell’Esercito, articolata in 1 elicottero CH 47F, 2 elicotteri AB 205, 2 elicotteri d’attacco A129 e 1 elicottero NH90;

Esercitazione 5 Torri 2018Esercitazione 5 Torri 2018

Esercitazione 5 Torri 2018Esercitazione 5 Torri 2018

− una sezione contraerea a cortissima gittata con sistema STINGER.
Infine, 1 sortita aerea costituita da 2 AMX del 51° Stormo dell’Aeronautica Militare che hanno effettuato il riconoscimento dell’area dell’obiettivo con sorvolo denominato “overwatching” e l’ingaggio delle postazioni nemiche sfruttando, in simulazione, il cannoncino di bordo da 20 mm.

Con l’esercitazione in corso, il complesso minore dell’8° Reggimento Alpini oggi schierato, completa un ciclo addestrativo molto intenso che ha visto il proprio personale impegnato, negli ultimi due mesi, nelle seguenti attività: – corso Summer Individual Basic Skill Mountain Warfare presso il Centro Addestramento Alpino di Aosta; – corsi di abilitazione e certificazione all’elisbarco da velivoli dell’Aviazione dell’Esercito, utilizzando le tecniche di rappelling e fast rope; – addestramenti al movimento e al combattimento in montagna; – esercitazione di complesso minore presso il poligono del Monte Bivera, a 2000 metri di quota.

Esercitazione 5 Torri 2018Esercitazione 5 Torri 2018

Esercitazione 5 Torri 2018Esercitazione 5 Torri 2018

Le tecniche, sviluppate ed implementate negli anni con studio e attività pratica in montagna, di pari passo con il costante sviluppo dei materiali tecnici del settore alpinistico, sono oggi oggetto di corsi di elevata formazione di settore tenuti presso il centro Addestramento Alpino di Aosta.

Infine, il moderno concetto di Mountain Warfare si basa su 4 pilastri principali: la formazione di base, lo specifico addestramento in montagna, il comando e il controllo di tutte le componenti che costituiscono i complessi minori e il costante ammodernamento delle tecniche, dei materiali e dei mezzi in dotazione.
L’aggiramento del nemico in montagna, la realizzazione della sorpresa sfruttando a proprio vantaggio la verticalità del terreno, l’intervento in quelle aree impervie ove nessuno si sarebbe aspettato la condotta di un’operazione: sono solo alcune delle peculiarità degli Alpini.

 

Per il resoconto fotografico completo: QUI

Testo e immagini: Stefano

Immagini: Comando Truppe Alpine