3° Reggimento sostegno Aviazione Esercito “Aquila”

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“Cotidie sine Mora”…ogni giorno senza indugio…
E’ con questo spirito che il personale del 3° Reggimento Sostegno Aviazione dell’Esercito (AVES) “Aquila” delle Forze Armate Italiane, porta a termine quotidianamente la propria missione.
Un ruolo e una missione nell’ambito dell’Esercito molto importante e che sottintende un core business tecnico di alto rango relativamente alle ispezioni e riparazioni sull’intero aeromobile, ma non solo.
Lo scopo di questo resoconto è quello documentare l’attività del Reggimento ( uno dei quattro deputati all’attività di sostegno) non prima però di introdurre informazioni riguardanti l’Aviazione dell’Esercito e la storia del 3° “Aquila”.

Introduzione

L’Aviazione dell’Esercito (AVES, chiamata in passato anche Aviazione Leggera dell’Esercito e, per un breve periodo, Cavalleria dell’Aria) è la più giovane specialità dell’Esercito Italiano.
Essa è costituita dall’insieme dei reparti che impiegano gli aeromobili di cui l’Esercito dispone atti ad assolvere le missioni per i quali sono stati creati: elicotteri da trasporto e da attacco oltre che velivoli ad ala fissa con i quali possono essere assolti compiti di osservazione del tiro, ricognizione, esplorazione, collegamento e combattimento. L’Aviazione dell’Esercito svolge quindi attività estremamente tattica; cioè di supporto alle forze di terra; non svolge quindi operazioni di supremazia aerea poiché attività peculiare dell’Aeronautica Militare.
L’Aviazione dell’Esercito (AVES) essendo affidata completamente a personale dell’Esercito ha sviluppato un profondo collegamento fra le truppe operanti a terra e quelle del cielo, che sono perfettamente a conoscenza dei sistemi e degli scopi che le prime si ripromettono.
L’Aviazione dell’Esercito è attualmente strutturata come segue:

cdo-aves-orgCenni storici

Il 3° Reggimento Sostegno Aviazione Esercito “AQUILA” si costituisce il primo settembre 1965 come 3° Reparto Riparazioni Aviazione Leggera Esercito (3° Reparto R.A.L.E.) posto alle dipendenze disciplinari e amministrative della 3^ O.R.M.E. e d’impiego dalla Direzione Motorizzazione della Regione Militare Nord Ovest.

In sede di riassetto organico dell’Aviazione Leggera dell’Esercito, veniva disposto che dal 01 febbraio 1971 il 3° R.R.A.L.E. fosse posto alle dirette dipendenze del III Corpo d’Armata., dipendenza variata il primo febbraio 1976, quando il Reparto venne posto alle dipendenze del Capo Ufficio Materiali dell’A.L.E. dell’ Ispettorato Logistico dell’Esercito.

Il 3° Rep. R.A.L.E. con decreto del 12 dicembre 1989 riceveva la bandiera di guerra che era successivamente consegnata al Reparto il 6 ottobre 1990 nella città di Viterbo.

In data primo settembre 1996, assumeva la denominazione di 3° Reggimento di Sostegno AVES “Aquila” e con decorrenza primo gennaio 1999, passava alle dipendenze del Capo Servizi. TRAMAT dell’Ispettorato Logistico Esercito Area Nord. – Padova.

In data 1° gennaio 2000, assumeva la denominazione di 3° Reggimento di Sostegno Cavalleria dell’Aria “Aquila” che dal primo dicembre 2003 tornava ad essere 3° Reggimento Sostegno Aviazione dell’Esercito “Aquila”.

In data 22 settembre 2004 passava alle dipendenze dell’Ispettorato Logistico dell’Esercito – Dipartimento Trasporti e Materiali – Reparto Mobilità e Contro-Mobilità e in data 09 febbraio 2005 passava al Reparto Materiali AVES.

Il 3° Aquila

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Ad accogliermi in Base trovo l’Ufficiale P.R. il Cap. Massimiliano Ricci il quale, nel tragitto per arrivare all’Ufficio Comando, mi illustra brevemente le attività previste nella giornata.
Segue l’incontro con il Comandante, il Col. Gianfranco Lauria Pantano il quale ha predisposto un esaustivo briefing corredato da proiezione di slide, ad introduzione dei compiti del Reggimento e sulle caratteristiche degli aeromobili oggetto di manutenzione.

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L’organizzazione della manutenzione dell’Aviazione dell’Esercito è strutturata su tre livelli tecnici: il 1° livello a cura del Reggimento AVES, 2° livello Reggimento Sostegno AVES, Polo Tecnico Logistico; 3° livello a cura dell’Industria.
La manutenzione di 1° livello tecnico, è affidata in prima istanza al Reparto Operativo; il mantenimento dell’efficienza dell’aeromobile è raggiunto grazie a frequenti ispezioni programmate di entità contenuta e sostituzione dei principali complessivi e sottocomplessivi con un periodo di fermo macchina limitato.
I Reggimenti di Sostegno sono organizzati in Poli Tecnico Logistici gestiti univocamente a livello nazionale il cui compito è quello di effettuare ispezioni programmate approfondite e articolate che prevedono tempi di fermo macchina più estesi ed interventi di riparazione dei complessivi e sottocomplessivi provenienti dal 1° livello tecnico.

