60 anni di Frecce Tricolori
60° Anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale
“Un abbraccio lungo 60 anni”, sei decenni durante i quali le Frecce Tricolori hanno rappresentato – dall’America alla Russia, dal Nord Europa al Medio Oriente fino ad arrivare al Nord Africa – i valori, la tecnologia, la competenza e la capacità di fare squadra dell’Aeronautica Militare, divenendo un vero e proprio simbolo di italianità, nonché espressione delle capacità dell’industria nazionale.
Una storia fatta di competenza e passione, scandita costantemente dall’impegno e dalla collaborazione tra i suoi protagonisti principali: gli uomini e le donne della Forza Armata.
“Il fattore umano all’interno della Pattuglia Acrobatica Nazionale” – ha affermato il Tenente Colonnello Gaetano Farina, Comandante delle Frecce Tricolori – “è fondamentale. Non parliamo di singoli ma di squadra, non solo i piloti ma anche tutti quelli che lavorano a terra”.
Sorvoli e manifestazioni con i quali si concretizza, in volo, il compito rappresentativo assegnato alle Frecce Tricolori che da sempre accompagnano importanti momenti della storia del nostro Paese e sottolineano il forte legame umano tra ogni singola componente che permette alla grande macchina della Pattuglia Acrobatica Nazionale di decollare e continuare a mantenere vivo quel senso di appartenenza alla Nazione.
Una sensazione ormai ben nota a tutti gli italiani, vissuta a pieno soprattutto lo scorso anno, quando da programma si sarebbero dovuti svolgere i festeggiamenti che avrebbero accompagnato fino al 60° compleanno delle Frecce Tricolori, cosa che è non è stata possibile a causa della grave situazione pandemica che, dopo l’emozionante “Abbraccio Tricolore” culminato con il sorvolo della città di Roma il 2 giugno 2020, ha costretto le Frecce Tricolori a spegnere i motori degli MB.339PAN in attesa di tempi migliori.
Adesso il momento è arrivato e l’Aeronautica Militare è pronta a festeggiare le sessanta candeline della Pattuglia Acrobatica Nazionale con una manifestazione aerea che prevede, oltre all’esibizione di vari assetti della Forza Armata, anche la partecipazione di pattuglie estere dell’area europea, il tutto nel rispetto delle misure per il contenimento del Covid-19. L’Aeronautica Militare sta finalizzando l’organizzazione della manifestazione aerea per celebrare il 60° Anniversario della PAN, in programma a Rivolto il 18 e 19 settembre.
Le modalità di svolgimento dell’evento saranno scrupolosamente in linea con le indicazioni delle autorità governative per il contenimento della diffusione del virus nel Paese.
Rispetto ad eventi simili svolti in passato, in questa occasione la partecipazione del pubblico sarà considerevolmente limitata e garantita unicamente dopo aver completato la procedura online di registrazione necessaria per il rilascio del QR code di ingresso. Sarà possibile registrarsi sul sito internet www.freccetricolori60.it a partire dal giorno 2 settembre alle ore 10:00.
A ciascun spettatore registrato sarà inoltre richiesto, prima di accedere in aeroporto, il possesso del Green Pass in corso di validità.
I detentori di QR code di ingresso, che risulteranno sprovvisti di Green Pass, seppur regolarmente registrati, non potranno in nessun modo accedere alla base per assistere all’evento.
La manifestazione aerea sarà trasmessa in diretta TV su RAI 1 il 18 settembre. Inoltre, sarà tramessa in streaming sui canali social ufficiali dell’Aeronautica Militare per entrambe le giornate.
Si invita a consultare costantemente il sito internet www.freccetricolori60.it, il sito ufficiale ed i canali social dell’Aeronautica Militare per rimanere aggiornati su eventuali variazioni dovute al mutare della situazione pandemica.”
La storia delle Frecce Tricolori – 1° marzo 1961
Sul finire degli anni ’20 sull’aeroporto di Campoformido (UD), situato a pochi chilometri ad est dalla base di Rivolto, i primi pionieri del volo acrobatico dimostrarono come l’acrobazia aerea costituisse l’essenza stessa della caccia militare ed il suo esercizio fosse in grado di migliorare le prestazioni nel combattimento aereo. E’ così che prende vita una tradizione di acrobazia aerea collettiva che culmina con le formazioni acrobatiche collettive degli anni ’50, individuate a turnazione annuale presso i Reparti Operativi dell’Aeronautica Militare: Lancieri Neri, Diavoli Rossi, Tigri Bianche, Getti Tonanti e Cavallino Rampante.
Proprio da quest’ultima, pattuglia di riserva nel 1960 e successiva titolare nel 1961, viene individuato il nucleo di piloti che sarebbero andati poi a costituire un gruppo che stabilmente si sarebbe occupato di acrobazia aerea collettiva, per rappresentare l’Aeronautica Militare e l’Italia in tutti gli eventi in patria e all’estero.
Il 1° marzo 1961 giungono a Rivolto i primi 6 velivoli F-86E “Sabre” con la livrea della pattuglia del “Cavallino Rampante”, l’emblema dell’Asso Francesco Baracca (simbolo ceduto dalla contessa Paolina, madre di Baracca direttamente a Enzo Ferrari per la casa automobilistica di Maranello).
Al suolo, ad attenderli, il Maggiore Pilota Mario Squarcina, già Leader e Comandante della Pattuglia dei Diavoli Rossi, che sarebbe passato alla storia, da quel giorno, come il 1° Comandante e padre fondatore delle Frecce Tricolori.
Nasce così sull’aeroporto di Rivolto, dove ancor oggi ha sede, l’Unità Speciale Acrobazia che, a decorrere dal 1° luglio 1961, assumerà la denominazione ufficiale di 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.
La 1^ manifestazione aerea delle Frecce Tricolori si tenne il 1° maggio 1961 a Trento Gardolo con i velivoli F-86E “Sabre” con le insegne del Cavallino Rampante che rimasero sugli aerei durante il loro 1° anno di vita. Nel 1962 adottarono una nuova livrea e l’ormai ben noto stemma.
Un altro grande cambiamento risale al 1964, anno in cui le Frecce Tricolori iniziano a impiegare il velivolo italiano FIAT G-91PAN, sostituito solo nel 1982 con gli MB-339PAN, velivoli attualmente in dotazione.
Fonte, testo e immagini: Ufficio Generale del Capo di SMA