ESERCITAZIONE AVALANCHE 2018
Il periodo invernale è normalmente caratterizzato, specie in alta montagna da abbondanti nevicate che spesso per incuria o naturalmente, generano valanghe e slavine con i relativi danni collaterali a cose e persone. Per essere pronti a fronteggiare questi fenomeni, è indispensabile un addestramento specifico che consente di intervenire con prontezza e professionalità in tempi brevi sul luogo dell’emergenza.
Questo il presupposto che ha dato origine alla “Avalanche 2018”, un’esercitazione a cadenza annuale di ricerca e soccorso su terreno innevato, che si è svolta dal 6 al 10 febbraio u.s., in località Valle dei Molini, una diramazione della Valle Aurina, in Alto Adige.
Pianificata e coordinata dal 4° Rgt AVES “ALTAIR” di Bolzano, l’esercitazione ha visto la partecipazione di numerose squadre di soccorso fornite dal Bergrettungsdienst (BRD) dell’Alpenverein Südtirol (AVS), dai Corpi dei Vigili del Fuoco volontari delle zone limitrofe e dal Centro Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) intervenuto con unità cinofile. Coinvolta anche la Guardia di Finanza, presente con alcuni elementi del SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) della val Pusteria e con un elicottero AB412 della Sezione aerea di Bolzano. Naturalmente lo sforzo principale è stato sostenuto dal reparto dell’AVES, intervenuto con un elicottero AB205 e relativo equipaggio, il quale ha curato l’individuazione e l’allestimento delle piazzole per l’atterraggio degli aeromobili su terreno innevato, lavori eseguiti dai volontari dei VVF e il posizionamento di un punto di rifornimento carburante. Presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Lappago, la località scelta per l’esercitazione, era stato allestito, sempre a cura del 4° ALTAIR, un posto comando/controllo mobile avanzato, da dove dirigere le operazioni di volo.
La Avalanche 2018 si è conclusa nella giornata di sabato 10 febbraio in località Selva dei Molini dove si è svolta la prova pratica. Varie le tematiche proposte durante l’esercitazione, il cui soggetto principale era l’attivazione nel minor tempo possibile della macchina dei soccorsi a seguito di una valanga caduta in alta quota e dove si presumeva fossero stati coinvolti degli scialpinisti, coordinare tra loro le varie squadre partecipanti, addestrare i giovani volontari ad operare in ambiente innevato, avvicinamento-salita e discesa dagli elicotteri con equipaggiamento al seguito, come eseguire le corrette azioni di ricerca e soccorso di persone travolte dalla massa nevosa.
Questo rendeva necessario il trasporto urgente delle squadre di soccorso sul posto dell’incidente per avviare le operazioni di ricerca e soccorso agli eventuali superstiti.
In poco meno di un’ora, i circa 70 soccorritori, le unità cinofile e le necessarie attrezzature, sono stati portati in prossimità della valanga dai due elicotteri dove, divisi in gruppi e sotto la guida di istruttori qualificati, sono iniziate le varie fasi addestrative.
Al termine delle prove, un accurato debriefing ha fatto il punto sull’esito dell’esercitazione mettendo in rilievo eventuali errori e migliorie da apportare, contribuendo ad amalgamare tutti quegli organi che sono chiamati ad operare assieme in caso di emergenza reale, come è stato dimostrato lo scorso mese di gennaio, quando in località Vallelunga, in alta val Venosta, ben 154 persone rimaste isolate a causa delle abbondanti nevicate sono state evacuate in sicurezza.
Testo e immagini: Sergio Morari