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Inoltre il Reggimento svolge un altro ruolo importante; risulta essere una vera e propria interfaccia tra l’Aviazione dell’Esercito e l’industria nazionale in quanto è al Polo Logistico che è demandata la conoscenza e la gestione dei materiali (intesi come parti meccaniche, elettroniche, sistemi d’arma e di missione di cui sono dotati gli aeromobili dell’AVES) nonché il mantenimento, lo stoccaggio (molto efficiente grazie alla presenza di magazzini automatizzati) dei medesimi per sé e per tutto l’Esercito.
Nello specifico Il 3° Reggimento “Aquila” è Polo Tecnico Logistico per gli elicotteri A-129 “Mangusta”, per tutti i sistemi d’arma imbarcati sugli aeromobili dell’AVES, per i visori notturni NVG (Night Vision Goggles) e per i mezzi antincendio aeroportuali.
L’A129 Mangusta nasce da un progetto coraggioso e autonomo dell’industria italiana, come aeromobile con capacità contro-carro puro consegnato nel 1990, un anno dopo la caduta del Muro di Berlino. Questo dettaglio è importante poiché per il mutamento degli scenari europei si rese necessario ben presto un restyling immediato dell’aeromobile sia dal punto di vista avionico che sull’ampliamento delle possibilità relative all’armamento di precisione.
Infatti l’elicottero è stato dotato, ad integrazione della capacità contro-carro, di un cannone prodiero da 20 mm, arma molto precisa che consente l’ingaggio selettivo dei bersagli ed evita nel contempo danni collaterali.
La Forza Armata ha iniziato quindi un programma di aggiornamento della configurazione per dotare l’aeromobile di un sistema di acquisizione dei bersagli, di controllo del tiro e di armamento più moderno. Molto importante l’integrazione del nuovo sistema missilistico SPIKE.

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I lavori di modifica delle macchine prevedono interventi tecnici invasivi complessi e articolati che vengono effettuati presso l’Aeroporto Locatelli dagli specialisti del 3° Aquila e dai tecnici di Agusta/Westland.
L’A-129 Mangusta risulta essere un vero punto di svolta per quanto concerne la progettazione e manutenzione degli elicotteri.
La “vecchia” linea Bell forniva elicotteri dall’avionica limitata, dalla presenza di materiali compositi quasi nulla e sui quali erano necessari processi ispettivi e di manutenzione preventiva frequenti e continui. Ciò voleva dire fermi macchina ripetuti che poco si conciliavano con l’attività operativa dei Reparti.
Il “Mangusta” invece nasce con una filosofia completamente diversa; avionica predominante cioè tutti i sistemi elettronici, d’arma e di missione sono profondamente integrati e gestiti in maniera unitaria da computer di bordo. Ampio utilizzo di materiali compositi e ispezioni programmate dopo 300 ore di volo operativo.
Altro elemento oggetto di manutenzione è l’occhiale per la visione notturna NVG.
Gli NVG conferiscono una capacità e supporto importanti durante il volo tattico notturno, che oggi come oggi è un’attività operativa imprescindibile.
Il sistema NVG utilizzato si basa sull’intensificazione di luce, molto più semplice del sistema infrarosso, ma che offre prestazioni importanti.
Nella fase di ispezione ne viene valutato il deterioramento risolto con interventi mirati di optoelettronica portati a termine da personale altamente specializzato.

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Il ruolo del 3° Reggimento “Aquila” non è limitato al solo ambito nazionale ma interviene anche in occasione delle missioni all’estero, oggi sempre più frequenti, dove è coinvolta anche l’Aviazione.
Molteplici sono i teatri operativi dove il personale è stato impegnato e tra questi i più importanti sono sicuramente Libano, Afganistan e Kosovo.
Questa attività sottintende anche la capacità di proiettare oltre i confini nazionali e in zone a rischio uomini e materiali.
Poiché l’Aeroporto Militare Locatelli confina con lo scalo internazionale di Orio al Serio, questa attività trova piena realizzazione. Infatti i materiali possono essere condizionati in ambiente opportuno per poi essere inviati su vettori strategici.
Il risultato dell’attività manutentiva in hangar ha come naturale conseguenza la restituzione all’attività operativa dell’aeromobile che prima però dev’essere valutata attraverso un volo di collaudo.
L’A-129D oggetto della valutazione è stato messo in condizioni di volo nel tardo pomeriggio. I piloti collaudatori supportati dagli specialisti hanno testato la stabilità dell’elicottero in hovering e la perfetta integrazione di tutti i sistemi avionici.

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In conclusione, questo compito viene efficacemente assolto grazie a personale specialista altamente qualificato, formato inizialmente presso la Scuola Specialisti del Centro Aviazione dell’Esercito di Viterbo dove acquisisce le necessarie competenze solo dopo un lungo e intenso lavoro sull’elicottero.
Solo in questo modo è possibile raggiungere un grado di efficienza tale da poter garantire la perfetta operabilità dei velivoli.
Un aggiornamento tecnico professionale continuo nel quale nulla è lasciato al caso e dove la capacità di lavorare in Team è fondamentale.

Ringraziamenti:
Desidero ringraziare innanzitutto lo Stato Maggiore Esercito per aver autorizzato l’attività, il Comandante del 3° Reggimento Aquila il Col. Gianfranco Lauria Pantano e tutti gli Ufficiali che mi hanno supportato nella realizzazione del resoconto per l’accoglienza e ospitalità.
Tutto il personale specialista presente in Hangar per la disponibilità e professionalità.

Il resoconto fotografico completo: QUI